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Perché le criptovalute sono crollate?

Cerchiamo ancora una volta di razionalizzare il tonfo delle criptovalute di questo inizio settimana. Ecco le possibili ragioni che hanno portato i mercati delle crypto a tornare verso livelli che ormai non si vedevano da settimane.

Secondo le statistiche, 300 miliardi di dollari di capitalizzazione sono scomparsi nel giro di un giorno e mezzo durante questa settimana: un vero e proprio panic selling che ha gettato gran parte degli investitori nel totale sconforto.

Mentre per molti si trattava di semplici “sconti” da prendere al volo, per altri invece questo crollo è stata una vera e propria crisi depressiva. Nonostante adesso il mercato stia comunque rimbalzando, ci troviamo comunque in una delle settimane più delicate di sempre per le criptovalute. Vediamo dunque perché il Bitcoin e le altre criptovalute sono crollate in questi giorni.

Dopo un rialzo a dir poco incredibile, è arrivato anche il botto a doppia cifra durante martedì e mercoledì scorso.

Mentre molti hanno deciso di vendere tutto, i sostenitori di lunga data hanno nuovamente utilizzato il classico motto “HODL“, affermando che si trattava di un ottimo momento per non vendere ma bensì acquistare. E così è stato. Tuttavia ancora in molti si stanno domandando quali siano stati i motivi del crollo.

Cina e Corea

I motivi principali del botto sono state le dure posizioni da parte del governo cinese e più recentemente, della Corea del Sud.

La Cina, ha già causato in passato un crollo dei mercati delle criptovalute. Quando la Banca Popolare Cinese bannò le società di pagamento dal lavorare con gli exchange di Bitcoin nel 2013, il mercato crollo in maniera drastica.

A settembre fece molto clamore quando la Cina vietò ufficialmente le ICO portando gli exchange di criptovalute fuori dal paese, il mercato del trading di criptovalute si è diversificato in modo significativo e, in quanto tale, i mercati hanno impiegato molto meno tempo per recuperare.

Di recente, i regolatori della Corea del Sud hanno continuato a martellare l’industria crypto durante tutto il mese, con le banche che hanno iniziato ad esaminare attentamente i rapporti degli exchange e gli investitori che hanno dovuto pagare multe salate per i conti di trading anonimi.

Futures

Con l’arrivo dei Futures del Bitcoin, una nuova serie di investitori “alquanto sofisticati” è entrata a far parte del mercato.

Attraverso strumenti di analisi alquanto complessi (senza dubbio superiori a quelli dei classici trader “retail”) gli effetti si sono rispecchiati sul prezzo e sui suoi movimenti. E nonostante questo avvenimento sia sempre stato percepito come un qualcosa di estremamente positivo, potrebbe non essere stato così per gli investitori alle prime armi.

Gli investitori “più esperti” solitamente piazzano i loro stop loss (il blocco perdita, che chiude automaticamente la posizione ad un certo livello negativo) sui livelli di supporto.

Se una quantità di investitori decide di impostare gli stop loss attorno al solito prezzo (di supporto, per l’appunto) e il prezzo crolla al di sotto di quel livello, gli ordini di vendita vengono piazzati senza alcuna offerta “dall’altro lato”: in pratica nessuno è disposto ad afferrare un coltello in caduta libera.

Si genera quindi un sell-off generale che porta gli investitori senza esperienza ad andare in panic-sell, in quanto credono che il mercato sia in caduta libera.

Gli exchange

Gli exchange sono stati letteralmente presi d’assalto negli ultimi mesi. Tra Coinbase, Kraken, Bitfinex e quant’altro i disservizi sono stati moltissimi. Tuttavia piattaforme di trading regolamentate come XTB (clicca QUA per andare sul sito e saperne di più) hanno continuato ad operare regolarmente.

Un exchange che risulta irraggiungibile, oppure non consente di fare trading per un dato periodo di tempo, rappresenta una forte fonte di preoccupazione per gli investitori.

Come se non bastasse, ci sono stati poi alcuni exchange che hanno addirittura chiuso i battenti, gettando ancora più persone nello sconforto.

In conclusione, il mercato è estremamente nervoso e il crollo sembra quasi naturale e giustificato. Tuttavia non c’è un reale motivo di preoccuparsi, in quanto ci troviamo comunque a livelli ben superiori rispetto ai prezzi di soltanto qualche mese fa.

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Sull'autore

Andrea Motta

Andrea Motta ha intrapreso il suo percorso nel trading all'inizio del nuovo millennio, nel 2001, distinguendosi subito per la sua precocità e dedizione. La sua profonda immersione nell'analisi delle teorie dei più eminenti esperti di investimento gli ha consentito di acquisire una competenza che ha brillantemente traslato in pratica, rivelando un notevole talento sia nelle operazioni di trading a breve termine che negli investimenti strategici a lungo raggio.

La pubblicazione del lavoro di Satoshi Nakamoto ha rappresentato per Motta un punto di svolta decisivo. Riconoscendo immediatamente il potenziale disruptivo del Bitcoin, ha abbracciato con entusiasmo il mondo delle criptovalute, diventando uno dei pionieri in questo campo emergente. Il suo precoce e lungimirante impegno in Bitcoin e in altre criptovalute ne ha confermato la reputazione come investitore visionario, capace di anticipare e capitalizzare sulle tendenze finanziarie di rilievo globale.

Parallelamente al suo interesse per le criptovalute, Motta ha continuato a eccellere nel trading convenzionale, dimostrando una notevole abilità nell'adattarsi e prosperare in una varietà di contesti di mercato. Questa poliedricità testimonia non solo la sua vasta conoscenza dei mercati finanziari ma anche una straordinaria capacità di applicare principi d'investimento solidi in scenari diversificati.

La traiettoria di Andrea Motta nel campo degli investimenti illustra l'importanza cruciale di un approccio informato, metodico e flessibile alla gestione degli asset. La sua storia professionale, caratterizzata da successi sia nei mercati tradizionali sia in quelli innovativi delle criptovalute, rappresenta un modello di riferimento per i futuri trader e investitori. La carriera di Motta dimostra efficacemente che la passione per gli investimenti, unita a un impegno costante per l'eccellenza e l'innovazione, può condurre a risultati eccezionali nel dinamico panorama finanziario contemporaneo.

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