News

Bitcoin non è correlato alle azioni statunitensi secondo Block Scholes

Secondo le ultime ricerche, condotte dalle principali società del settore delle criptovalute e finanziarie, Bitcoin non è correlato alle azioni statunitensi. A sostenere ciò, è stata soprattutto Block Scholes, ossia una famosa società americana, spesso con analisi ben esposte.

Nel corso degli ultimi anni, gli esperti hanno cercato continuamente di constatare la correlazione del settore crypto con altri mercati finanziari. Al di là dell’oro, spesso confrontato con il BTC in quanto potenziale bene rifugio per eccellenza, l’attenzione si è sempre posta sulle azioni.

Il segmento azionario più importante al mondo, preso come riferimento dagli esperti, è stato quindi quello americano (più precisamente della Borsa di New York). Gli indici presi in considerazione sono il NASDAQ e lo S&P 500 (integrano le azioni più capitalizzate sul pianeta).

Vediamo quindi di comprendere nel dettaglio cosa pensano gli esperti di Block Scholes, quali sono le ultime direzioni che il Bitcoin ha preso sul mercato e quali potrebbero essere gli scenari da considerare per le prossime settimane, o mesi.

Prima di ciò, ti ricordiamo brevemente la possibilità di poter investire sul Bitcoin in modo rapido ed autonomo, su una delle migliori piattaforme online, ossia eToro. Ti permette di creare un account nel giro di pochi minuti e di iniziare ad investire a partire da 50 euro.

Clicca qui per iscriverti su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Bitcoin non è correlato alle azioni statunitensi: le esposizioni della società

Scendendo nel dettaglio, sul Bitcoin che non è correlato alle azioni statunitensi, è bene partire dal principio ed aprire una piccola parentesi su ciò che hanno indicato gli studiosi di Block Scholes. Sotto indagine, è stato messo l’andamento della correlazione con più indici a 3 mesi.

La correlazione continua di 90 giorni, attinente le variazioni del prezzo spot del Bitcoin con il NASDAQ e con lo S&P 500, è scesa quasi a zero, annullando così anche gli ultimi punti in percentuale che potevano essere constatati nel corso delle pregresse settimane.

Un raffronto quindi molto importante, perché effettuato nei confronti del NASDAQ, che come sappiamo è l’indice con più alto contenuto tecnologico e con lo S&P 500, che è invece fra gli indici più grandi al mondo e con un volume sugli scambi da record.

La società di analisi dei derivati crittografici, ha inoltre detto che lo stesso dato rappresenterebbe il minimo degli ultimi due anni (ossia dal mese di luglio del 2021, quando il Bitcoin aveva mostrato ampie variazioni di prezzo nel mese di aprile e novembre).

Ciò che gli analisti stanno cercando di comprendere, è se la diminuzione di correlazione con le attività di rischio tradizionali (per l’appunto azioni), potrebbe o meno significare che gli investitori vicini al segmento dei titoli si troverebbero in uno stato di stallo e di delusione.

D’altro canto, anche grazie alla ripresa dei mercati finanziari, non è detto che il valore complessivo dell’economia americana tornerà a crescere nel prossimo futuro. Ciò potrebbe, in modo parallelo, comportare ad un rialzo degli indici ed a nuove correlazioni con il Bitcoin.

La valenza dei nuovi ETF sul Bitcoin

I recenti depositi spot di ETF Bitcoin, che sono stati di recente consegnati alle autorità di regolamentazione e di controllo (ossia la SEC), hanno creato non poche turbolenze sul mercato delle criptovalute, nonché nuove aspettative da parte degli investitori.

Le proposte dei prodotti di BlackRock (BLK), Fidelity, WisdomTree (WT), VanEck, ed Invesco (IVZ), avrebbero in altri sensi portato un ottimismo generale. Gli investitori potrebbero così essere attratti da un nuovo segmento di mercato, pur sempre correlato al Bitcoin ed alle crypto.

Curioso sottolineare, che dal giorno del deposito di BlackRock, nella giornata del 15 giugno del 2023, il Bitcoin abbia messo a segno un rendimento del 25% su base totalitaria, ignorando completamente le correzioni che si sono mostrate sugli indici azionari americani.

Esposizioni singolari, su questo evento, sono state esposte anche da Ilan Solot, ossia un co-responsabile di Marex Solution. Lo stesso ha detto che la vicenda degli ETF sul Bitcoin può essere suddivisa in tre fasi specifiche:

  1. riuscire ad anticipare il lancio dei prodotti;
  2. convalida delle criptovalute come potenziali asset class;
  3. variazioni dei flussi post – the – spot.

Oltre ciò, in un rendere studio, un importante analista di K33 ha dichiarato testuali parole nella giornata di martedì:

“A livello globale, gli ETP BTC hanno registrato afflussi di 13.822 BTC a giugno, con gli afflussi che sono iniziati dopo l’annuncio di BlackRock il 15 giugno.”

Note finali

Come esposto dal nostro piccolo approfondimento, la situazione sul Bitcoin è ancora molto incerta, con diversi fattori di interesse che potrebbero influire in modo positivo, o in modo negativo, sul prezzo della moneta digitale.

Sta di fatto che, al di là della notizia sugli ETF, la prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato ha evidenziato una considerevole corsa proprio nelle prime ore di questo 6 luglio 2023. Al momento attuale, è possibile comprare Bitcoin attorno ai 31.272 dollari per unità.

Se hai deciso di puntare sul Bitcoin e di negoziare su questa crypto, puoi fare affidamento su una delle migliori piattaforme di investimento online, ossia eToro. Si tratta di un operatore autorizzato e che ti permette di iniziare con un deposito minimo molto esiguo (rispetto alla concorrenza).

Qui in basso, i passaggi per investire sul Bitcoin:

  1. apri un account sul broker cliccando il link in basso 👇;
  2. carica un deposito (si può partire anche da soli 50€);
  3. cerca la criptovaluta Bitcoin;
  4. analizza l’asset e piazza la tua strategia.

Clicca qui per iscriverti su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento