News

SEC fa causa a Binance, il più grande exchange al mondo

Notizia delle ultime ore cita: SEC fa causa a Binance. Una delle più importanti autorità americane, che ormai da anni tiene nel mirino le principali società che lavorano sul settore delle criptovalute, avrebbe intentato una causa colossale nei confronti dell’exchange più grande al mondo.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Binance è una nota piattaforma di scambio di criptovalute, che ha in realtà avuto la capacità di estendersi in molti più settori, diventando un gruppo da miliardi di dollari di valutazione.

Nel corso degli ultimi anni la piattaforma, così come il suo fondatore ed amministratore delegato, sono stati spesso messi sotto i riflettori. Adesso che la SEC ha deciso di vederci chiaro, la società dovrà mettere in campo i migliori avvocati per cercare di tutelarsi e di proteggersi.

Un evento che potrebbe in qualche modo influenzare il mondo delle criptovalute? Sta di fatto che, subito dopo la notizia, BNB ha mostrato diverse variazioni sul suo grafico di riferimento. Criptovaluta che, prima di iniziare, ricordiamo essere disponibile solo sulle migliori piattaforme.

Una delle più complete, che ti permette da anni di investire sulle principali criptovalute mondiali, è eToro. Con una registrazione rapida, puoi subito individuare l’asset di interesse e negoziare caricando un deposito minimo molto basso, da soli 50 euro

Clicca qui per iscriverti su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

SEC fa causa a Binance: quali sono le accuse?

Entrando subito nel dettaglio sul clamoroso evento di SEC che fa causa a Binance, quali sono le accuse dell’autorità americana? La Securities and Exchange Commission, ha intrapreso azioni sia verso la società che verso il co-fondatore e CEO della piattaforma, Changpeng Zhao CZ.

La commissione che ha giudicato gli eventi, ha infatti accusato le parti di aver più volte violato le cosiddette leggi statunitensi sui titoli. All’interno dell’ultimo rapporto, in uno stralcio che riguarda l’accusa, può leggersi che:

“Gli imputati hanno sollecitato illegalmente investitori statunitensi ad acquistare, vendere e scambiare titoli di criptovalute attraverso piattaforme di trading non registrate disponibili online su Binance.com (“Piattaforma Binance.com”) e Binance.US (“Piattaforma Binance.US”) (collettivamente, “Piattaforme Binance”). Gli imputati si sono impegnati in molteplici offerte non registrate e vendite di titoli di criptovalute e altri schemi di investimento.”

La commissione affermerebbe inoltre come diverse piattaforme del gruppo abbiano agito come broker-dealer, scambi senza previa registrazione ed agenzie adibite alla compensazione. In un quadro generale così complesso, Binance ha subito cercato di placare gli animi, dicendo:

“Binance rimane impegnata in un impegno produttivo per garantire che la prossima generazione di normative sulle criptovalute promuova l’innovazione implementando e garantendo al contempo importanti protezioni per i consumatori. Poiché Binance non è uno scambio statunitense, le azioni della SEC hanno una portata limitata. Tuttavia, siamo dalla parte dei partecipanti al mercato delle risorse digitali negli Stati Uniti in opposizione all’ultimo eccesso di portata della SEC e siamo pronti a combatterlo nella misura massima consentita dalla legge.”

Binance e l’accusa su offerte di titoli

Come ricordato in precedenza, dal rilascio della dichiarazione della SEC il mercato crypto ha mostrato diverse variazioni. Nel dettaglio, il token BNB ha registrato un calo di valore, perdendo oltre il 4% nelle prime ore di lunedì 5 giugno 2023.

Nella stessa giornata, la perdita settimanale ammontava all’8% secondo quanto esposto da CoinMarketCap. Tutto ciò con un prezzo di scambio arrivato attorno ai 286,08$ ed un market cap complessivo attorno ai 44 miliardi di dollari.

Nel mirino della SEC sarebbero in ogni caso finiti molti altri token, del calibro di Decentraland, Filecoin, Cardano, Cosmos, Polygon, Solana, Axie Infinity, Algorand, Sandbox ed altre ancora. La SEC ha inoltre dichiarato che diversi servizi violavano specifiche leggi sui titoli.

Tra questi si includerebbero anche i servizi di staking di criptovalute, nonché altri programmi, come ad esempio BNB Vault e Simple Earn. In particolare, la SEC ha già intrapreso azioni simili nei confronti di attività di Staking su altri exchange, come ad esempio Gemini.

In risposta a questa ennesima accusa, Binance ha dichiarato che:

“L’etichettatura unilaterale di determinati token e servizi come titoli, anche quelli su cui altre autorità statunitensi hanno affermato la giurisdizione, non fa che aggravare questi problemi”.

Considerazioni finali

Nel corso degli ultimi anni Binance è stata più volte accusata. La SEC ha affermato che Binance avrebbe offerto servizi agli utenti con sede negli Stati Uniti, senza alcuna registrazione ufficiale e senza nessuna procedura KYC implementata (ai tempi).

Tutto ciò almeno fino ad agosto del 2021, andando così contro alle disposizioni americane. In ultimo, non per importanza, la commissione ha più volte affermato che CZ ha ordinato a Binance di consigliare agli utenti VIP di utilizzare sistemi di VPN per eludere il sistema.

Eventi di questo genere ed una situazione generale ancora poco chiara, fanno si che gli investitori e chi opera sul mercato delle criptovalute riscontrino molte difficoltà nella scelta della propria piattaforma operativa. Cosa considerare?

Un importante punto di partenza è sicuramente la presenza delle autorizzazioni. È importante fare affidamento solo su piattaforme con reali licenze, come ad esempio eToro, ormai da anni un reale e concreto punto di riferimento, mai sotto accusa da autorità americane.

Con una rapida registrazione hai la possibilità di investire sulle principali criptovalute, a partire da soli 50 euro. Puoi in alternativa optare su un ottimo conto demo, ossia una modalità simulata, senza nessun limite di tempo.

Clicca qui per ottenere un conto su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento