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Dogecoin in Pullback dell’11%: cosa sta succedendo?

Prendendo come riferimento il suo grafico storico, è possibile constatare un Dogecoin in Pullback dell’11% su base totalitaria, dal suo attuale massimo settimanale. Lo stesso, lo ricordiamo ai lettori, è segnato attorno alla psicologica soglia dei 0,095 dollari.

Un forte esisto ribassista, che è stato ovviamente sostenuto dagli utenti venditori, ha portato una spinta al di sotto del livello di supporto. Dogecoin mette così in evidenza uno stato delle balene alquanto singolare, con prospettive ancora molto incerte.

La pressione di vendita è stata prolungata e l’effetto ha portato influenze non da poco anche sull’andamento dei prezzi. Vediamo quindi di capire nel dettaglio cosa sta succedendo all’asset e quali sono state le sue ultime evoluzioni nel breve, medio e lungo termine.

Prima di ciò, ricorda la possibilità di poter sempre esaminare Dogecoin (DOGE), questo il nome del token dell’ecosistema, su una delle migliori piattaforme di investimento crypto, come ad esempio lo storico e regolamentato (con licenze) eToro.

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Dogecoin in Pullback dell’11%: ecco le metriche

Gli investitori che hanno osservato l’andamento dei prezzi di Dogecoin nelle ultime giornate, potrebbero essersi aspettati un breakout o un breakdown questa settimana. Quell’evento sarebbe appena avvenuto e mette in evidenza un Dogecoin in Pullback dell’11%.

L’aspettativa negativa e quindi la discesa dei prezzi, era dovuta al fatto che il prezzo si era spinto nella zona di stretta compressione del suo modello a cuneo. È curioso sottolineare, come dalla seconda settimana di marzo, il DOGE abbia mantenuto una tendenza generale al rialzo.

Ha tuttavia finito per formare una linea di supporto ascendente. Lo stesso pullback, se riferito al punto di massimo settimanale, ha assicurato la rottura della linea di supporto. Un’altra metrica interessante, esposta dagli esperti e che potrebbe aver contribuito all’evento, è sulla liquidità.

La crisi di liquidità avrebbe reso difficile sostenere una traiettoria al rialzo della criptovaluta. Oltre ciò, anche il mercato dei derivati avrebbe favorito l’azione degli orsi. Fattore suggerito dalla discesa dei tassi di finanziamento di Binance e di DYDX nelle ultime 24 ore.

Altro dato chiave, espresso dalle principali società analitiche, è poi quello on-chain, che ha registrato una netta crescita, contribuendo all’estrema volatilità dell’asset. Gli esperti si chiedono quindi se queste osservazioni possano o meno portare ad un ipotetico rimbalzo dei prezzi.

Un evento del genere richiederebbe tuttavia una domanda molto alta da parte delle balene, che negli ultimi giorni hanno mostrato incertezza sotto diversi punti di vista. Secondo gli analisti, quali sono state le pressioni di vendita del token DOGE?

La maggior parte della pressione di vendita nelle ultime 24 ore sarebbe arrivata da indirizzi compresi tra 1 milione e 100 milioni di Dogecoin. È quindi bene tenere a mente come questa specifica categoria controllasse il 18% circa dell’offerta circolate totalitaria.

Dogecoin (DOGE): ultime variazioni dei prezzi

Al di là di quanto esposto in precedenza, è opportuno focalizzare l’attenzione anche sulle ultime variazioni dei prezzi. Impostando un grafico a sette giorni, la situazione resta in ogni caso abbastanza drastica, con una discesa dei prezzi significativa rispetto alle scorse giornate.

In particolare, nella giornata del 14 aprile 2023, il prezzo del token era ancora superiore alla critica linea dei 0,090 dollari per unità. Un valore che era stato sostituito da quote sempre più alte, dapprima sopra ai 0,092 dollari e successivamente sopra ai 0,094 dollari.

Una serie di eventi negativi del mercato, associati a quanto esposto nelle precedenti righe, avrebbe invece spinto la quotazione su un canale discendete. Dalla giornata di ieri, 20 aprile 2023, il trend dell’asset è stato mediamente al ribasso.

Partito dai 0,092 dollari circa, ha dapprima rotto al ribasso il muro dei 0,087 dollari, toccando successivamente i 0,083 dollari. Al momento di questa stesura, per comprare Dogecoin sono richiesti circa 0,084$, ossia un dato che mette in evidenza (sulla base dei calcoli di CoinGecko), una variazione negativa a sette giorni del -3,9%.

Note finali

In conclusione, teniamo infine a ricordare altri dati aggiornati al momento di questa stesura sulla criptovaluta. Nel dettaglio, la capitalizzazione di mercato ammonta a 11.702.536.375 dollari, ossia un valore che gli permette di mantenere l’ottava posizione in classifica per market cap.

Il volume sugli scambi nelle 24 ore, ammonta invece a 1.782.407.168 dollari, con una dominance complessiva che si è avvicinata all’1%, fermandosi tuttavia allo 0,946%. Come intuito dalla lettura, la volatilità del token resta in ogni caso molto alta, con cambiamenti repentini al rialzo ed al ribasso.

Mai come in questi casi, diventa quindi indispensabile restare continuamente aggiornati e valutare attentamente come si sta muovendo la criptovaluta, attimo dopo attimo. Per fare ciò hai a disposizione gli strumenti messi a disposizione dalle migliori piattaforme di investimento crypto, come ad esempio eToro.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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