Sicuramente molti di voi sapranno dell’esistenza di quel luogo chiamato “Darknet”: siti internet “segreti” e accessibili soltanto con un determinato browser, oscuri e pieni di pericoli, dove all’interno di esso vengono venduti ogni tipologia di sostanze stupefacenti, armi, falsi di ogni tipo e molto altro ancora.
I venditori sulla darknet, solitamente preferiscono il pagamento in criptovaluta. Questo avviene grazie allo status di semi-anonimato che può garantire il Bitcoin e altre crypto con il Litecoin oppure l’Ethereum.
Bitcoin, la prima criptovaluta del mondo, è salita alla ribalta grazie proprio ad uno di questi e-commerce nella darknet, chiamato Silk Road, come affermano alcuni speculatori. Un recente studio di Chainanalysis rivela che le transazioni giornaliere del Bitcoin sulla darknet sono aumentate drasticamente.
Secondo i report di Chainanalysis, il volume delle transazioni di Bitcoin sulla darknet era pari a 700 milioni di dollari verso la la fine del 2016 e all’inizio del 2018 è poi sceso. La riduzione del volume delle transazioni è da attribuire alla chiusura dei principali siti come AlphaBay e Hansa a metà 2017.
La chiusura di Alphabay e Hansa
AlphaBay e Hansa erano entrambi mercati online di darknet che operavano sul servizio di ONION della rete Tor. Entrambe le società citate sono state chiuse a luglio 2017.
Inoltre, Kim Grauer, economista senior di Chainanalysis, ha affermato che il volume ha cominciato a salire costantemente proprio dopo la chiusura di questi due siti internet. Ha anche affermato:
“La ragione di tale calo è più attività di contrasto”, ha detto Grauer. “Sarebbe fuorviante pensare che quest’anno (il volume) possa andare giù”.
Bitcoin è ancora utilizzato nella darknet a causa del fatto che le identità delle persone che li usano rimangono anonime. La volatilità e le fluttuazioni dei prezzi di Bitcoin hanno dissuaso molti utenti nelle istituzioni ad allontanarsene.
Inoltre, Grauer, ha continuato:
“Per qualcuno che vuole comprare qualcosa in un mercato oscuro, il fatto che il prezzo del bitcoin sia fluttuante non ha molta importanza”.
Il rapporto menzionava anche che la darknet aveva visto le proprie transazioni di bitcoin arrivare al livello di 2 milioni di dollari al giorno, il doppio del volume osservato all’inizio del 2018.
Inoltre, il 2019 potrebbe essere un anno in cui l’aumento del volume delle transazioni sulla darknet potrebbe ridursi, e secondo Grauer, potrebbe essere dovuto al fatto che i regolatori e le forze dell’ordine entreranno nelle criptovalute.
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