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Tether (USDT) valutato “D” nel ranking delle stablecoin

Tether (USDT) valutato “D” nel ranking delle stablecoin rappresenta una delle notizie più interessanti delle ultime ore. La notizia ha portato non poche influenze sul mercato, soprattutto da coloro che hanno deciso già da tempo di puntare su questo asset.

Per chi non lo conoscesse, Tether è un progetto ambizioso, legato ad una delle stablecoin più utilizzate al mondo. Parlare di stablecoin significa parlare di monete digitalizzare che replicano in rapporto 1 ad 1 l’andamento di valute reali correnti, come ad esempio il dollaro.

Nel corso degli anni, in modo costante e periodico, diverse società di analisi stilano classifiche generali attinenti la sicurezza e la stabilità di progetti come questo. La valutazione di Tether, classificata come “D”, non è di certo delle migliori.

Cosa comporta questo per la criptovaluta? Quali potrebbero essere le sorti associate all’intero progetto? Esistono possibilità che l’asset perda il suo ancoraggio con la valuta di base, ossia il dollaro? Analizziamo tutto ciò su un asset che puoi sempre trovare su broker noti come eToro.

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Tether (USDT) valutato “D”: ecco il report della società indipendente

Secondo gli ultimi rapporti, proposti da società informative mondiali, Tether (USDT) valutato “D” nella nuova lista di rating del credito delle stablecoin, non rappresenterebbe nulla di buono (nonostante l’interesse che l’asset ha generato negli ultimi tempi).

Bluechip, un’agenzia indipendente e senza scopo di lucro specializzata nel rating delle stablecoin, ha annunciato che a partire da agosto rilascerà i suoi nuovi elenchi di valutazione. Questa notizia ha attirato l’attenzione anche del presidente della commissione per i servizi finanziari della Camera degli Stati Uniti, Patrick McHenry, che ha twittato l’elenco dei rating delle stablecoin.

Tether, una delle stablecoin più conosciute, ha ottenuto una valutazione complessiva di “D” da Bluechip. Questo marchio di “alto rischio” è stato assegnato principalmente a causa della mancanza di decentralizzazione della stablecoin e di problemi con la governance riguardanti la verifica delle riserve e la trasparenza dei rimborsi. Anche la variante Tether XAUT, considerata lo standard oro della stablecoin, ha ottenuto una “D” come valutazione.

Bluechip ha indicato che Tether potrebbe migliorare la sua valutazione aggiornandola a “C”, rivelando i nomi delle banche e dei depositari coinvolti nelle operazioni. Un controllo finanziario da parte di un revisore indipendente, o l’implementazione di tempistiche trasparenti e ragionevoli per il riscatto nei termini di servizio, potrebbero contribuire al miglioramento del rating.

Il capo economista di Bluechip, Garett Jones, ha sottolineato l’importanza della governance nella valutazione delle stablecoin, affermando che una buona governance è essenziale per proteggere la ricchezza degli utenti, sia interni che esterni all’organizzazione.

Tuttavia, nonostante la valutazione, Paolo Ardoino, il CTO di Tether, ha reagito alla notizia con disinteresse, condividendo un meme ironico il 23 luglio, forse a sottolineare il suo scetticismo sulla valutazione assegnata dalla Bluechip.

Le valutazioni delle altre stablecoin mondiali

Contrariamente da quanto molti esperti si potessero aspettare, Binance USD (BUSD) e Gemini USD (GUSD), nonostante i problemi legali con la SEC, hanno ottenuto un rating “A”. Anche Liquity USD (LUSD), nonostante le fluttuazioni, ha ricevuto un “A” per la sua regolamentazione completa.

USD Coin (USDC) di Circle è stato valutato come “B+” a causa della sua centralizzazione, ma è stato considerato a “basso rischio” per le buone proprietà di governance. La stablecoin DAI, che è la terza più grande al mondo, ha guadagnato punti grazie al suo decentramento ed è stata anche valutata con un “B+”.

L’USDD di Tron è stata classificata come la peggiore con un voto “F”, a causa della mancanza di stabilità e governance. Anche TrueUSD (TUSD), oggetto di recenti critiche, ha ricevuto un modesto “D” nella valutazione.

In sintesi, Bluechip ha considerato diversi fattori per valutare le stablecoin, tra cui la decentralizzazione, la stabilità e la governance. Mentre alcune hanno ottenuto punteggi elevati nonostante le controversie legali, altre sono state giudicate a rischio, a causa di problemi di stabilità e governance.

Considerazioni finali

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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