Nel corso delle ultime ore, ad aver letteralmente scosso i mercati (in questo caso nella loro interezza e su più comparti), vedrebbe dichiarazioni di Fed su inflazione, direttamente da Jerome Powell, considerato ad oggi il presidente dell’ente.
Nuovamente nel mirino del discorso troviamo l’inflazione, ossia il costante e continuo aumento dei prezzi, segnato da squilibri sull’offerta e dai numerosi cambiamenti che hanno tempestosamente bombardato l’economia nel corso degli ultimi due anni.
Argomenti sui quali gli stessi capi politici e governativi avevano più volte trattato nel corso di interviste, ma che fino ad oggi avevano lasciato trapelare qualcosa di transitorio e passeggero. Aspetto che sarebbe invece stato smentito dallo stesso Powell, con le parole che scopriremo nel corso dei paragrafi successivi.
In tutto ciò, notizie di carattere generale sull’economia, vengono sempre prese in considerazione e correlate agli studi sul comparto delle criptovalute, in particolar modo sul Bitcoin. Visioneremo lo scossone che ha coinvolto anche la prima criptovaluta al mondo per capitalizzazione, ricordando la sua presenza all’interno di broker professionali e regolamentati.
Uno dei più completi è eToro, che mette a disposizione una piattaforma interattiva e funzionale, permettendo di agire sia in modo diretto sul sottostante sia di operare tramite strumenti derivati, ossia contratti per differenza.
Le esposizioni di Fed su inflazione, attraverso le parole di Powell (che rappresenta uno dei soggetti con maggiori poteri al suo interno) rappresentano un vero e proprio evento storico, che va a modificare le precedenti dichiarazioni da parte di altri membri politici e governativi.
Solamente poco tempo fa, come raccontato all’interno di nostri approfondimenti in merito, Lagarde aveva più volte esposto proprie considerazioni sull’inflazione, parlando anche di fattori esterni alla stessa ed a tutti gli aspetti associati alla condizione economica attuale.
Sulla scia di queste considerazioni, adesso che risulta possibile tirare le somme su un lasso temporale più esteso, il presidente Powell avrebbe infatti ribadito che potrebbe esser tempo di togliere la parola “transitoria” dalla fase di inflazione tanto discussa nel corso degli ultimi tempi.
Parole dirette, che andrebbero in qualche modo a confermare gli effetti all’interno dell’economia mondiale e l’attuale situazione sulle variazioni dei prezzi all’interno dei mercati. Questione che si andrebbe inoltre a legare in modo diretto al dollaro americano (USD) ed al suo rapporto con tutti gli altri strumenti rapportabili con lo stesso.
Notizie che vedono analisti ed esperti confrontare lo stesso valore del dollaro in relazione a quello del Bitcoin. In modo particolare, nelle ultime ore della giornata di ieri il valore del BTC segnava in alcuni tratti ancora quote superiori ai 58.000 dollari per unità.
Valori che erano tuttavia stati bruscamente sostituiti da una correzione durante le ore di questa mattina, portando il Bitcoin al di sotto i 56.800 dollari per unità (ossia per BTC). Trend che è stato analizzato in merito a possibili fasi di sottostima o meno sulla criptovaluta rispetto alle sue medie giornaliere.
Notizia appena esposta che, come ricordato in precedenza, seppur collegata in modo generico con l’economia mondiale, può a sua volta trovare correlazioni e connessioni con molteplici altri settori (fra i quali quello borsistico e quello crittografico).
In tutto ciò, non stupisce di certo come uno degli asset più analizzati sia proprio il Bitcoin, considerato asset a maggior market cap nel settore e molto spesso di dominance all’interno del paniere collettivo degli strumenti crypto.
Una criptovaluta che, lo ricordiamo, risulta ad oggi listata su broker professionali ed autorizzati come ad esempio eToro (qui per la pagina ufficiale). Si tratta di un operatore completo sotto molti punti di vista, che ha avuto la capacità di imporsi come uno dei maggiori leader all’interno del mercato.
Permette di negoziare sul Bitcoin in diverse modalità, ossia dando la possibilità da una parte di comprare la criptovaluta in modo fisico e dall’altra di poter aprire posizioni anche tramite strumenti derivati (ossia contratti per differenza). Gli stessi replicano l’andamento del sottostante, permettendo di aprire posizioni al rialzo o al ribasso, senza detenere alcuna crypto in modo fisico.
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