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Chi ha creato Bitcoin? Tutto su Satoshi Nakamoto

Il Bitcoin è il “nuovo” modo per inviare fondi in tutto il mondo, denominato anche “il denaro di internet” che consente essenzialmente tramite un portafoglio virtuale di “muovere” valuta (il BTC) ad altri portafogli sparsi nel mondo, attraverso una rete decentralizzata.

Tuttavia se siete qui, state sicuramente cercando di capire chi è che ha inventato questa nuova tecnologia. La domanda più importante è quindi questa: chi ha creato Bitcoin?

Chi ha creato il Bitcoin

Chi ha creato il Bitcoin?

La risposta veloce è: non lo sappiamo nemmeno noi (e forse è un bene, in quanto le vere rivoluzioni non dovrebbero mai appoggiarsi semplicemente su singole figure ma piuttosto su ideali e tecnologie).

Tuttavia, quando fu pubblicato il White Paper del Bitcoin, fu firmato da un certo Satoshi Nakamoto. Satoshi Nakamoto è stata quindi la persona alla quale è stata attribuita l’invenzione del Bitcoin.

Possiamo quindi dire che Nakamoto è il fondatore del client Bitcoin e della criptovaluta del Bitcoin? Sì. L’unico problema è che non sappiamo chi o cosa si celi dietro al nome di Satoshi Nakamoto.

Il fondatore del Bitcoin è quindi ufficialmente ancora sconosciuto. Satoshi Nakamoto è il nome con il quale viene firmato il lavoro scientifico che stabilisce le basi teoriche del Bitcoin.

Satoshi Nakamoto Bitcoin

La persona (o entità) che sta dietro al Bitcoin era agli inizi impegnato nel suo ruolo di sviluppatore della prima criptovaluta decentralizzata, continuando le sue discussioni su siti internet di persone interessate allo sviluppo del sistema.

Ad un certo punto però, lo scambio di contatti tra Satoshi ed il suo team si è assottigliato durante la primavera del 2011, nel momento in cui Satoshi decise di farsi da parte nello sviluppo a causa di task ben più “importanti”.

Da quel giorno in poi, non si parlò di Nakamoto più di tanto, in quanto scomparve molto velocemente lasciando il controllo di Bitcoin.org e del progetto Bitcoin a Gavin Andresen , uno degli sviluppatori principali di Bitcoin.

Chi è Satoshi Nakamoto?

Satoshi Nakamoto ovviamente non esiste, ma è un nickname che è stato scelto da un gruppo di persone oppure da una precisa persona che si muove nell’ombra.

Satoshi Nakamoto è diventato una sorta di mistero e di leggenda al tempo stesso. Il nickname ha palesemente origini giapponesi e proprio il Giappone è curiosamente uno dei paesi che ha più abbracciato la tecnologia Bitcoin e Blockchain. Tuttavia ci sono alcune persone che potrebbero essere Satoshi Nakamoto. Vediamone alcune.

Craig Steven Wright Satoshi Nakamoto

Nel 2015 e nel 2016 ci fu una caccia a Satoshi Nakamoto sui blog Wired e Gizmodo, che affermarono che il vero Satoshi Nakamoto sarebbe Craig Steven Wright, un professore di informatica ed imprenditore, consulente di sicurezza informatica australiano.

Subito dopo l’accusa dei due blog online, ci furono delle perquisizioni direttamente all’interno della casa e nell’ufficio di Wright da parte della polizia federale australiana. Tuttavia, fu poi dichiarato che le perquisizioni non vennero collegate alla vicenda.

Poi nel maggio del 2016, Craig Steven Wright dichiarò di essere “Satoshi Nakamoto” alla BBC e altri riviste. Per comprovare ciò che stava affermando, firmò il messaggio con la chiave associata alla prima transazione del Bitcoin.

Peter Todd, lo sviluppatore Bitcoin, affermò che in realtà non c’era alcuna prova crittografica valida all’interno del messaggio. Ciò fu confermato anche da altre persone che si trattò di “disinformazione intenzionale”.

Wright è stato quindi considerato come un “impostore” messo sotto pressione dall’azienda canadese nTrust, che non sia la persona che sta dietro a Satoshi Nakamoto.

Nick Szabo Satoshi Nakamoto

Secondo i rumors, dietro al creatore di Bitcoin potrebbe celarsi il grande esperto ed appassionato di crittografia e decentralizzazione delle criptovalute Nick Szabo.

Szabo, negli anni 90, pubblicò un sistema denominato Bit Gold che viene considerato come precursore del Bitcoin.

La “Bit Gold proposal”, di Nick Szabo, descrive un sistema per la creazione decentralizzata di catene proof-of-work, ognuna attribuita alla chiave pubblica del suo creatore, utilizzando timestamp e firme digitali.

Tuttavia Szabo ha recentemente negato di essere Satoshi.

Altri Satoshi Nakamoto

Tra gli altri possibili creatori del Bitcoin, troviamo Dorian Nakamoto (un americano di origini giapponesi residente in California, con nome di battesimo Satoshi Nakamoto) ed Hal Finney (pioniere della crittografia) e molte altre persone ancora che vengono additate come i possibili inventori del Bitcoin da esperti e appassionati di questo mondo. Tuttavia, nonostante gli sforzi, non è ancora stato trovato il vero Satoshi Nakamoto.

Satoshi Nakamoto è un’organizzazione?

Secondo esperti, la tipologia e alta qualità del linguaggio di programmazione di Satoshi Nakamoto è molto probabilmente da attribuire non ad un singolo, ma bensì ad un gruppo di più persone dalle altissime capacità e qualità tecniche.

Quanti soldi ha Satoshi Nakamoto?

Anche se non si conosce la vera identità di Satoshi Nakamoto, sappiamo che è stata la prima persona (o gruppo di persone) a minare il Bitcoin su larga scala. Si pensa infatti che Satoshi Nakamoto abbia minato un totale pari ad un milione di BTC, che ad oggi hanno un valore pari a 10 miliardi di dollari circa.

L’inventore del Bitcoin potrebbe essere dunque ancora in possesso di una larghissima fetta di Bitcoin circolanti. Se così fosse, questa potrebbe rivelarsi una minaccia per la stabilità del mercato del Bitcoin. Nel caso di una vendita “di massa” da parte di Satoshi, potrebbero esserci scompensi ed instabilità di rilievo per il valore del Bitcoin in futuro.

Investire in Bitcoin

Poter pensare di acquistare oggi somme di Bitcoin simili a quelle possedute da Satoshi Nakamoto è oggi impossibile per qualsiasi tipo di investitore, a causa del prezzo stellare del Bitcoin e dell’alto livello di volatilità e rischio di questo mercato ancora “acerbo”. Tuttavia, oggi è possibile possedere una piccola parte del Bitcoin oppure vendere allo scoperto questa criptovaluta, grazie alle piattaforme di trading CFD.

I CFD sono dei Contratti per Differenza, che consentono di investire sia al rialzo, oppure al ribasso su qualsiasi criptovaluta (e molti altri mercati finanziari) in un ambiente di trading regolamentato e certificato dalla CySEC.

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Sull'autore

Andrea Motta

Sono un appassionato di finanza, economia e trading, con una vasta esperienza nel campo del giornalismo. Dal 2001, sono un giornalista pubblicista, iscritto all’Albo dei giornalisti.

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