In Turchia la situazione monetaria è decisamente difficile, con la Lira turca in crisi e la distanza tra la valuta locale ed il dollaro che si fa sempre più ampia.
Nel momento in cui l’operato delle banche centrali si rivela più dannosa che di aiuto per la gestione della valuta nazionale, ricorrere alle criptovalute può essere la sola speranza di salvezza.
Non sorprende perciò che il business provider Reuters abbia osservato e pubblicato la notizia che sono sempre di più gli holders attivi su Instanbul e dintorni.
Per capire in che modo Bitcoin possa salvare la situazione è però necessario un approfondimento, che permetta di conoscere come una gestione monetaria decentralizzata possa concretamente dare supporto alla politica monetaria di Ankara.
Lira Turca in crisi: il punto della situazione
Per la popolazione Turca la lotta all’inflazione ed alla perdita di potere d’acquisto della propria valuta nazionale, non è affatto una novità.
La Banca Centrale Turca spinta dal Presidente della Repubblica Recep Tayyip Erdoğan ha infatti mantenuto i tassi di interesse sempre molto al di sotto di valori sufficienti per stimolare lo sviluppo economico.
Una scelta che ormai va avanti già da qualche anno ed ha quasi totalmente azzerato la spinta agli investimenti e portato il rapporto Lira Turca – Dollaro a livelli esasperati.
Risultato? Già da tanto tempo la popolazione turca è abituata a mantenere i propri risparmi in una valuta straniera.
Ciò che però è cambiato negli ultimi anni, è che la scelta di moneta rifugio si è spostata sempre di più verso Bitcoin e sulle principali Altcoin.
In risposta alla svalutazione, l’unico cambiamento che il Governo ha introdotto è stato quello di fissare un Salario minimo. Una soglia al di sotto della quale un lavoratore non può essere retribuito.
Peccato che proprio a causa della forte inflazione, il limite di salario minimo deve essere aggiornato di continuo ed i continui aggiornamenti non fanno altro che generare ulteriore inflazione. Il che crea un effetto che viene definito Scala Mobile.
Lira Turca in crisi: Bitcoin per frenare la svalutazione
Fintanto che i tassi di interesse restano bassi e le politiche monetarie insufficienti, sarà impossibile interrompere il circolo vizioso dell’inflazione.
Questo la popolazione turca lo sa molto bene ed è proprio questo il motivo per cui già da anni, convertire i propri risparmi in criptovaluta, è diventata la sola speranza di proteggere il valore del proprio denaro.
Dato che questa prassi si è andata via via consolidata nel corso del tempo, non sono mancati i truffatori che hanno tentato di approfittarne.
La Turchia è infatti stata vittima di una delle più grandi truffe crypto di sempre, che ha portato il Presidente e il Governo nazionale ad esprimere il proprio dissenso verso l’uso delle monete digitali.
La popolazione non si è però lasciata spaventare e di fronte ad una situazione irrisolvibile, continua a rivolgersi al mondo crypto per salvare il proprio potere d’acquisto.
Note finali
Di fronte alla Lira Turca in crisi ed un inflazione al dir poco fuori controllo la popolazione vede in Bitcoin e nelle criptovalute la sola speranza di salvezza.
Non sorprende quindi che oltre il 16% degli utenti crypto provengano proprio dalla Turchia, il che la rende la quarta nazione per numero di utenti su scala globale.
Insomma, nonostante l’avversione di Erdoğan e del Governo, la popolazione Turca si è dimostrata pronta e convinta nei confronti del mondo Crypto.
Anzi, questa situazione non ha fatto altro che portare ad una straordinaria diffusione di Exchange di Criptovalute in tutto il Paese.
Va però ricordato che gli exchange di criptovalute, almeno in Europa, non sono il solo modo per proteggere i propri risparmi ed investire in Bitcoin ed altri token.
Esistono infatti broker multiasset come eToro che oltre a dare la possibilità di comprare Bitcoin da aggiungere al proprio Wallet permettono anche di negoziarli in CFD.
In questo modo si ha la possibilità di generare margine ad ogni movimento di prezzo, sia a rialzo che a ribasso, pur non possedendo fisicamente Bitcoin.
Inoltre a differenza degli exchange, eToro permette di operare su una piattaforma regolamentata ed in possesso di regolare licenza che garantisce i massimi standard di sicurezza e tiene al riparo da potenziali truffe.
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