In queste ore il Bitcoin sta crollando, in quanto il mercato è arrivato a toccare persino la quotazione di 8300 dollari USA (secondo la quotazione presente sul sito di investing).
Questo è il valore minimo dalla fine di novembre, ovvero la fase che ha anticipato l’andamento rialzista che portò il Bitcoin ad arrivare a 19 mila dollari durante il dicembre scorso.
Il Bitcoin, nel giro di 24 ore, ha perso circa il 15 percento, il 35 percento soltanto negli ultimi tre giorni e ben oltre il 50% dal suo massimo. Il crollo del Bitcoin arriva dunque dopo un gennaio estremamente difficile all’interno del mercato delle criptovalute, dove nell’ultimo mese sono stati persi circa 300 miliardi di dollari.
Brutto momento anche per l’Ethereum, che oggi vale soltanto 900 dollari, il 35% in meno rispetto a metà gennaio, quando raggiunse il suo record di ben 1360 dollari USA. Tuttavia, l’Ethereum è riuscito a tenere gran parte del suo valore. La peggior criptovaluta di oggi è stata Ripple, che ha perso circa il 40% in pochi giorni, e ben l’80% dai suoi massimi.
Il mercato delle criptovalute è estremamente volatile e non è la prima volta che vediamo crolli all’interno del Bitcoin. Il crollo a cui stiamo assistendo adesso è arrivato dopo una crescita incredibile, che è durata per tutto il 2017 e aveva portato il Bitcoin a passare da 1000 dollari verso i 20 mila circa. Si tratta dunque di una perdita del 50% dai massimi, quindi un valore che è di ben 9 volte superiore rispetto a soltanto di quello di un anno fa.
Le ragioni sono molteplici. La prima è la dichiarazione del ministro delle Finanze indiano Arun Jaitley, che ha affermato che l’India avrebbe vietato l’uso delle criptovalute all’interno delle «transazioni illegali» ed inoltre anche come «parte del sistema di pagamenti».
Pochi giorni fa, Facebook ha inoltre affermato che proibirà in tutti i modi le pubblicità sul suo network delle criptovalute e delle ICO.
Dichiarazioni come queste (e molte altre ancora) hanno generato un panic selling generale, che ha portato moltissimi investitori a vendere per paura che il prezzo scenda, generando quindi una reazione a catena che perdura tutt’oggi.
Tuttavia questo ribasso improvviso dei prezzi del Bitcoin può essere sfruttato grazie alle piattaforme di trading con i CFD. Grazie ai Contratti per Differenza è infatti possibile speculare al rialzo oppure al ribasso, guadagnando quindi da qualsiasi scenario di mercato.
Se si apre una posizione di vendita e il mercato scende, si guadagna.
Se si apre una posizione d’acquisto e il mercato sale, si guadagna anche in questo caso.
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