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Futuro del Bitcoin è legato alle donazioni pubbliche?

Nel mese di gennaio, uno degli sviluppatori di Bitcoin più conosciuti al mondo, ossia James O’Beirne, ha esposto proprie considerazioni sul futuro del Bitcoin legato alle donazioni. Un argomento che poche volte viene approfondito, ma che in realtà ha un’importanza considerevole.

Per chi non lo sapesse, per mantenere attiva la rete Bitcoin, è necessario il lavoro congiunto di veri esperti del settore. Gli stessi operano sulla scrittura e la manutenzione del codice, nonché su tutto ciò che ruota attorno alla blockchain dell’ecosistema ed al suo concreto sostentamento.

Il tempo speso da questi sviluppatori esperti, è ricompensato tramite donazioni e sovvenzioni pubbliche, da parte sia di grandi aziende che di piccoli privati. Il prezzo del Bitcoin sceso di oltre il 60% dal suo punto di massimo nel 2021 ha tuttavia creato non poche perplessità.

Alcune aziende di Bitcoin hanno dovuto stringere i denti ed altre ancora sono finite in bancarotta. Questo crea timori su come gli sviluppatori verranno ricompensati e pagati in un prossimo futuro. Un aspetto che influenza il Bitcoin?

La presenza di sviluppatori capaci permette al protocollo ed all rete di restare continuamente efficiente e quindi è opportuno tenere sott’occhio questo fattore sul BTC. Criptovaluta che puoi sempre negoziare su piattaforme professionali, come eToro, a partire da soli 50€.

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Futuro del Bitcoin legato alle donazioni: cosa considerare?

Tornando al futuro del Bitcoin legato alle donazioni, lo stesso O’Berne avrebbe citato “”sarebbe davvero bello vedere più aziende Bitcoin aumentare.. ma tutto ciò potrebbe tuttavia andare male”. Parole dure, che sottolineano le preoccupazioni sui pagamenti agli sviluppatori.

Non sarebbe invece d’accordo Steven Lee, che attribuisce la causa dei mancati finanziamenti alla rete alla situazione di ostilità del mercato ed al crollo delle principali criptovalute mondiali, compresa ovviamente anche il BTC.

Gli esperti sono quindi alla ricerca di risposte e si chiedono cosa potrebbe succedere se le sovvenzioni agli sviluppatori venissero a mancare in modo più massiccio e se il tutto fosse accompagnato da un ulteriore crollo del mercato crittografico.

Uno dei problemi più grandi, sottolineato da chi lavora dietro le quinte, sarebbe lo scarso riconoscimento del lavoro di manutenzione sulla rete. Gloria Zhao, ossia un maintainer del software più popolare per la connessione alla rete BTC, ha dichiarato che la manutenzione corrisponde al 70% del lavoro.

Secondo le sue idee, le persone riconoscono tuttavia solamente i grandi aggiornamenti, come ad esempio Taproot del 2021, che ha migliorato la scalabilità, la sicurezza ed anche la velocità delle transazioni sull’ecosistema. Numeri alla mano, quanti sono gli sviluppatori Bitcoin?

Secondo uno studio del Digital Investment Group, la manutenzione del Core verrebbe svolta da circa 40-60 sviluppatori, numero che – considerando tutto l’ecosistema – oscillerebbe fra i 600 ed i 1.000 professionisti. Sono proprio loro a dover essere ricompensati ogni mese.

Lee, ha tuttavia dato una propria interpretazione, restando più ottimista ed esponendo che: “Anche nello scenario peggiore, ci sono ancora diverse organizzazioni che finanziano lo sviluppo di Bitcoin”. Considerazioni che dovranno tuttavia essere valutate con il tempo.

Sovvenzioni agli sviluppatori Bitcoin: l’importanza della diversificazione

Una spinta importante per il mantenimento e l’aggiornamento della rete, potrebbe essere la diversificazione dei finanziamenti agli sviluppatori. Per fortuna, ad oggi esistono numerose realtà che annualmente mettono a disposizione risorse considerevoli.

Spiral, che è forse una delle organizzazioni più presenti sui finanziamenti dello sviluppo sulla catena dominante, non sarebbe l’unico grande player in ballo. Secondo BitMEX Research, un apporto importante è dato anche dal colosso Brink, che ha garantito una delle somme più alte.

Chaincode Labs, Blockstream ed importanti exchange mondali, del calibro di OKCoin e Coinbase, hanno attivi programmi di sovvenzione per il Bitcoin da milioni di dollari. Esistono inoltre diverse organizzazioni che gestiscono e portano avanti veri e propri fondi di supporto.

È il caso di Human Rights Foundation, che nella giornata del 21 febbraio ha distribuito 475.000 dollari a circa 10 progetti Bitcoin sparsi in tutto il mondo. In altri termini una presenza che dimostra come ancora oggi un grande numero di operatori sia vicino al mantenimento del Bitcoin.

Note finali

Al di là di ciò, come se la sta cavando il Bitcoin oggi? Nella giornata di ieri, 23 febbraio 2023, dopo aver raggiunto e superato l’ambizioso traguardo dei 24.200 dollari per unità, il prezzo della criptovaluta è stato spinto su quote più basse, dapprima sotto i 23.860$ e successivamente sotto i 23.790$.

Nelle prime ore della giornata odierna, ossia 24 febbraio 2023, la quotazione ha cercato di mantenersi su livelli più alti, sorpassando la linea dei 24.000 dollari. Al momento di questa stesura, l’asset è in leggera correzione ed è scambiato attorno ai 23.873 dollari.

Altre metriche rilevanti da poter ricordare sono il market cap, ossia la capitalizzazione di mercato, che ammonta a 460.779.782.242 dollari ed il volume sugli scambi nelle 24 ore, che è invece pari a 38.086.420.600 dollari, con una dominance complessiva al 40,253%.

Con variazioni dei prezzi così ampie, è tuttavia importante restare sempre costantemente aggiornati. Per fare ciò hai a disposizione gli strumenti che le migliori piattaforme mettono a disposizione. Una delle più complete, è ad esempio eToro.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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