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Rublo e Grivna al ribasso: Variazioni anche sullo scambio con BTC?

Gli scontri che ormai si protraggono da giorni fra Russia ed Ucraina hanno scaturito pensati evoluzioni anche nel comparto dei cambi valutari. Più nello specifico, si è potuto assistere ad uno storico rublo e grivna al ribasso, su lassi temporali a più mesi.

Per chi non li conoscesse, il rublo rappresenta la valuta in corso legale in Russia, utilizzata in tutto lo Stato e rapportata spesso con valute storiche e rilevanti, dal calibro del dollaro americano USD. Il grivna, rappresenta invece la valuta in corso legale dell’Ucraina, che è la nazione attaccata dalla Russia.

Fin dalle prime conferme ufficiali sui primi bombardamenti in Ucraina, entrambe le valute nazionali avevano iniziato a mostrare significative flessioni in diminuzione. Andamenti che avevano portato, nel corso delle ultime giornate, esperti ed analisti ad effettuare analisi anche sul comparto delle criptovalute.

Più nello specifico, ad essere messo in relazione, proprio il cambio fra il rublo ed il Bitcoin (denominato RUB/BTC) ed il cambio fra la grivna ed il Bitcoin. Criptovaluta che, indipendentemente da ciò, puoi individuare su broker autorizzati e professionali (da sempre un punto di riferimento nel settore del trading online), come ad esempio eToro.

Rublo e Grivna al ribasso: Quali variazioni sui due asset?

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, sul rublo e grivna al ribasso, è ora possibile focalizzare l’attenzione sugli ultimi andamenti mostrati da entrambe le valute forex, in relazione alla criptovaluta più capitalizzata al mondo, ossia il Bitcoin (BTC).

Più nello specifico, all’interno dei maggiori exchange mondiali, il volumi di scambio fra il rublo russo ed il BTC avevano avuto modo di aumentare in un nuovo massimo, su un orizzonte temporale a 9 mesi. Il volume del Bitcoin in rublo , aveva così avuto modo di passare alla colossale soglia dell’1,5 miliardi di RUB.

Variazioni importanti, ma non quanto quelle con il rublo, erano state registrate nelle precedenti ore anche in relazione alla grivna. È a tal riguardo possibile ricordare, come lo stesso cambio (ossia grivna – Bitcoin, che ha come denominazione BTC/UAH) risulti ad oggi mostrato solamente su pochissimi exchange centralizzati, come ad esempio Binance.

Nella giornata del 26 e del 27 febbraio, il rublo aveva così perduto una considerevole percentuale della sua forza rispetto ad altre valute nazionali, come ad esempio l’euro, oppure il dollaro americano. Questione che può anche in questo caso associarsi al settore crypto, tenendo in considerazione la presenza delle stablecoin.

Andando asset quali Tether a replicare fedelmente l’andamento dell’USD (in rapporto 1:1), lo stesso rublo ha mostrato in modo speculare perdite di potere anche nei confronti di USDT. Tutto ciò facendo in questo caso rifermento al rapporto USDT/RUB.

In questo caso, il volume degli scambi fra Tether ed il rublo, aveva avuto modo di mostrare sui maggiori exchange una crescita su nuovi massimi, in un orizzonte temporale ad 8 mesi. Aspetti associati anche a timori su nuove pensanti sanzioni e restrizioni promosse dall’Occidente nei confronti della Russia.

Conclusioni

Notizia odierna, che si collega in modo diretto al Bitcoin, che nel corso delle ultime ore di questo 28 febbraio 2022 (ultimo di questo mese), ha avuto la possibilità di recuperare terreno rispetto alla giornata di ieri, arrivando dapprima a superare la soglia dei 40.000 e successivamente anche dei 41.000 dollari.

Una criptovaluta che abbiamo più volte avuto modo di inserire all’interno di nostri approfondimenti legati anche alla guerra ed agli scontri in Ucraina e che vedono coinvolte le scelte di Putin e della sua Russia.

L’andamento del Bitcoin può essere visionato anche all’interno di broker professionali e regolamentati, come ad esempio eToro (qui la pagina ufficiale), che ne permettono altresì lo scambio e la negoziazione. In modo specifico, il broker suddetto permette di agire sul BTC:

  • in modo diretto, ossia sull’asset sottostante;
  • tramite strumenti derivati, più nello specifico contratti per differenza (CFD).

Contrariamente dall’acquisto reale di criptovalute, la negoziazione con CFD permette di operare senza possedere alcuna moneta in modo reale (non è quindi richiesto alcun wallet di archiviazione) ed il trader può piazzare due strategie: una al rialzo (di tipo long) ed una al ribasso (di tipo short).

Si ricordano inoltre numerose altre funzionalità e caratteristiche rilevanti proposte dalla piattaforma, come ad esempio:

  • possibilità di selezionare trader reali e di ottenere le loro stesse strategie tramite la funzione Copy Trading;
  • account demo illimitato nel tempo e senza nessun costo;
  • assistenza professionale a tutte le ore;
  • strumenti analitici;
  • sezione formativa;
  • applicazione per dispositivi mobili (sia per device iOS che per device Android).

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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