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Bitcoin: il fondatore del Conto Arancio fonda Conio

Il fondatore del famoso Conto Arancio, Christian Miccoli, ha iniziato una nuova avventura imprenditoriale fondando Conio, una startup che si occuperà di garantire la sicurezza dei pagamenti in Bitcoin e criptovalute e soprattutto renderà accessibile l’uso delle criptovalute anche a chi non ha grande esperienza informatica.

La startup è stata fondata da Miccoli, che è stato anche CEO di CheBanca!, la banca privata del gruppo Mediobanca, e da Vincenzo Di Nicola, startupper che nel 2013 vendette ad Amazon la sua startup di pagamenti per una cifra folle e mai resa nota.

Quali sono gli obiettivi di Conio? Attualmente il mondo dei pagamenti in criptovalute è bloccato perché per poter effettuare una normale transazione in Bitcoin è necessario avere delle competenze tecniche che la maggior parte delle persone non hanno.

Conio si propone di risolvere questo problema, mettendo a disposizione un conto facile da usare, che si può caricare con bonifico bancario e carta di credito. Non ci saranno commissioni ma Conio guadagnerà esclusivamente facendo arbitraggio sul valore del Bitcoin e delle altre criptovalute sui diversi exchange. Le uniche commissioni previste saranno quelle sull’uso della carta di credito, pari all’1%.

conio bitcoin

Per quanto riguarda la sicurezza (vera e propria croce e delizia del mondo delle criptovalute), Conio prevede un meccanismo a tripla chiave: una chiave per l’utente, una chiave interna di Conio e una chiave di sicurezza. Perché una transazione sia valida dovrà essere validata dalla chiave utente e dalla chiave di Conio, di fatto per rubare Bitcoin da Conio è necessario hackerare sia il cellulare (o il computer) del cliente sia il server stesso di Conio. Esiste anche una terza chiave di sicurezza, conservata offline, che consente a Conio di ricostruire il conto dell’utente anche nel caso in cui questo perde la chiave. Questa terza caratteristica è molto interessante visto il gran numero di Bitcoin letteralmente persi per sempre a causa di utenti che hanno perso la loro chiave.

Conio funzionerà rispettando la normativa italiana ed europea e quindi, ovviamente, non sarà possibile operare in modo anonimo visto che la normativa europea vieta le transazioni finanziarie anonime. Eventuali plusvalenze ottenute grazie all’acquisto di Bitcoin su Conio, infine, sono completamente esenti da imposte: il management di Conio ha già provveduto a chiarire la questione con l’Agenzia delle Entrate

Insomma, Conio renderà l’uso del Bitcoin più semplice e sicuro per tante persone che non sarebbero in grado di utilizzare direttamente un wallet tradizionale. Possiamo dire che Conio prova a fare per i pagamenti in Bitcoin quello che hanno fatto piattaforme come AvaTrade o eToro per il trading.

Esattamente come AvaTrade ed eToro consentono a tutti di investire in Bitcoin, anche a coloro che non hanno esperienza tecnica e finanziaria, Conio si propone di far pagare a tutti in Bitcoin, anche alla famosa casalinga di Voghera quando va a fare la spesa. Ci riuscirà? Ah saperlo…

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Sull'autore

Fabrizio Micheli

Laureato in Economia e Commercio all'Università di Bari nel 2003, appassionato di finanza, di politica e di economia.

2 Commenti

  • we sarò avido ma a me interessa solo guadagnare il più possibile con etoro o plus poi sta moda di pagare in bitcoin francamente non la capisco, è molto più complicato che pagare in euro o dollari. Adesso linciatemi 😀

    • Più che linciarti ti dirò quello che sei. Non sei solo avido, sei un coglione. Sono persone come te che stanno guadagnando i milioni con il Bitcoin ma che non credono nel progetto che stanno affossando Bitcoin. Sei uno speculatore schifoso

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