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Arkham ha annunciato un servizio anti privacy suscitando polemiche

Arkham ha annunciato un servizio anti privacy nel corso delle ultime giornate, suscitando non poche polemiche sul settore delle criptovalute, sia da parte degli esperti che da parte degli appassionati del mercato crittografico mondiale.

Per chi non ne fosse a conoscenza, Arkham è una famosa società tecnologica internazionale, che ha di recente cercato di entrare nel settore crypto, specializzandosi nella codifica delle informazioni (argomento molto delicato, soprattutto in un settore decentralizzato).

Le problematiche riguardanti le sue nuove funzionalità sarebbero numerose e farebbero riferimento soprattutto agli ideali ed alle caratteristiche di fondo delle criptovalute (così come pensate ed originariamente presentate alla nascita del Bitcoin, ossia la crypto primaria).

Soffermiamoci quindi su ciò che Arkham ha annunciato, sul funzionamento del suo servizio e sul perché la comunità ha espresso non pochi malcontenti. Prima di procedere, ti ricordiamo che puoi sempre accedere al mercato crypto su una delle migliori piattaforme, come eToro.

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Arkham ha annunciato un servizio anti privacy: di cosa si tratta?

Tornando a quanto esposto in precedenza, Arkham ha annunciato un servizio anti privacy, creando non poco scalpore sul settore. Di cosa si tratta esattamente? Lo stesso consentirebbe di smascherare i proprietari dei portafogli digitali.

Un aspetto che va quindi contro il funzionamento e la natura stessa delle criptovalute, che come sappiamo è anonima. Per chi non ne fosse a conoscenza, quando una transazione viene elaborata tramite blockchain, la custodia dei fondi in wallet resta privata.

Una serie di codici alfanumerici non permette di risalire, almeno senza tecniche illegali, al nome del titolare. Con la funzione di Arkham, sarebbe invece possibile risalire ad alcune informazioni sensibili (non di certo il massimo della tutela secondo molti analisti).

Come se non bastasse, Arkham avrebbe già fatto trapelare alcune informazioni dei suoi clienti. Una rivelazione che sarebbe stata esposta già a partire dalla giornata di lunedì e che ha letteralmente messo sotto i riflettori la società.

Il problema di fondo è in realtà molto semplice. Gli utenti, dalla rispettiva dashboard di controllo, hanno la possibilità di invitare altri utenti condividendo un proprio URL. Gli stessi terminerebbero con un miscuglio di caratteri, ossia una versione molto facile decifrare.

Arkham Intelligence crea così un servizio potenzialmente popolare per tracciare le transazioni e le elaborazioni crittografiche, identificando i proprietari dei wallet. Non è in ogni caso dato sapere quali stravolgimenti sul settore porterà questa innovazione, che in realtà è solamente una nuova elaborazione di funzionalità già esistenti sul mercato e quasi mai decollate.

La proposta di Arkham in un settore già lanciato

Nonostante le preoccupazioni che la proposta di Arkham ha suscitato, la sua innovazione è stata considerata diversamente rispetto alla concorrenza. Molti servizi di etichettatura dei wallet, come ad esempio Nansen e Chainalysis, hanno per molto irritato l’universo crittografico.

I piani di Arkham, basati anche su un funzionamento incentrato su ricompense, hanno invece colpito una grossa fetta di utenti. Secondo diversi esperti, chiunque abbia condiviso il proprio collegamento ad Arkham, potrebbe aver messo a rischio il proprio anonimato.

Sulla base di ciò, lo pseudonimo m4gicpotato ha pubblicato il problema su Twitter nella giornata di lunedì. Lo stesso professionista, da sempre sostenitore dell’anonimato sul settore delle criptovalute e blockchain, ha dichiarato:

“In qualità di convinto sostenitore della privacy, credo che questi strumenti violino la privacy degli utenti.”

Per chi non ne fosse a conoscenza, Arkham ha altresì lanciato un proprio token (con proprio valore e propria quotazione), chiamato ARKM. Questo asset sarebbe stato descritto come un vero e proprio token di informazione per guadagnare.

Una criptovaluta che sarebbe inoltre stata supportata anche da Binance. Considerando ciò, m4gicpotato ha inoltre aggiunto:

“Sono rimasto piuttosto sorpreso quando Binance e [il CEO Changpeng Zhao] hanno scelto di sostenere Arkham, soprattutto così subito dopo il delisting globale di Beam e di altre privacy coin nell’UE.”

Considerazioni finali

La notizia odierna resta in ogni caso una news molto di nicchia, che non ha portato grandi influenze sul settore delle criptovalute. Il Bitcoin, si è ad esempio tenuto ampiamente sopra al livello dei 30.400 dollari per unità.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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