News

Sviluppatore di Bitcoin Core aggredito da un Hack

Lo sviluppatore di Bitcoin Core è stato aggredito da uno degli hack più grandi degli ultimi tempi, in un 2023 iniziato con tante notizie, non proprio fra le più rosee. A dare la conferma sulla perdita milionaria, sarebbe stato proprio lo stesso sviluppatore.

Nella giornata del primo gennaio, Luke Dashjr, tramite un tweet sulla propria pagina ufficiale, ha confermato che la sua chiave PGP è stata compromessa, causando la perdita di una quantità considerevole di Bitcoin (prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato).

Lo stesso sviluppatore ha inoltre dichiarato di non essere a conoscenza dei motivi e delle eventuali cause che avrebbero portato al disastro. Disastro che si somma ai tanti eventi che hanno ultimamente colpito possessori di grandi quantità di BTC, ma anche piccoli investitori.

Mai come in questo caso, se sei interessato ad investire sul mercato crypto, devi quindi fare affidamento solo su piattaforme professionali, regolamentate e con elevati livelli di sicurezza. Puoi ad esempio considerare il broker eToro, ormai da anni un concreto punto di riferimento.

Comprando criptovalute su eToro hai la possibilità di conservare le monete digitali all’interno di un solido wallet multivaluta. Lo stesso dispone di chiavi private e di numerosi sistemi di protezione contro eventuali attacchi esterni.

Clicca qui per iscriverti su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Sviluppatore di Bitcoin Core: ipotizzate perdite per 3,5 milioni in BTC

Per comprendere nel dettaglio in che modo lo sviluppatore di Bitcoin Core è stato aggredito è importante soffermarsi da vicino sulle dichiarazioni e sulle analisi degli esperti. Da dove partire? Sicuramente dalla quantità di Bitcoin rubati dall’attacco.

Secondo CZ, lo sviluppatore avrebbe perduto in pochissimi minuti ben 200 Bitcoin, che al prezzo di mercato attuale corrispondono a circa 3,5 milioni di dollari. Trattasi in altri termini di uno degli attacchi ad un privato più grandi degli ultimi anni.

Sull’intero evento sono state per ora rivelate poche informazioni. Si ipotizza tuttavia come l’hacker abbia utilizzato CoinJoin, ossia un potente strumento che rende completamente anonime le transazioni Bitcoin, per coprire le movimentazioni dei fondi sottratti.

Dopo la scoperta dell’evento, lo sviluppatore avrebbe subito denunciato l’accaduto alle autorità di competenza, rivolgendosi in primo luogo all’FBI. Nonostante Luke Dashjr abbia dichiarato di non avere la più pallida idea su quali falle del sistema abbiano potuto causare l’evento, alcune avvisaglie suggeriscono altro.

Meno di un mese fa, lo stesso sviluppatore aveva dichiarato che un utente sconosciuto si era illecitamente intrufolato nel proprio server, nel tentativo di comprometterlo. Secondo molti esperti, i due eventi sarebbero strettamente correlati.

La violazione del server subita dall’imprenditore poche settimane fa, sarebbe servita all’organizzazione criminale per riuscire ad eludere il sistema e ad accedere successivamente in modo molto più semplificato alla chiave del Wallet PGP.

Per chi non ne fosse a conoscenza, ricordiamo come una chiave PGP, ossia Pretty Good Privacy, non sia altro che un potente programma di crittografia, volto a garantire un elevato livello di privacy ed autenticazione. Vista la sua ermeticità, la violazione ha sollevato diversi dubbi da parte di esperti.

Note finali

Subito dopo la conferma dell’accaduto, il CEO di Binance ha ampiamente supportato Dashjr, promettendo azioni di monitoraggio e di controllo nel corso delle prossime giornate. Considerando ciò, ha successivamente detto:

“Mi dispiace vederti perdere così tanto. Informato il nostro team di sicurezza per monitorare. Se ci viene incontro, lo congeleremo. Se c’è qualcos’altro in cui possiamo aiutarti, faccelo sapere. Ci occupiamo spesso di questi problemi e abbiamo relazioni con le forze dell’ordine (LE) in tutto il mondo”.

Gli eventi che hanno ultimamente caratterizzato perdite ingenti a centinaia di utenti, anche professionisti del settore, hanno ampiamente spaventato i piccoli investitori retail. Per te che sei interessato al settore, è quindi opportuno fare affidamento solo su piattaforme professionali.

Le stesse garantiscono standard di sicurezza elevati ed alta protezione, nei limiti del possibile. Una delle piattaforme più complete, da sempre un reale punto di riferimento per milioni di utenti registrati e con migliaia di recensioni, è eToro.

Ti permette subito di creare un account e di accedere alla sezione crypto. Puoi quindi comprare criptovalute reali e conservarle all’interno di un solido Wallet (ossia portafoglio) multivaluta, con chiavi private e diversi sistemi di sicurezza (anche sull’autenticazione).

Clicca qui per ottenere un conto su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento