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IShares di BlackRock propone l’ETF Spot Bitcoin

IShares di BlackRock propone l’ETF Spot Bitcoin, ossia un exchange traded fund di tutto rispetto, che dovrà tuttavia essere approvato dalla SEC. Il colosso degli ETF, che ad oggi gestisce un patrimonio da miliardi di dollari, ha infatti depositato all’ente tutti i documenti di pertinenza.

In caso di approvazione, potrebbe aprirsi per IShares una nuova pietra miliare, in un settore che, come intuito dalle ultime cause intentate dalla stessa SEC contro molti exchange di fama internazionale, è stato messo ampiamente sotto i riflettori.

Curioso sottolineare, come nonostante la SEC abbia diverse volte vietato la creazione di ETF spot sul Bitcoin, IShares abbia proposto con spavalderia e sicurezza la sua idea. Cerchiamo quindi di comprendere nel dettaglio di cosa si tratta e cosa potrebbe succedere.

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IShares di BlackRock propone l’ETF Spot Bitcoin: cos’è?

IShares di BlackRock propone l’ETF Spot Bitcoin in un contesto storico molto particolare, sfidando letteralmente la SEC, nonostante il suo piede di guerra contro molti exchange di fama internazionale (come ad esempio Binance e Coinbase).

Nella giornata di giovedì ha depositato tutti i documenti validi per l’approvazione, anche se l’ultima parola spetterà ovviamente all’autorità preposta al controllo ed alla vigilanza. Quali dovranno essere le caratteristiche legate al fondo?

Per essere denominato IShares Bitcoin Trust, le attività del fondo devono essere “costituite principalmente da bitcoin detenuti da un custode per conto del Trust”. Tutto ciò secondo le scritture riportate direttamente all’interno del deposito ufficiale.

Dalle stesse righe, è inoltre affermato che il custode sarà il noto exchange di criptovalute Coinbase. Ironia della sorte vuole che la stessa piattaforma sia stata di recente citata in giudizio proprio dalla SEC e che la società stia da giorni cercando di difendersi.

Pur approvando diversi ETF Bitcoin basati sui futures, la Securities and Exchange Commission ha già da diverso tempo rifiutato l’approvazione di diversi exchange traded fund sul Bitcoin spot, proposti da gruppi di fama mondiale.

Possiamo ad esempio ricordare il divieto di aperture di fondi Bitcoin spot a Grayscale, VanEck ed anche al famosissimo Wisdomtree. Per l’autorità americana potrebbe in ogni caso essere molto difficile dire di no ad un colosso come IShares, che ad oggi è tra i gruppi più grandi.

Sta di fatto che, in caso di approvazione, le altre società potrebbero cercare di appellarsi all’evento, chiedendo i perché dell’ipotetica discriminazione nei loro confronti. Aspetti che dovranno in ogni caso essere valutati attentamente solo dopo le dichiarazioni sul nuovo ETF.

Il potere di IShares nel mercato

Ciò che ha permesso ad IShares di proporre con spavalderia la sua idea di ETF sul Bitcoin spot, è essenzialmente il suo potere. Stando alle ultime dichiarazioni ed ai dati ufficiali presentati dallo stesso gruppo, la società gestisce oltre $ 10 trilioni di asset under management (AUM).

IShares ed il suo CEO Larry Fink, hanno inoltre un potere politico che potrebbe addirittura avvicinarsi, se non proprio eguagliare, quello della SEC e del suo principale uomo al comando, ossia Gary Gensler (temuto da molte società che operano nel settore Borsistico).

Subito dopo il deposito dei documenti, diversi esperti e professionisti del settore hanno avanzato proprie considerazioni. Nello specifico, Sui Chung, ossia il CEO di CF Benchmarks, ha detto: “L’ETF proposto è confrontato con il CME CF Bitcoin Reference Rate”, continuando con:

“CF Benchmarks prende i dati sui prezzi esclusivamente dagli exchange di criptovalute che aderiscono ai più elevati standard possibili di integrità e trasparenza del mercato. Ciò protegge gli investitori poiché i prodotti confrontati con esso possono quindi tracciare in modo coerente e affidabile il prezzo spot dell’asset sottostante”.

La presenza di una repressione normativa ha in ogni caso creato un’aria di tensione su tutto il mercato delle criptovalute e non sarà di certo semplice per la Securities and Exchange Commission approvare, o meno, questo prodotto.

Note finali

Nel frattempo che le notizie sull’ETF di IShares continuano a susseguirsi, il Bitcoin sta cercando di recuperare terreno rispetto al pensante tonfo della giornata di ieri. Dopo esser scivolato ampiamente al di sotto dei 25.000 dollari, ha mostrato una timida ripresa.

Nelle prime ore di questo 16 giugno 2023, la criptovaluta ha avuto la forza di spingersi dapprima sopra ai 25.200 dollari, ottenendo anche quote attorno ai 25.618 dollari per unità. Al momento di questa stesura, assistiamo invece ad una piccola correzione su livelli più bassi.

È infatti possibile comprare Bitcoin attorno ai 25.553 dollari. Viste le continue variazioni, è importante prestare sempre la massima attenzione ed imparare in autonomia ad analizzare la tua criptovaluta di interesse, anche utilizzando gli strumenti delle migliori piattaforme.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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