Prendendo come riferimento il grafico storico della criptovaluta, è possibile constatare un interessante rally Bitcoin sopra 2.200$ per unità. Un valore molto più alto rispetto ai punti di minimo che l’asset aveva mostrato nelle scorse giornate.
Un sinonimo di ottimismo e di positività? Ancora presto per dirlo, anche se qualcosa è realmente cambiando (almeno nell’ottica del breve e del brevissimo periodo). Le tensioni nella settimana ormai passata sono state numerose.
Abbiamo ad esempio assistito al tracollo sia del Bitcoin che dell’Ethereum su quote che non venivano registrate da diverso tempo. Adesso che i venti sembrerebbero aver cambiato rotta, entrambi i token, BTC ed ETH, continuano a mostrare livelli più alti.
Vediamo nel dettaglio cosa sta succedendo sul mercato, focalizzando l’attenzione soprattutto sulla prima criptovaluta per market cap. Prima di ciò, ricorda che puoi sempre individuare BTC (così come le principali crypto mondiali) su broker regolamentati come eToro.
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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.
Rally Bitcoin sopra 2.200$: gli ultimi dati nel breve termine
Il rally del Bitcoin sopra 2.200$ nelle ultime ore ha sbalordito esperti ed analisti, soprattutto alla luce delle quote molto più basse che l’asset ci aveva abituato ad esaminare fino a non poche giornate fa. Per apprezzare il recupero della criptovaluta, è infatti necessario partire dal principio.
Impostando un grafico del Bitcoin settimanale, è possibile evidenziare come il prezzo di scambio fosse pari a 18.708 dollari circa nella giornata del 26 settembre. Una soglia che aveva letteralmente fatto spaventare gli utenti rialzisti, preoccupati di nuove discese.
La rottura al ribasso dei 19.000 dollari non avveniva da diverso tempo e molti esperti avevano esposto allerte sull’andamento della criptovaluta con maggior market cap. Allerte che sono tuttavia state sostituite da progressive e timide riprese.
Dalla stessa giornata del 26 settembre in poi, il trend medio dell’asset è stato positivo, con un Bitcoin che ha avuto la capacità dapprima di riottenere i 19.000 dollari e successivamente di sfondare al rialzo anche la psicologica linea dei 20.000 dollari.
Nuove fiducie, in un ottimismo generale, hanno poi garantito anche l’ottenimento dei 20.200 dollari. Al momento di questa stesura, il prezzo del BTC è pari a circa 20.247 dollari per unità. Una quota molto più bassa rispetto ai massimi storici, seppur più fiduciosa rispetto ai minimi della scorsa settimana.
Il prossimo livello da tenere sotto controllo sarà quello dei 2.500 dollari. Ricordiamo per completezza altri dati su Bitcoin (BTC) aggiornati al momento di questa stesura:
- capitalizzazione di mercato pari a 387.990.197.514 dollari (valore che gli assicura ormai da anni la prima posizione nella classifica generale di Market Cap);
- volume nelle 24 ore pari a 46.652.695.133 dollari;
- dominance sul mercato (rispetto a tutte le altre criptovalute) pari al 38,353%.
Note finali
Con dinamiche di mercato così volatili ed un’imprevedibilità degli andamenti che deve sempre essere tenuta a mente, è fondamentale imparare in autonomia a valutare l’andamento del Bitcoin (o di qualsiasi altra criptovaluta di interesse) in autonomia.
Per fare ciò ti vengono in supporto gli strumenti che i migliori broker online mettono a disposizione. Uno dei più forniti è eToro, che con una rapida registrazione ti permette di accedere alla sezione crypto e di selezionare il tuo asset di interesse.
Puoi quindi utilizzare una vera e propria sezione tecnica, con tanti indicatori analitici e probabilistici. Ancora, con il grafico in tempo reale puoi valutare attentamente in che modo il token si sta muovendo sul mercato. Con questo broker puoi agire in due diversi modi:
- comprando Bitcoin in modo diretto, agendo sull’asset sottostante (potendo anche usufruire di un comodo wallet);
- negoziando sul Bitcoin con contratti per differenza, ossia strumenti derivati, per agire sia al rialzo che al ribasso (con la cosiddetta vendita allo scoperto).
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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.
