Ebbene si, anche noi di Criptovalute24 abbiamo osservato con stupore (eufemismo!) alla nascita del Token che permette di speculare sulla pandemia in corso: investire sul CoronaCoin è una buona idea?
Certo, i motivi etici sono tali da far desistere quasi chiunque ad un investimento poggiato su determinate basi. Eppure, la curiosità è stata forte tanto da averci portato ad indagare a fondo su questo aspetto.
Vediamo subito cosa abbiamo scoperto.
Investire sul CoronaCoin: Cosa significa?
Una società registrata presso le Isole Vergini Britanniche (quindi anonima) ha lanciato una criptovaluta con 7,6 miliardi di Token in circolazione. Questo numero non è scelto a caso, poiché rappresenta il numero complessivo degli abitanti del pianeta Terra.
La macabra scoperta sta nel fatto che ad ogni persona deceduta, corrisponderà l’eliminazione di un Token. Quindi, a differenza di altre crypto, il numero di monete circolanti non potrà mai aumentare bensì solo diminuire.
Di conseguenza, aggiornando ogni 48 il numero di morti a seguito del Coronavirus, gli organizzatori di questo singolare (e discutibile!) progetto ritirano Token dal mercato. A livello prettamente economico, la finalità è quella di conferire maggior valore ai Token rimanenti. Il tutto sulla base del “principio di scarsità” tanto caro agli economisti: minore è la quantità di bene in circolazione, maggiore sarà il suo valore.
Le critiche, copiose, sono arrivate ben presto. In un clima così teso e denso di preoccupazioni, nessuno ha voluto farsi una risata sui danni causati dal Coronavirus. O meglio, quasi nessuno dal momento che gli ideatori di questa crypto devono essere divertiti e anche parecchio.
Quali sono stati i commenti dei fondatori del CoronaCoin? Seppur in anonimato, hanno fatto sapere che il progetto è serio ed ha come unica finalità quella di garantire valore ai Token rimanenti, generando beneficio per gli investitori. La scelta di collegare il valore al numero di decessi si spiega con la necessità di collegare il valore -astratto-di una criptomoneta a qualcosa di reale.
Inoltre, hanno promesso che il 20% dei proventi derivanti dalla vendita del CoronaCoin sarà destinato ad Enti benefici come la Croce Rossa.
Basterà questo per calmare le polemiche intorno a questo singolare Coin?
Investire sul CoronaCoin: Ecco una (vera) alternativa
Nei giorni scorsi ci siamo occupati della correlazione tra Bitcoin e Coronavirus, in termini decisamente meno macabri. Semplicemente abbiamo osservato una correlazione positiva del Bitcoin come moneta rifugio in questo periodo di contrazione economica e di incertezza sui mercati. Purtroppo il BTC non si è dimostrato maturo abbastanza da reggere il peso di “bene rifugio”, tuttavia le attenuanti sono molte.
A crollare è stato tutto il mercato e chiedere al -giovane- Bitcoin di essere un Asset sicuro, francamente, sarebbe stato chiedere troppo.
In ogni caso, ancora oggi resta validissima l’opzione di investire sul Bitcoin sia per fini speculativi che per fini difensivi. Sono ormai pochi gli Asset che possono vantare lo status di bene rifugio, come ampiamente descritto in questo articolo.
Tuttavia, fuori dal mondo crypto, esiste un’eccellente opportunità di investimento che risponde al nome di PharmaMar. Società farmaceutica Spagnola, con sede a Madrid, ha di recente annunciato di aver trovato un vaccino contro il Coronavirus.
Ovvio, occorrerà effettuare Test ulteriori prima di poter definire il tutto con certezza. In ogni caso, il suo titolo in Borsa è schizzato alle stelle nelle ultime ore, con margini di salita ancora più ampi dal momento che il titolo vale poco più di $3.
Nelle ultime ore alcune agenzie hanno dato il semaforo verde per ulteriori sperimentazioni ed un Kit vaccinale è ormai pronto ad essere lanciato sul mercato in ben 30 Paesi. Si attende solo il via liobera definitiva!
Dove negoziare Pharma Mar? Al pari del Bitcoin, la soluzione migliore è quella offerta da eToro, unico broker a disporre il CFD di questa azienda Spagnola. Eccolo:
Conclusioni
Sono tante le opportunità di investimento legate alle criptovalute o su titoli dell’economia tradizionale. Come spesso accade, in presenza di eventi di impatto globale, speculatori più o meno improvvisati lanciano le proprie soluzioni per fare soldi.
Magari il CoronaCoin avrà davvero un buon esito, tuttavia la sua natura macabra ci porta a dubitare di ciò. Tuttavia, i nostri lettori sapranno bene che per ottenere ottimi profitti anche in fase di contrazione economica occorre rispettare una serie di indicazioni:
- Operare con CFD per speculare anche in caso di ribasso
- Scegliere solo le piattaforme autorizzate e certificate
Di questi tempi, investire in una società come la Pharma Mar, in prima linea con i vaccini contro il temuto Coronavirus, è un’opportunità (seria) per ottenere rendimenti sui mercati finanziari.
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