Terraform Labs che accusa i funzionari sudcoreani sul suo caso associato alla criptovaluta Terra (LUNA) è stata una delle notizie più discusse degli ultimi giorni. Nello specifico, la società con sede a Singapore, ha considerato l’azione da parte dei pubblici ministeri sudcoreani troppo dura.
Avrebbe inoltre indicato che gli stessi uomini al controllo avrebbero superato i limiti delle proprie competenze e della propria autorità, in merito al mandato di arresto nei confronti di uno dei co-fondatori del progetto, ossia Do Kwon.
Fra le tante esposizioni, la stessa società avrebbe inoltre ribadito nuovamente che il token LUNA non è non può essere considerato un titolo (cercando così di proteggersi da una delle tante accuse che gli sono state poste da qualche settimana a questa parte).
Secondo Terraform Labs, il caso mediatico e la pressione pubblica, avrebbero portato i pubblici ministeri ad amplificare l’evento e le considerazioni sul token LUNA. Token che, nella sua versione lanciata successivamente dall’ecosistema, puoi ancora individuare su broker regolamentati come eToro.
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Terraform Labs accusa i funzionari: i dettagli del caso
La notizia di Terraform Labs che accusa i funzionari sudcoreani sul delicato processo in ballo nei confronti della società, nonché di uno dei principali co-fondatori, ha aperto le porte a numerosi dibattiti sui principali forum e canali informativi del settore.
Da dove partire? Sicuramente dall’istanza del tribunale sudcoreano che, meno di un mese fa, aveva emesso un mandato di arresto nei confronti di Kwon e di altre 5 persone coinvolte nella questione. Fra le accuse, ricordate anche in nostri recenti approfondimenti, “la violazione delle regole del mercato dei capitali”.
In poche ore, lo stesso Kwon aveva ribadito più volte di non essere assolutamente in fuga, ma che al contempo non aveva motivo di rendere note al pubblico ed in modo repentino le sue posizioni, per via della riservatezza delle stesse.
Nel frattempo che i pubblici ministeri continuano ad approfondire la questione e che Kwon continua a ribadire non di non essersi nascosto, nuove accuse sarebbero state poste proprio sul co-fondatore dell’ecosistema.
Fra le stesse, lo spostamento di 3.313 BTC dai portafogli LFG a quelli di Kucoin e OKX (questioni tuttavia confutate dall’accusato). Intanto che le notizie circolano su tutti i tabloid, Terraform Labs ha esposto ulteriori considerazioni sul suo token LUNA (accusato di essere un titolo e trattato quindi come tale).
Più nel dettaglio, seguendo una strategia di tutela, il portavoce avrebbe indicato che:
“Riteniamo, come la maggior parte del settore, che Luna Classic non sia, e non sia mai stato, un titolo, nonostante eventuali cambiamenti nell’interpretazione che i funzionari finanziari coreani potrebbero aver adottato di recente”.
Note finali
Al di là degli eventi che si stanno susseguendo sull’ecosistema Terra, i token nativi del progetto possono ancora essere individuati e negoziati sui principali broker ed exchange professionali. Ricorda tuttavia di optare solamente su broker con licenza ed autorizzati.
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