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EOS, il grande rischio della centralizzazione

EOS, abbiamo un problema: la criptovaluta non è veramente decentralizzata? La possibilità di manipolazione del mercato delle criptovalute è una preoccupazione costante per gli investitori. Sebbene l’intenzione non sia chiara, è stato rilevato che 10 indirizzi contengono 496.735.539 token EOS, che valgono $ 5,86 miliardi e rappresentano il 49,67% dei token EOS esistenti.

10 indirizzi detengono quasi la metà di tutti i token EOS


EOS ha poco meno di 900 milioni di token in circolazione mentre i restanti 100 milioni sono detenuti da Block.one
, la società dietro l’offerta iniziale (ICO). Gli altri nove indirizzi dei primi dieci detengono oltre 400 milioni di token. Un indirizzo contiene 75 milioni, che sembra essere collegato a un altro con circa 20,6 milioni (anche nei primi 10) e uno con 13 milioni. Questi tre indirizzi insieme contengono circa $ 1,5 miliardi di token.

Gli exchange di criptovaluta che vendono il maggior numero di volumi EOS, inclusi Bithumb, OKEx, Huobi, Upbit, Bitfinex e Binance, possono essere tra i migliori detentori del gioco. I primi 75 detentori hanno almeno $ 10 milioni del token, ovvero 646.595 token. Vi è un totale di 163.930 indirizzi in possesso di qualche token.

eos centralizzata

Nel caso di EOS, i migliori detentori del token hanno un potere maggiore sulle decisioni attraverso il consenso EOS, dato che è deciso dai voti dei titolari di token. I grandi produttori di blocchi, come Bitfinex con circa il 10%, detengono una quantità significativa di token e possono essere decisivi nel voto degli azionisti. In effetti si stanno già verificando delle situazioni anomale che stanno preoccupando molto gli investitori.

L’entità sproporzionata del potere di voto dei primi dieci detentori può essere demotivante per investitori e utenti, anche se i primi dieci titolari non dovessero abusare della loro quota del 50%. Dai 169.930 indirizzi di token, molti dei quali certamente appartenenti allo stesso individuo o entità, solo pochi hanno la capacità di prendere decisioni e organizzare i propri interessi, naturalmente contro gli interessi degli altri.

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Sull'autore

Fabrizio Micheli

Laureato in Economia e Commercio all'Università di Bari nel 2003, appassionato di finanza, di politica e di economia.

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