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Arresto in Diretta di BitBoy: Disputa su Lamborghini Porta all’Arresto dell’Influencer Crypto

L’influencer cripto Ben “BitBoy” Armstrong è stato arrestato durante una diretta fuori dalla casa di Carlos Diaz, un ex partner commerciale, a causa di una disputa riguardante la sua Lamborghini. Armstrong ha affermato che Diaz è in possesso del suo veicolo.

Prima della diretta su YouTube, Armstrong ha annunciato che sarebbe andato in diretta da un luogo molto speciale. Meno di un’ora dopo, Armstrong stava trasmettendo in diretta dalla residenza del consulente e investitore di NFT Carlos Diaz, il quale ha legami con la Hit Network.

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Durante la diretta, Armstrong ha accusato Diaz di volerlo uccidere e ha sostenuto che quest’ultimo ha legami con la mafia di Houston, urlando: “Non ho paura di te, Carlos“.

Dopo circa 19 minuti dalla diretta, la polizia locale è arrivata sul posto e ha chiesto ad Armstrong se avesse un’arma con sé, a cui ha risposto negativamente. Successivamente, gli è stato ordinato di posare il telefono, e la diretta è rimasta oscurata per i successivi 17 minuti, anche se l’audio della conversazione tra Armstrong e gli agenti di polizia poteva ancora essere udito.

Secondo quanto riportato nell’archivio della Gwinnett County Sheriff’s Office in Georgia, Benjamin Charles Armstrong è stato arrestato il 25 settembre alle 21:11 ora locale e rimane detenuto.

Il 26 settembre, Diaz ha confermato che Armstrong si era presentato a casa sua. Un investigatore blockchain noto come “ZachXBT“, che non è un suo sostenitore, ha commentato: “Celebreremo sempre uno dei più noti cattivi attori nel mondo cripto che finalmente riceve ciò che merita.”

Alla fine di agosto, la Hit Network, che controlla il marchio “BitBoy Crypto“, ha interrotto i legami con il volto pubblico Ben Armstrong, citando problemi legati all’abuso di sostanze e ai danni finanziari ai dipendenti. Da allora, sono state presentate e ritirate alcune cause legali da parte di diverse parti coinvolte. Armstrong ha persino lanciato un appello per donazioni il 20 settembre per coprire le sue spese legali, suscitando l’indignazione della comunità cripto.

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Sull'autore

Andrea Lagni

Giornalista pubblicista dal 2016. Laureato in Informatica. Appassionato di Criptovalute dal 2015.

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