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Blockchain: la Cina la utilizzerà per combattere la povertà in Tibet

La Bank of China utilizzerà l’innovativa tecnologia Blockchain per aggiornare il suo sistema di riduzione della povertà, per fare in modo di incrementare l’efficienza e la trasparenza.

I benefici della blockchain sono senza dubbio molteplici, in quanto non si limita a far funzionare i processi di criptovalute come il Bitcoin, ma consente di fare molto di più.

Uno dei settori in cui l’efficienza, la sicurezza e l’immutabilità della blockchain possono davvero brillare è il settore finanziario. Poiché questo settore è fortemente dipendente dalla tenuta dei registri, è ovvio che un libro mastro distribuito potrebbe risolvere una serie di problemi di rilevamento dei dati.

Arginare la povertà, o diminuirla

Secondo la China Money Network, la Banca centrale cinese spera di utilizzare la blockchain per combattere la povertà nella sua regione autonoma del Tibet. Quest’ultimo ha un tasso di povertà del 12,4%, quattro volte superiore al 3,1% della Cina.

La banca utilizzerà essenzialmente la tecnologia blockchain per aggiornare il sistema esistente basato su cloud del suo fondo per la riduzione della povertà. Oltre alla verifica della sicurezza e ad altre funzionalità, il presente sistema consente la gestione dei progetti per quanto riguarda le richieste di fondi e la successiva assegnazione di tali fondi.

Il nuovo approccio blockchain multi-nodo, collegherà la banca ad altre parti interessate nel progetto, tra cui la Agricultural Bank of China.

Si tratta senza dubbio di uno degli innumerevoli esempi della tecnologia introdotta per la primissima volta dal Bitcoin attraverso il white paper di Satoshi Nakamoto.

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Sull'autore

Andrea Lagni

Giornalista pubblicista dal 2016. Laureato in Informatica. Appassionato di Criptovalute dal 2015.

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