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Bitcoin giù del 12%, anche il rublo russo trema sul mercato

Nel corso delle precedenti ore, il Bitcoin giù del 12% ha fatto letteralmente tremare il mercato crypto. Tutto ciò in un contesto storico alquanto singolare, che avremo modo di analizzare nel corso delle righe successive.

Questione in primo piano, sicuramente quella della Russia e dell’Ucraina, che ha avuto modo di manifestare tantissime variazioni nel corso delle ultime giornate. Partendo dal principio, la tensione fra Russia ed Ucraina aveva iniziato a cambiare rotta già da qualche settimana, con Putin pronto a lanciare il primo attacco.

Dopo numerosi tentativi per cercare di risolvere la situazione, nel corso di queste prime ore del 24 febbraio 2022, la nazione russa ha attaccato ufficialmente l’Ucraina, invadendo le principali città, come ad esempio i Kiev. Una notizia shock, che ha portato pensanti ribassi su diverse Borse, soprattutto russe.

In tutto ciò, come si è mostrato l’andamento delle principali criptovalute? Quali invece le variazioni nel brevissimo periodo sulla valuta reale rublo? Domande che avremo modo di approfondire a seguire, non prima di aver ricordato come il comparto crypto, per gli asset più noti, sia presente su broker professionali e pienamente autorizzati, come ad esempio eToro.

Bitcoin giù del 12%, una flessione al ribasso in poche ore

Prima di parlare del ribasso considerevole mostrato dal rublo russo, è bene partire dalla situazione sul comparto crypto. Nel corso delle ultime settimane, dopo diversi ribassi mostrati dal prezzo del Bitcoin, anche al di sotto i 34.000 dollari, la criptovaluta aveva avuto modo di recuperare terreno.

Un rialzo importante, che seppur non rappresentativo di nuovi punti di massimo storici, aveva portato il valore della criptovaluta nuovamente sopra i 40.000 dollari per BTC. Nella giornata del 23 febbraio, la candela più alta del Bitcoin era infatti riuscita a mantenersi ancora su soglie superiori ai 39.000 dollari.

Nelle prime ore del 24 febbraio, dopo l’ufficializzazione dell’invasione della Russia in Ucraina, il valore del Bitcoin aveva iniziato a crollare, mostrando una flessione negativa pari al circa 12% in pochissime ore. Tutto ciò portando un BTC su livelli inferiori ai 35.000 dollari all’interno di molti exchange mondiali.

Così come per il Bitcoin, andamenti negativi in pochissime ore erano stati mostrati anche sul rapporto fra rublo ed il dollaro americano, con la prima valuta citata al ribasso rispetto alla seconda. La coppia USD/RUB, che rappresenta una delle più scambiate nel comparto forex, ha così visto variazioni storiche all’interno del grafico di riferimento.

Tutto ciò ha portato la Banca Centrale a prendere delle vere e proprie misure drastiche nel territorio ucraino. Una soluzione che ha quindi davvero dell’incredibile, con una vera e propria guerra in atto, spinta da pesanti scontri e bombardamenti (anche nei pressi di Kiev) da parte della Russia.

Un evento caratterizzato a portare diverse evoluzioni, sotto tanti punti di vista, che avremo modo di seguire più da vicino, anche con un focus specifico sul comparto delle criptovalute (quindi dei principali asset crypto) nel corso delle prossime ore e giornate.

Conclusioni

Notizia odierna, che si collega in modo diretto con diversi aspetti, a partire dall’andamento delle Borse russe, fino ad arrivare agli squilibri mostrati nelle ultime ore sul prezzo di molte materie prime (si pensi ad esempio al gas naturale).

Una notizia che imperversa altresì in un contesto dominato anche dal ribasso del BTC, con un Bitcoin giù del 12% in poche ore. Una delle criptovalute più conosciute al mondo, nonché quella con maggior market cap (al momento di questa stesura).

Lo stesso asset può attualmente essere individuato all’interno di molti broker professionali e di ultima generazione, come ad esempio eToro (qui la pagina ufficiale). Contrariamente da un exchange puro, che permette solamente di agire sui rialzi, il broker eToro permette anche di puntare al ribasso (con CFD).

I contratti per differenza, vanno solamente a replicare l’andamento dell’asset sottostante (BTC, ETH e così via), permettendo al trader di poter così piazzare due diverse strategie operative:

  • al rialzo, ossia di acquisto, nell’ottica di possibili variazioni in aumento;
  • al ribasso, ossia di vendita, nell’ottica di possibili variazioni in diminuzione.

In tutto ciò, in merito ai CFD, il broker ricorda solamente bassissimi spread sugli scambi, ossia un piccolo differenziale fra il valore di acquisto ed il valore di vendita. Seguono numerose altre caratteristiche e funzionalità sulla piattaforma, come ad esempio:

  • possibilità di utilizzare il Copy Trading per copiare le strategie di reali Popular Investor;
  • assistenza professionale a tutte le ore;
  • conto demo gratuito e senza vincoli iniziali;
  • gestione anche tramite app;
  • grafici in tempo reale sulle criptovalute supportate.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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