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Correzioni per BTC ed ETH: Intanto la Cina accelera sullo Yuan Digitale

Nel corso della giornata di ieri, sui maggiori exchange nel settore crypto, si aveva avuto la possibilità di constatare correzioni per BTC ed ETH, ossia le due criptovalute più capitalizzate al mondo e con maggior volume sugli scambi.

Tutto ciò aveva portato il Bitcoin a subire perdite di valore dopo aver superato i 44 dollari nella giornata del 1 marzo. Nelle prime ore del 4 marzo, il prezzo unitario del Bitcoin era così sceso nuovamente al di sotto la linea dei 41.000 dollari.

Discorso analogo, seppur con percentuali di variazioni differenti, è possibile esporre per Ethereum. In questo caso, si era invece potuto assistere ad un passaggio da quote pari a circa 3.020 dollari nella giornata del 1 marzo, fino a livelli inferiori ai 2.700 dollari nelle prime ore del 4 marzo.

Variazioni mostrate in un contesto dominato da tantissimi fattori ed eventi, soprattutto associati all’attuale guerra fra Russia ed Ucraina. Aspetti che avremo modo di approfondire a seguire, non prima di aver ricordato come entrambi gli asset esposti, ossia BTC ed ETH, siano attualmente listati su broker autorizzati e professionali, dal calibro di eToro.

Correzioni per BTC ed ETH: Nuovi scontri in Ucraina e caccia ai sistemi alternativi allo SWIFT

Come esposto in precedenza, le correzioni per BTC ed ETH sono state mostrate in concomitanza con numerosi eventi, connessi soprattutto con gli scontri bellici e le ostilità della Russia nel voler continuare ad invadere l’Ucraina in modo distruttivo.

Nella giornata del 3 marzo, l’avanzata Russa ha avuto modo di prendere d’assalto nuovi centri e diverse zone della nazione ucraina, creando così ulteriore scompiglio fra civili e difese militari. Eventi che hanno portato sin da subito alla proposta di nuovi aiuti da parte di altri Stati (si pensi ad esempio alla richiesta di supporto di Biden da 10 miliardi di dollari).

In modo parallelo, nuove sanzioni hanno avuto modo di colpire l’economia Russia, che ultimamente sta vedendo lo stop sulla produzione e la fuoriuscita di grandi ed importanti società internazionali. Notizie che si sommano al già drastico blocco sul sistema di transazioni monetarie SWIFT.

Questione che ha ultimamente posto i riflettori sulle possibili soluzioni alternative per la Russia per cercare di ottenere finanziamenti, o semplicemente per effettuare transazioni. Ipotesi accostante anche al mondo delle criptovalute (nonostante i rapporti non proprio idilliaci tra asset crypto e Russia), così come su monete digitali non decentralizzate, dal calibro dello Yuan digitale cinese.

La stessa Cina, ha ormai da tempo avviato i suoi primi test per provare il funzionamento della moneta digitale nazionale. Nel corso degli ultimi mesi, avrebbe addirittura accelerato i tempi, ottenendo l’ok da parte di diverse città, volenterose di integralo e di provare ad utilizzare questa nuova e forma di denaro regolamentata.

Ricordiamo infatti come lo Yuan Digitale non rappresenti una criptovaluta al pari del Bitcoin o dell’Ethereum. Aspetti che l’hanno maggiormente accostata alla questione russa sulle necessità nell’individuare nuove forme per gli scambi, che possano in qualche modo sostituire lo SWIFT.

Conclusioni

Notizia odierna che, nonostante risulti anche associata agli eventi bellici in Russia ed in Ucraina, ha tenuto in considerazione le variazioni mostrate dalle due criptovalute con maggior market cap al mondo, ossia il Bitcoin e l’Ethereum.

Criptovalute che sono altresì state discusse nel corso degli ultimi giorni in merito a campagne di donazioni, basate proprio su erogazioni di asset crypto, a favore dell’Ucraina (si pensi ad esempio al funzionamento dell’organizzazione decentralizzata UkrainDAO).

Due criptovalute che ad oggi risultano presenti sui broker e su piattaforme per asset crypto più famose al mondo. Possono ad esempio essere entrambe individuate sul broker autorizzato e regolamentato eToro (qui la pagina ufficiale).

Sulle stesse criptovalute, il broker permette di agire in due modi differenti:

  • acquistando la criptovaluta in modo fisico e diretto (si agisce in questo caso sull’asset sottostante);
  • facendo trading con contratti per differenza, ossia strumenti derivati.

Nel secondo caso, il trader non acquista mai il possesso delle criptovalute (non necessita in altri termini di wallet e di portafogli di custodia). Può in questo caso aprire sia posizioni al rialzo, sia posizioni al ribasso, tramite la vendita allo scoperto. Si ricordano altresì numerose funzionalità e servizi integrativi, come ad esempio:

grafici in live, su tutti gli asset crypto supportati dalla piattaforma (più di 40);
presenza del Copy Trading, che permette di copiare ed ottenere le stesse strategie di Popular Investor reali e con esperienza;
possibilità di scaricare e di utilizzare l’applicazione per smartphone;
possibilità di iniziare senza alcun vincolo tramite un account demo gratuito.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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