Il recente calo del comparto crypto ed il Bitcoin che scende sotto i 29.300$, hanno ampiamente spaventato gli investitori del mercato, che si domandano quali traiettorie potrebbe prendere la criptovaluta nel corso delle prossime ore e giornate.
Domande che restano in ogni caso molto complesse da esaminare, anche per un esperto in materia. I fattori di influenza sono tantissimi e l’imprevedibilità dell’asset deve sempre essere considerata, al pari della presenza dei rischi.
Sta di fatto che, durante gli ultimi 30 giorni, il Bitcoin ha avuto la capacità di ottenere un nuovo traguardo importante, registrando un ATH annuo ampiamente sopra i 30.800 dollari per unità. In questo approfondimento esamineremo alcuni indicatori chiave sul BTC, nonché le sue ultime variazioni sul grafico.
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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.
Bitcoin scende sotto i 29.300$: cosa succede al BTC?
Lo sforzo del BTC di rimanere sopra i 30.000 dollari non è stato sostenuto da un forte accumulo. Con un Bitcoin che scende sotto i 29.300$, già nella giornata di ieri, gli esperti si domandano se la correzione delle ultime ore potrà, o meno, essere sostituita da eventuali recuperi.
Secondo le ultime osservazioni degli esperti, le maggiori società analitiche hanno indicato che i flussi di cambio stanno rallentando, mentre gli afflussi hanno leggermente superato i deflussi, portando con se non poche variazioni sulla quotazione dell’asset.
All’inizio di questa settimana, il Bitcoin si stava preparando per quello che sembrava un importante ritracciamento. Adesso che diverse metriche sono cambiate e con un prezzo in netta correzione, anche questa ipotesi è stata momentaneamente accantonata.
Potresti aver notato che, sin dall’inizio dell’anno, la maggior parte delle criptovalute ha mostrato una ripresa rispetto al pesante inverno crittografico. Tra le tante criptovalute, il Bitcoin avrebbe registrato una delle corse più considerevoli, riottenendo la psicologica soglia dei 30.000$.
A cavallo tra il 18 ed il 19 aprile, dopo essere scesa al di sotto di questo livello critico, il Bitcoin ha cercato più volte di ritornare sopra ai 30.500 dollari, senza mai riuscirci. Per comprendere meglio gli scostamenti sul grafico, è quindi opportuno porre lo sguardo sulle ultime variazioni dei prezzi.
Bitcoin (BTC): ultime variazioni dei prezzi
Impostando un grafico settimanale, puoi comprendere nel dettaglio come si sta muovendo il Bitcoin e confrontare i dati attuali con quelli storici. Un’analisi indispensabile per capire dove si posiziona il Bitcoin e quali sono i sentiment del mercato attuali.
Nella giornata del 12 aprile, il Bitcoin aveva raggiunto e mantenuto l’ambizioso traguardo dei 30.000 dollari per unità. Da quel momento il trend è stato mediamente al rialzo, con il superamento dei 3.500 dollari ed un interessante avvicinamento ai 31.000 dollari.
Tra il 14 ed il 16 aprile, l’andamento del token è stato prettamente stazionario, visto che il valore si è mantenuto in una forbice di valori compresa tra i 30.000 ed i 30.080 dollari. Dalla sera del 16, la quotazione è stata spinta in un canale ribassista, raggiugnendo i 29.366$ il 18 aprile.
Dopo aver recuperato terreno nelle prime ore odierne, ossia 19 aprile 2023, il prezzo del Bitcoin ha ripreso a scendere. Al momento attuale, per comprare Bitcoin sono richiesti 29.206 dollari, ossia un dato che (come indicato da CoinGecko), mette in evidenza una perdita del -3,5% su base settimanale ed una flessione negativa del -2,5% nelle 24 ore.
Considerazioni finali
Dall’esposizione delle ultime variazioni, abbiamo quindi sottolineato la presenza di un’ampia volatilità dell’asset, con variazioni dei prezzi che possono modificare la quotazione nel giro di poche ore, o addirittura pochi minuti.
Gli scostamenti di prezzo hanno inoltre influito anche sul livello di capitalizzazione, attualmente pari a 565.440.366.762 dollari. Il volume sugli scambi nelle 24 ore, si attesta invece a 22.497.456.224 dollari, con una dominance complessiva arrivata al 44,343%.
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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.
