Un gruppo di investitori sia italiani che internazionali minacciano di fare causa contro Binance, ed hanno già avviato una class action con la richiesta di risarcimento.
La missiva partita dallo studio Lexia Avvocati di Milano in collaborazione con lo Swiss Blockchain Consortium, è stata infatti recapitata a tutte le sedi della società. Tra i destinatari, anche CEO di Binance: Changpeng Zhao.
Ora l’exchange di criptovalute si trova davanti ad un bivio: trovare un accordo o andare in giudizio. Ma cerchiamo innanzitutto di capire qual è il reale motivo del contendere.
Indice
Causa contro Binance: ecco le ragioni
Nella lettera indirizzata a Binance la richiesta formulata dagli investitori italiani è essenzialmente una: l’ottenimento del rimborso per le cifre perse.
Il gruppo di trader che ha dato il via alle azioni legali è infatti composto da utenti che a partire dall’8 febbraio 2021, sono stati fortemente danneggiati dai malfunzionamenti della piattaforma.
Nello specifico, mentre i trader avevano delle posizioni aperte in un momento di alta volatilità del mercato crypto, i loro account Binance sono diventati inaccessibili.
Risultato? Oltre all’impossibilità di accedere alla piattaforma, le loro posizioni sono state chiuse in automatico, con una ovvia e notevole perdita di profitto.
Causa a Binance: oltre al danno anche la beffa
Già il 23 febbraio 2021 Binance ha reso pubblico che c’erano stati dei disguidi all’interno della piattaforma.
Contestualmente l’exchange di criptovalute ha anche invitato chiunque fosse stato coinvolto dal malfunzionamento ad aprire una specifica segnalazione.
Problema rientrato dunque? Non esattamente. Di fronte all’apertura del reclamo, Binance ha proposto un risarcimento parziale e piuttosto irrisorio rispetto alla predita effettiva subita da ciascun cliente.
Insomma una proposta che nessuno dei coinvolti ha ritenuto accettabile, e che ha quindi spinto le vittime a fare fronte comune ed intentare una causa contro Binance.
La posizione di Binance
Quello dell’8 febbraio non è stato l’unico caso di malfunzionamento subito dai clienti di Binance. Negli ultimi 4 mesi i malfunzionamenti dell’exchange hanno infatti danneggiato gli utenti in ulteriori 5 occasioni.
Ma non finsce qui. Oltre a non avere risarcito in modo appropriato gli utenti danneggiati dai ripetuti problemi tecnici della piattaforma, Binance è accusata anche di altro.
Sembra infatti che l’exchange abbia messo a disposizione la compravendita di Futures su criptuvalute, pur non essendo autorizzata a negoziare tali strumenti nell’area europea.
Se le accuse dovessero trovare riscontro, oltre a dover rimborsare in modo congruo le perdite dei suoi utenti, Binance si troverebbe a dover affrontare anche la violazione della normativa MiFID.
Note Finali
In Europa, qualunque operatore che voglia offrire servizi di trading come i Futures, deve operare come società di investimento ed agire in conformità della direttiva Mifid 2.
La finalità è tutelare gli investitori europei, imponendo una specifica regolamentazione e specifiche licenze, che agli exchange di criptovalute non vengono richieste.
Per chi volesse quindi negoziare criptovalute, ma senza rinunciare alla tutela di una piattaforma regolamenta, c’è una alternativa.
Ovvero investire in coin su broker multiasset come eToro, anziché rivolgersi a exchange di criptovalute.
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