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CZ di Binance ha scritto ai dipendenti dopo le accuse della SEC

Secondo le ultime indiscrezioni, CZ di Binance ha scritto ai dipendenti della sua colossale società, esponendo in modo dettagliato alcune informazioni chiave sulle accuse mosse nei confronti del gruppo dalla SEC durante la scorsa settimana.

La Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha recentemente attirato l’attenzione del pubblico a seguito di azioni legali intraprese contro due importanti attori nel campo delle criptovalute.

La commissione ha avviato azioni legali contro Binance, un noto scambio di criptovalute, e Coinbase, un altro importante attore del settore con sede negli Stati Uniti. Secondo la SEC, entrambe le piattaforme hanno violato le normative in materia di titoli finanziari.

Le due realtà hanno reagito diversamente e ciò che si prospetta per il furto è ancora incerto. Vediamo nel dettaglio quali strategie hanno attuato i due exchange e quali influenze hanno avuto le cause sul settore.

In tutto ciò, sempre più investitori hanno difficoltà a selezionare la propria piattaforma operativa. Mai come in questo caso, è opportuno prestare massima attenzione e fare affidamento solo su operatori in regola e con reali licenze, come ad esempio eToro.

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CZ di Binance ha scritto ai dipendenti: c’è da preoccuparsi?

Prima di passare a CZ di Binance che ha scritto ai dipendenti, è bene ricordare quali mosse abbiano intrapreso Binance e Coinbase. Le accuse mosse dalla commissione includono l’unione dei fondi dei clienti da parte di Binance e la commistione delle attività da parte di Coinbase.

Inoltre, la SEC ha classificato diverse criptovalute come titoli, affermando che devono essere regolamentate come tali. Questa decisione ha portato Binance.US a prendere misure drastiche, eliminando alcuni dei token elencati e chiudendo la propria piattaforma di trading OTC.

D’altro canto, Coinbase ha scelto di mantenere la sua posizione e sta facendo i preparativi per affrontare la commissione in un potenziale confronto legale. Ciò che ha tuttavia messo sotto i riflettori Binance, è stata l’email che Changpeng Zhao ha inviato ai suoi dipendenti.

La stessa sarebbe trapelata nella giornata dell’8 giugno e conterrebbe specifiche informazioni su come procedere nelle giornate successive alla conferma dell’accusa. Nel dettaglio, il CEO avrebbe dato indicazioni precise e consigli mirati.

Ha infatti esposto che la prima cosa che le autorità e gli enti preposti alla vigilanza cercheranno, saranno i registri delle chat dei dipendenti del gruppo. Ha inoltre detto che queste chat potrebbero un giorno essere pubblicate in aula, o negli uffici preposti.

L’avviso è arrivato in un momento molto delicato, ossia dopo che la SEC ha citato alcuni registri delle chat tra diversi dirigenti della società. I queste chat, gli stessi dirigenti avrebbero parlato tra di loro del dumping del BNB e dei rischi nel possederlo in portafoglio.

Il CEO ha quindi esposto che queste chat sono state pericolosamente dannose per l’immagine della società. Ha quindi ricordato ai suoi dipendenti di prestare sempre la massima attenzione, anche sullo scambio di informazioni che riguardano da vicino Binance.

SEC sul piede di guerra contro gli exchange

CZ di Binance, alla luce degli ultimi avvenimenti, ha ricordato come la società non controlli nessun registro di chat. Ha infine concluso dicendo che:

“Mentre potremmo ancora vedere altri registri di chat di dipendenti scontenti che inveiscono o altre cose che noi (o io) non siamo stati attenti a dire in passato, scopriranno anche che continuiamo a mantenerci su un elevato standard etico e, cosa più importante , abbiamo sempre fatto di tutto per proteggere i nostri utenti. Su questo non scenderemo mai a compromessi.”

In tutto ciò, il presidente della SEC, ossia Gary Gensler, ha detto che “la stragrande maggioranza dei token crittografici soddisfa il test del contratto di investimento”, chiamato in gergo tecnico anche Howey Test.

Il presidente si è altresì esposto sui principali leader del mercato delle criptovalute, sostenendo ancora una scarsa chiarezza sulla legalità delle operazioni commerciali e su aspetti prettamente gestionali delle piattaforme. Ha infatti detto:

“Potrebbero aver preso una decisione economica calcolata per assumersi il rischio dell’applicazione come costo per fare affari.”, continuando con: “non gradire la risposta non equivale a una mancanza di chiarezza”.

Considerazioni finali

Ciò che sta di recente accadendo sul settore degli exchange ha ampiamente spaventato gli investitori. Sempre più utenti si domandano su quali piattaforme fare affidamento per poter investire e portare avanti le proprie strategie sul segmento crypto.

Cosa considerare? Uno degli aspetti più importanti, che non deve mai essere sottovalutato, è la presenza delle licenze. Scegliere un operatore regolamentato significa affidarsi ad una società che rispetta a pieno tutte le regole e le direttive locali.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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