L’aumento periodico della difficoltà di mining è uno dei più grandi successi della grande sicurezza che può vantare la criptovaluta inventata da Satoshi Nakamoto. Il numero totale dei miners aumenta oppure diminuisce nel tempo, ed anche la difficoltà di mining varia, ogni 2016 blocchi. Il 9 marzo abbiamo visto un incremento di questo valore per circa il 7%. In questo articolo chiariremo se conviene ancora minare il Bitcoin oppure se è più conveniente investire sulla criptovaluta copiando i migliori, come con piattaforme come eToro (clicca qua per visitare il sito ufficiale).
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La difficoltà di mining del Bitcoin cambia all’incirca ogni due settimane, o come abbiamo già affermato, ogni 2016 blocchi. Ciò significa che man mano che più miners entrano a far parte della rete, anche la difficoltà del protocollo di sicurezza del Bitcoin (Proof-of-Work) incrementa. Ciò rende il premio per blocco destinato ai miners molto più difficile da ottenere.
L’hashrate del Bitcoin rappresenta la potenza di calcolo necessaria per attaccare oppure cambiare la blockchain. Attualmente, l’hashrate del Bitcoin è pari a 121 milioni di tera hash. Man mano che l’hashrate aumenta e più miners entrano a far parte del network, spesso il prezzo di Bitcoin si muove al rialzo.
La difficoltà di mining è aumentata di circa il 7% durante la sessione di ieri. Il prossimo calcolo dell’hashrate avverrà o il prossimo 21 marzo, oppure prima, ogni 2016 blocchi.
Man mano che la difficoltà aumenta, il network del Bitcoin diventa sempre più difficile da attaccare. Per effettuare con successo un attacco al network di Bitcoin, un hacker dovrebbe avere più potenza computazionale di tutte le altre svariate migliaia di computer che in questo momento stanno minando il token.
Questa tipologia di attacco diventa meno efficace con i mesi, in quanto l’hash rate continua ad aumentare. Criptovalute con hashrate inferiore sono quindi più vulnerabili agli attacchi degli hackers.
Prezzo Bitcoin: un 2020 molto volatile
È innegabile che il prezzo del Bitcoin è stato estremamente volatile per la maggior parte del 2020. Durante gli ultimi tre mesi, la criptovaluta di Satoshi Nakamoto ha avuto un susseguirsi di aumenti, crolli e rimbalzi. Tuttavia, la difficoltà di hashrate ha continuato ad aumentare durante tutti e tre degli ultimi mesi. La difficoltà di mining era rimasta stazionaria alla fine del 2019, ma un aumento del tasso di hashing ha contribuito ad aumentare anche la difficoltà.
Ricordiamo che la difficoltà di mining, giungendo al livello attuale di 16.55 TH/S, ha toccato il suo massimo storico.
Con l’ultimo aggiornamento della difficoltà di mining al 6.88%, gli esperti si aspettano che questo possa portare la difficoltà di Bitcoin ad oltre 17.71 TH/s, rendendo quindi più difficile il lavoro di convalida dei blocchi per i miner del BTC.
Mentre invece la difficoltà di mining è aumentata, anche l’hash rate ha recentemente segnato un massimo storico oltre il livello di milioni di 136 TH/s. Al momento della scrittura dell’articolo, questo numero è sceso sul livello di 119 milioni di TH/S.
Conviene ancora minare il Bitcoin?
Questa notizia conferma il fatto che il mining sul Bitcoin non è redditizio, non conviene. Oltre ai problemi relativi all’inevitabile aumento della difficoltà, segnaliamo che una delle principali difficoltà che hanno i miners è l’elevatissimo consumo energetico, oltre al costo delle apparecchiature.
Basti pensare che il modello Antminer s7 (uno dei dispositivi ASIC più venduti per minare il Bitcoin) non solo è costoso (oltre 500 euro usato su eBay) ma non è nemmeno profittevole. Chi lo utilizza perde fondi su base giornaliera.
Per l’esattezza, stiamo parlando di 3 euro e cinquanta circa di perdita al giorno ed oltre 83 euro al mese. Qui sopra puoi trovare il cattura schermo preso dal sito di AsicMinerValue, uno dei portali più famosi per il calcolo della redditività degli apparati di mining.
Per acquistare apparati di mining è quindi necessario un continuo investimento in hardware e dispendio di elettricità. Ciò è necessario per far fronte al continuo aumento di difficoltà di mining.
Oggi, conviene fare mining soltanto a coloro che hanno a disposizione ingenti capitali ed hanno la possibilità di avere energia elettrica gratuita.
Ottenere profitti con il Bitcoin: è ancora possibile? Sì, ecco come
Per chi invece desidera ottenere guadagni con il Bitcoin è possibile investire su questa criptovaluta, comprandola oppure vendendola allo scoperto. Questo è, senza alcun dubbio, il miglior modo per marginare con Bitcoin.
Esistono piattaforme sicure, come ad esempio eToro, che consente di investire senza commissioni sul Bitcoin, sia al ribasso che al rialzo. In questo modo è possibile ottenere un profitto a prescindere dall’andamento futuro della criptovaluta. Ovviamente, per ottenere risultati concreti sarà necessario effettuare una previsione che si riveli esatta.
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Inoltre, per chi non ha intenzione di effettuare o cercare previsioni circa questa criptovaluta, ricordiamo che questa piattaforma offre anche la tecnologia del CopyTrading. Attraverso questo sistema brevettato è possibile copiare in tempo reale le mosse dei trader che ottengono i maggiori guadagni.
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