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Cardano Shitcoin o ecosistema con utilità? Opinioni a confronto

Cardano è un progetto che ha avuto ampiamente modo di essere analizzato ed approfondito nel corso degli ultimi anni. Fra gli appassionati del settore, le scuole di pensiero vedrebbero da una parte Cardano Shitcoin (ossia considerata una criptovaluta priva di concretezza) e dall’altra un Cardano (ADA) con scopi reali nel settore.

I sostenitori della seconda opzione continuerebbero così a porre fiducia in Cardano e suoi suoi ultimi e rilevanti aggiornamenti, fondamentali per incrementare la velocità nel network e per risolvere alcune storiche criticità sul progetto.

I sostenitori della prima opzione, vedrebbero invece Cardano come un progetto essenzialmente fine a se stesso (ossia considerabile solamente una criptovaluta inserita nel settore crypto) e senza reali funzionalità, o concretezze per altri settori (in altri termini sulla sua utilità).

Parole alquanto singolari in merito ad una delle due scuole di pensiero, sarebbero state proposte proprio dal noto Peter McCormack, che abbiamo avuto modo di citare in molti dei nostri approfondimenti sul mondo crypto. Avremo modo di approfondire tutto ciò nel corso delle righe successive, non prima di aver ricordato come Cardano (token ADA) sia ad oggi proposta anche su broker professionali e regolamentati, come ad esempio lo storico eToro.

Cardano Shitcoin o no? L’esposizione di McCormack

Per approfondire le ultime notizie su Cardano Shitcoin o non Shitcoin, è bene partire dal principio e ricordare le dichiarazioni che di recente hanno avuto modo di mostrarsi su uno dei social network più utilizzati per esporre pareri ed opinioni sul mondo delle criptovalute, ossia Twitter.

Nella giornata del 7 marzo, il profilo pubblico di “ADA Whale” aveva effettivamente indicato all’interno di un proprio tweet uno screenshot che mostrava alcune dichiarazioni proposte da McCormack nella stessa giornata sull’ecosistema Cardano. Tutto ciò andando essenzialmente a sottolineare una forma di pregiudizio nei confronti del progetto.

La risposta di McCormack, uomo molto seguito sui social ed autore di tantissimi progetti, non è tardata ad arrivare. Sempre su Twitter, avrebbe infatti esposto nuove considerazioni in merito, andando ad indicare che:

“Cardano è oggettivamente una Shitcoin”.

Nel corso degli anni, Cardano è stata etichettata in diversi modi. Nel corso di nostre pregresse news, avevamo ad esempio avuto modo di approfondire alcune dichiarazioni da parte di personaggi singolari, che consideravano Cardano “il fantasma delle blockchain”. Tutto ciò anche per una presunta mancanza di un numero considerevole di dApp basate sulla sua tecnologia.

Le parole le di McCormack hanno sin da subito scaturito commenti anche da parte dei sostenitori dell’ecosistema, che hanno iniziato a sottolineare in questo caso le funzionalità ed i maggiori punti di forza del progetto. Fra gli stessi, si è ad esempio ricordata la presenza di commissioni molto competitive ed aspetti sulla sicurezza.

Questioni evidenziate quindi dalla seconda categoria di utenti esposta nel corso dell’introduzione e che non credono che Cardano sia una Shitcoin, bensì un ecosistema con reali funzionalità e scopi concreti all’interno di un settore che, nonostante sia nato da poco, ha già avuto modo di mostrare sviluppi e traguardi non da poco.

Conclusioni

Al di là delle considerazioni e delle due scuole di pensiero, Cardano continua a rappresentare (almeno fino al momento di questa stesura) una delle prime 10 criptovalute nella classifica di capitalizzazione (ossia market cap).

Nella giornata di ieri, il valore di Cardano aveva tuttavia mostrato una correzione scendendo al di sotto quota 0,8 dollari per unità. Un valore che era stato esposto dagli esperti con una flessione in diminuzione pari al circa 2,5% in poco tempo.

Il grafico di Cardano, con il suo valore in tempo reale, può essere visionato all’interno di molti siti professionali sul mondo delle criptovalute, così come broker ed exchange. Uno degli operatori più completi, ricordato anche in precedenza, è eToro (qui la pagina ufficiale).

Su decine di asset, il broker permette da una parte di agire sull’asset sottostante e dall’altra di poter utilizzare contratti per differenza. In questo secondo caso, non si va mai ad acquistare il possesso reale dell’asset (non c’è bisogno di alcun wallet) ed il traded può piazzare due strategie differenti:

  • strategia rialzista (quindi ipotizzando un aumento di valore dell’asset sottostante);
  • strategia ribassista (quindi ipotizzando una diminuzione di valore dell’asset sottostante).

Oltre alle negoziazioni manuali, ossia basate su proprie scelte, il broker eToro propone anche il Copy Trading. Con lo stesso sistema si ha la possibilità di selezionare reali Popular Investor, di associarli alla funzione, ottenendo successivamente le stesse operazioni in tempo reale ed in modo identico. Tutto ciò potendo partire anche da un comodo account demo gratuito.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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