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Shiba Inu su Kraken: Ecco la Provocazione Dell’Exchange

Nella giornata di ieri – 1 novembre 2021 – un tweet alquanto singolare da parte di un noto exchange, ossia Kraken, ha avuto la capacità di generare migliaia di interazioni. Lo stesso esponeva in merito ad un possibile ed imminente lancio di Shiba Inu su Kraken, ossia all’interno del database dello exchange.

Una notizia alquanto dirompente, che può legarsi alle numerose notizie sulla criptovaluta meme che di settimana in settimana descriviamo con attenzione all’interno del nostro sito. Un ecosistema unico nel suo genere, nato con il tentativo di voler competere con Dogecoin e divenuto un hub con molte funzionalità interessanti.

Lo stesso ecosistema, come esposto all’interno della nostra guida su Shiba Inu, dispone di 3 token di rifermento: SHIB, BONE e LEASH. Il più noto, ossia SHIB, è ad oggi listato all’interno dei principali broker ed exchange online.

A mancare all’appello era proprio Kraken, il quale tramite il tweet che andremo ad approfondire in seguito, avrebbe tutta l’aria di mettersi in pari con gli altri exchange. SHIB che, lo ricordiamo, risulta individuabile anche all’interno di eToro, broker storico e con numerose funzionalità integrative e di supporto per tutti gli utenti registrati.

Shiba Inu su Kraken: Il messaggio su Twitter

Prima di passare alla notizia sul possibile inserimento di Shiba Inu su Kraken, è breve procedere con una piccola presentazione generale. Shiba Inu Token è la moneta digitale dell’ecosistema Shiba Inu, che a sua volta risulta attivo in numerosi settori, come ad esempio quello degli NFT, della finanza decentralizzata, dei DEX e molto altro.

Kraken, rappresenta invece uno dei tanti exchange alternativi ad oggi presenti sul mercato degli scambi crypto. Vanta una notevole esperienza nel settore, nonostante la sua quota di mercato, così come il suo volume sugli scambi, non possa essere ad oggi paragonato con quello di exchange colossali, dal calibro di Binance o Coinbase.

Nonostante tutto, al suo interno, è possibile individuare un listino abbastanza completo, contenente sia asset storici (come l’immancabile Bitcoin) sia asset di nuova generazione e più moderni. Fra gli stessi strumenti, non risultava tuttavia integrato Shiba Inu (SHIB).

A tal riguardo, tramite un interessante Tweet, l’exchange avrebbe dichiarato:

“@Brian Hoffman ha esposto che se raggiungeremo 2.000 like listeremo domani $SHIB, ma non crede che ce la si potrà fare. SHIBArmy dove sei?”

Citazione alquanto unica nel suo genere, postata ieri (e quindi riferita alla giornata del 2 novembre), che ha sin da subito iniziato a tenere incollati appassionati alla crescita dei like sul post. Numero di reazioni che ha abbondantemente superato la cifra proposta come provocazione, ottenendo più di 57.000 like.

Un valore che resta tuttavia simbolico, dato i grandi numeri che si potevano aspettare da una comunità ad oggi conosciuta e legata ad uno degli ecosistemi a maggior capitalizzazione nel comparto delle criptovalute.

Notizia dirompente che – come ricordato in alcuni dei nostri precedenti approfondimenti – si inserisce in un periodo che vede Shiba Inu (SHIB) listato su molti operatori noti ed adocchiato da altrettanti intermediari famosi, dal calibro di Robinhood.

Conclusioni

Al di là del possibile inserimento di Shiba Inu su Kraken, il token SHIB risulta ad oggi presente già da molte settimane all’interno di numerosi exchange alternativi.

Uno dei broker più completi, ad aver listato Shiba Inu, è eToro (qui per la pagina ufficiale). Viene considerato un broker storico, con più di 10 anni di esperienza nel settore ed un concreto punto di riferimento nel mondo del trading online su criptovalute.

Risulta specializzato anche in CFD, mettendo a disposizione la possibilità di negoziare tramite contratti per differenza, ossia senza diventare titolare fisico della criptovaluta trattata. Ciò rappresenta una notevole differenza rispetto agli acquisti effettuati tramite exchange, poiché comporta:

  • la possibilità di poter agire sia al rialzo che al ribasso, attuando la cosiddetta vendita allo scoperto. Il trader può decidere, a propria discrezione, se aprire posizioni long o posizioni short;
  • nessun bisogno di dotarsi di un wallet, ossia di un portafoglio di archiviazione digitale per la custodia e l’archiviazione delle monete digitali;
  • la possibilità di poter gestire tutto tramite una piattaforma basilare, a patto di optare su broker professionali e regolamentati.

Il broker eToro, va inoltre ad integrare diverse funzionalità accessorie. Si ricorda la presenza di grafici in tempo reale, di account demo a costo zero, di strumenti analitici per avviare studi e del meccanismo di Copy Trading per ottenere le stesse transazioni di utenti con esperienza. Il tutto risulta gestibile sia in modalità web desktop sia tramite applicazione.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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