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Bank of England sta studiando una sterlina digitale CBDC

Di recente, un funzionario della BoE, ha dichiarato che la Bank of England sta studiando una sterlina digitale e che la stessa potrebbe servire solamente per il pagamento di determinate transazioni, sui mercati all’ingrosso.

Una notizia che ha sbalordito sicuramente i mercati ed il sistema monetario tradizionale, che si sta sempre più dirigendo sul concetto di CBDC. Le stesse non sono altro che monete legali, come ad esempio la sterlina, l’euro ed il dollaro, tuttavia digitalizzate.

Non rientrano quindi nella categoria delle criptovalute, perché non sono decentralizzate. Mantengono invece un controllo da parte delle banche centrali e svolgono così un ruolo di supporto ed un utilizzo solamente parallelo rispetto alle monete correnti fisiche.

Vediamo come sta andando il piano del Regno Unito sulla sua innovativa proposta, ancora non ufficializzata del tutto e quali evoluzioni hanno mostrato le CBDC. Asset che potrebbero in qualche modo erodere quota di mercato  l’uso delle crypto tradizionali.

Le stesse possono sempre essere acquistate e negoziate su piattaforme professionali, come ad esempio eToro, che ti permette di iniziare con un deposito molto basso, da 50 euro, oppure da una modalità demo, senza alcun limite di tempo.

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Bank of England sta studiando una sterlina digitale: ecco cosa sapere

La Bank of England che sta studiando una sterlina digitale rappresenta sicuramente una notizia molto influente sul settore monetario. La digitalizzazione ha colpito tutti i settori ed era inevitabile un suo inserimento anche nel mondo finanziario ed economico delle grandi nazioni.

Ad esporre proprie considerazioni sulla CBDC inglese, è stato fin da subito il vice governatore per la stabilità finanziaria della Banca d’Inghilterra, ossia Jon Cunliffe. Nella giornata di lunedì, in un discorso pubblico, ha infatti esposto che:

“Riconosciamo molto chiaramente il potenziale effetto di trasformazione sui mercati finanziari all’ingrosso della tokenizzazione su specifiche attività, contratti intelligenti ed eventuali altri tecnologie avanzate”.

Ha inoltre esposto che un disegno di legge sarebbe già pronto per essere discusso in Parlamento e che i prossimi mesi potrebbero portare, o meno, all’avanzamento di un progetto molto più ampio, sempre incentrato sulla digitalizzazione e sull’uso delle nuove tecnologie in finanza.

Secondo il vice governatore, la Banca Centrale potrebbe tokenizzare le sue riserve (ossia un concetto che ha più volte indicato con “denaro all’ingrosso”). In questo modo si potrebbe strutturare un sistema di registro per il trasferimento di questi token tra i partecipanti del mercato.

I commenti di Cunliffe si sommano alle tante proposte già esposte in passato da altri funzionari inglesi. Basti ricordare che nel mese di febbraio, alcuni esperti avevano affermato la presenza di programmi già avviati nella nazione e che la CBDC potrebbe essere lanciata entro la fine di questo decennio.

Tutto ciò resta in ogni caso ancora un’ipotesi, anche se sono in molti ad immaginare che la Banca Centrale ed il Tesoro locale stiano approfondendo la questione, con la volontà di strutturare una roadmap per introdurre potenzialmente una nuova valuta digitale, affiancata alla sterlina.

Note finali

Checché se ne dica del connubio tra digitalizzazione e sistema monetario tradizionale, il segmento delle CBDC è sempre più all’ordine del giorno. Oltre al Regno Unito, anche molti territori in America hanno deciso di avviare propri studi in merito alle valute digitali.

Restando nel nostro territorio, la Banca Centrale Europea (BCE), ha invece più volte affermato di essere già attiva sulla costruzione di un possibile euro digitale. Lo stesso potrebbe affiancare l’euro fisico e rappresentare così una valuta parallela, utilizzabile per i pagamenti.

Altri Stati e territori, si pensi ad esempio ad El Salvador, hanno invece deciso di utilizzare un approccio differente, basato sulle criptovalute. In El Salvador, il Bitcoin può ad esempio essere utilizzato nel concreto per effettuare acquisti ed è accettato al pari della moneta locale.

Contrariamente dalle CBDC, che non possono essere acquistate su piattaforme, perché idealmente emesse dalle Banche Centrali, le criptovalute (come il Bitcoin) sono disponibili sulle migliori piattaforme di investimento crypto online.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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