Ritirata Bitcoin dai 42.000 dollari: nuovi tassi spaventano il mercato?

Nel corso delle ultime ore, prendendo come riferimento il suo grafico in tempo reale, è stato possibile assistere ad una ritirata Bitcoin dai 42.000 dollari. Un evento che ha così spezzato il recupero che la criptovaluta aveva provato a mostrare agli inizi di questa settimana.

Ci attende un weekend di ulteriori ribassi, oppure il livello dei 40.000 dollari fungerà da punto di ripartenza per nuovi prezzi? Domanda molto complessa da analizzare anche per un esperto in materia, soprattutto in associazione a tutti gli eventi successi nel corso delle ultime giornate ed ore.

Da dove partire? Sicuramente dalle dichiarazioni ufficiali presentate dal presidente della Federal Reserve americana, ossia Jerome Powell, il quale avrebbe suggerito su nuovi aumenti dei tassi di interesse. Già abbondantemente ritoccati in passato, potrebbero arrivare a mostrare anche punti percentuali superiori ai soliti 0,25.

Notizie che si legano quindi ad un contesto storico molto particolare per il Bitcoin. Prima di continuare, ricordiamo che la stessa criptovaluta può essere individuata all’interno di piattaforme professionali e regolamentate, come ad esempio eToro: un broker solido, com milioni di utenti registrati e che permette di iniziare senza impegno anche con un comodo account demo.

Ritirata Bitcoin dai 42.000 dollari: ultimi andamenti ed ultime news

Nelle righe precedenti abbiamo avuto modo di sottolineare la ritirata Bitcoin dai 42.000 dollari. È quindi opportuno ricapitolare quanto successo nel corso delle ultime giornate, settando un consueto grafico a 7 giorni sui principali exchange di criptovalute.

Nella giornata del 18 aprile, il valore del Bitcoin era sceso su quote inferiori ai 40.000 dollari, rompendo al ribasso anche la singolare soglia dei 38.800 dollari per alcuni minuti. Dal 18 aprile, dopo la stessa correzione, il prezzo del Bitcoin ha iniziato a crescere, mostrando un trend medio fino al 21 aprile positivo.

Nella giornata di ieri, il valore di BTC aveva superato anche i 42.600 dollari per unità (in alcune sezioni), portando una ventata di positività sul mercato. Positività spezzata tuttavia dalla correzione delle prime ore della giornata odierna, protagoniste di livelli anche attorno ai 39.900 al momento di questa stesura.

Tutto ciò mentre nella giornata di giovedì, come anticipato brevemente nell’introduzione, Jerome Powell avrebbe descritto una possibile strategia, proposta in questo caso dalla Banca Centrale degli Stati Uniti, per fronteggiare la pensante inflazione, che mostra variazioni significative al rialzo da ormai diverso tempo.

Le ipotesi al vaglio da parte degli esperti sono numerose e vedrebbero l’attuazione da parte della nota FED di aumenti sui tassi anche a 0,5 punti percentuali, ossia il doppio dei tipici e tradizionali 0,25 punti. Questioni sui tassi che sono state ultimamente discusse anche dalla presidente della Banca Centrale Europea, ossia Christine Lagarde.

Essendo il Bitcoin un asset che viene molte volte associato dagli esperti alle pressioni esterne, soprattutto legate ad una contrazione economica e variazioni sui tassi, gli analisi continuano ad analizzare la situazione per cercare di comprendere una possibile correlazione dell’evento con il blocco del trend rialzista mostrato dal BTC dal 18 alle prime ore del 21 aprile.

Note finali

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