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Cos’è il Web3
Il Web3 è definito da molti come una nuova idea del world wide web (ossia il famosissimo WWW), basata su una forte interazione con la blockchain e che integra al suo interno aspetti di decentralizzazione (ossia assenza di proprietà privata) ed economia delle criptovalute.
Il termine Web3 è stato esposto per la prima volta dal noto esperto nel settore crypto e blockchain Gavin Hood, il quale ha collaborato attivamente alla creazione di Ethereum (ossia uno degli ecosistemi più utilizzati per la costruzione di progetti decentralizzati).
Scendendo nel dettaglio, il concetto di Web3 può tuttavia essere accostato a diverse interpretazioni. Essendo un settore ancora sul nascere, porta con se tantissime sfaccettature che devono ancora essere posizionate in uno specifico segmento di mercato.
Sta di fatto che la Web3 può quindi definirsi una vera e propria rivoluzione del vecchio Web, che come sappiamo non si basa sulla blockchain, bensì su assunti legati al settore dell’informatica pura (ossia quella tradizionale).
Web3: la storia
Per capire nel dettaglio la nascita del Web3, è bene partire dal principio e spiegare nel dettaglio la storia, che come ben sappiamo ha subito tantissime variazioni nel corso degli ultimi anni. Le fasi dell’Internet sono essenzialmente 3:
- Web1 (a partire dalla fine degli anni 90 e l’inizio degli anni 2000): si tratta dell’internet primordiale, all’interno del quale non era possibile interagire in modo dinamico, bensì solamente leggere articoli (non era possibile inserire un proprio contenuto);
- Web2: è la seconda fase di Internet, all’interno della quale era possibile apportare un contenuto personale ed interagire in modo dinamico, tuttavia dovendosi poggiare necessariamente su servizi terzi, ma soprattutto centralizzati;
- Web3: è stato definito da molti l’upgrade della Web3 (introdotto già a partire dagli anni 2020) e si basa su concetti di decentralizzazione, struttura su blockchain e tantissimi altri aspetti che avremo modo di indicare a seguire.
Ciò che è quindi possibile sottolineare, è un lento e progressivo passaggio alla democratizzazione del web. Con il passare degli anni si è iniziato a dare sempre più “potere” agli utenti che interagiscono con lo stesso, permettendogli di aggiungere valore.
Come funziona il Web3
Per capire fino in fondo il funzionamento della nuova era di Internet (per l’appunto Web3), è necessario ricollegarci ad aspetti prettamente storici sull’Internet primordiale. Fino al Web2.0, a decidere sulle sorti di un sito, o contenuto online, erano piccole e grandi società.
Le stesse potevano avere il vantaggio di modificare a propria discrezione le informazioni, di aggiungerne di nuove, di variare ed influenzare quelle già esistenti e così via. Per non parlare poi della possibilità di poter quasi sempre interagire con alcuni dati sensibili degli utenti.
Il contesto era quindi di tipo centralizzato, con un potere che arrivava dall’alto. Il funzionamento del Web3 è invece ben diverso. In questo caso non vi è mai un unico potere centrale, bensì una decentralizzazione che appartiene ad una vasta comunità di utenti.
Non esistono server privati, bensì tutti i contenuti sono poggiati sulla blockchain e trascritti in modo sicuro (con elevati standard anche sulla privacy) all’interno di smart contract (ossia contratti intelligenti). Gli stessi appongono dei vincoli alle DAO (organizzazioni decentralizzate).
Il Web3 è quindi un ambiente completamente open source, all’interno del quale (avendo idee), chiunque può interagire in modo dinamico. Tutto ciò grazie anche alla presenza dei cosiddetti strumenti del Web3, che avremo modo di indicare a breve.
Gli strumenti nel Web3
Il Web3, come esposto in precedenza, è un ambiente moderno, ancora in fase di costruzione. Oltre alla tecnologia blockchain, che ne è il pilastro fondamentale (in associazione agli smart contract), l’internet moderno vede la presenza di tanti prodotti e strumenti.
Abbiamo quindi deciso di esporli nel dettaglio a seguire, focalizzando l’attenzione su:
- Metaverso;
- NFT;
- Criptovalute.
Web3 Metaverso
Parlare di Web3 e Metaverso significa parlare dell’associazione di due grandi innovazioni tecnologiche. Il Metaverso, per chi non lo conoscesse, è semplicemente un mondo virtuale in realtà aumentata, all’interno del quale chiunque può interagire in modo dinamico.
Molti progetti che stanno spingendo sulla nuova era di Internet, stanno integrando mondi virtuali per creare ambientazioni più moderne. Nella maggior parte dei casi si utilizzano le tecnologie alla base del Metaverso per garantire un’interazione più realistica agli utenti.
È tuttavia errato considerare il Metaverso come pilastro fondamentale per l’esistenza del Web3, il quale può esistere anche senza alcun collegamento con i mondi in realtà aumentata. Il connubio è tuttavia molto interessante e da non sottovalutare per l’avvenire.
Web3 NFT
Uno strumento che è invece sempre più importante nel mondo Web3 è l’NFT. Parlare di NFT significa parlare dei cosiddetti non-fungible token, ossia token non fungibili, che hanno una propria unicità e che non possono essere replicati.
Un concetto molto importante da legare alla nuova era di Internet, che richiede strumenti e prodotti interni controllati, le cui transazioni, scambi e trascrizione delle informazioni, avvengono all’interno di blocchi su blockchain.
Negli NFT, è proprio la blockchain a garantire unicità ed un elevato standard di protezione ed al contempo di autenticità. Un modo in altri termini per rendere più controllato un settore che, sotto l’aspetto strutturale, rimane in ogni caso tutto decentralizzato.
Web3 criptovalute
Al pari di qualsiasi altro ecosistema, anche il Web3 richiede un sistema economico per gli scambi di risorse e di contenuti. A tal riguardo, è possibile citare la nascita dei cosiddetti token Web3, che si legano in modo diretto a questa nuova tecnologia dirompente.
Gli stessi token possono essere visti in due modi. Da una parte abbiamo le criptovalute tradizionali (come ad esempio il Bitcoin), che vengono utilizzate da eventuali piattaforme Web3 (promotrici di questo nuovo settore).
Dall’altra, troviamo invece i token lanciati da progetti associati in modo diretto o indiretto al Web3 (ad esempio sul Metaverso, sugli NFT, sulla finanza decentralizzata, sulla tecnologia blockchain e così via).
A seguire, un elenco con 10 Web3 crypto:
- Polkadot;
- Ankr;
- Decentraland;
- Basic Attention Token;
- Chainlink;
- The Graph;
- Cosmos;
- Yearn.Finance;
- Solana;
- Ethereum.
Come investire nel Web3
Vediamo a questo punto come investire nel Web3. Contrariamente dal passato, quando l’accesso agli investimenti sulle nuove tecnologie poteva considerarsi alquanto complesso, ad oggi tutto è cambiato.
La presenza delle migliori piattaforme online ti permette di investire su tantissimi progetti legati al mondo Web3. Da dove partire? Sicuramente dagli ecosistemi che stanno cercando di creare la struttura ed i pilastri fondamentali dell’Internet moderno.
Per investire sugli stessi hai la possibilità di acquistare i token nativi che di volta in volta vengono proposti. I migliori broker ti permettono ad esempio di selezionare criptovalute legate al settore Web3, associato agli NFT, al metaverso (si pensi a Decentraland), alla DeFi e molto altro.
Ancora, hai la possibilità di investire in modo diretto sulle azioni delle società che stanno investendo, o permettendo la nascita di questa nuova era dell’Internet. Puoi altresì investire su tutti gli strumenti e prodotti che interagiscono con il mondo Web3.
Ricorda ovviamente di utilizzare solo ed esclusivamente piattaforme regolamentate e con tutte le licenze operative. A seguire, una prima tabella con i migliori broker per investire nel Web3 in modo autonomo, anche comodamente dal tuo smartphone.
Piattaforma: Proprietaria Deposito Minimo: 50€ Licenza: Cysec |
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Il 51% dei conti CFD al dettaglio perde denaro.
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Piattaforma: xStation Deposito Minimo: 0.00€ Licenza: Cysec |
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Piattaforma: Deposito Minimo: 250€ Licenza: Cysec |
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Web3: opinioni
Sulla Web3 molti esperti hanno esposto proprie considerazioni, da una parte positive e dall’altra negative. Così come in ogni settore, esistono scuole di pensiero contrastanti, che è bene tenere a mente se si vuole capire di più di questo settore innovativo.
Il Web3 è definito da alcuni come una reale rivoluzione, ma esistono dei limiti e delle possibili problematiche. Una delle possibili criticità, vede la possibilità (visti i sistemi non centralizzati), che meccanismi illeciti riescano ad affiorare in modo criptato ed anonimo.
Ancora, altri esperti pongono le loro preoccupazioni sulla possibilità che, nonostante l’ambiente sia decentralizzato, in un prossimo futuro siano ugualmente poche e grandi organizzazioni (che stanno investendo miliardi di dollari) ad avere un controllo in modo indiretto.
In linea generale, le opinioni restano positive, su un segmento di mercato che già ad oggi vale milioni di dollari e che ha visto una continua e costante attenzione anche da parte di grandi compagnie e società nel settore dell’informatica e delle nuove tecnologie.
Web3: vantaggi e svantaggi
Prima di procedere con le dovute conclusioni, presentiamo a seguire i principali vantaggi (ossia punti di forza) e gli eventuali svantaggi (ossia punti di debolezza) della Web3 e delle sue tante implicazioni sul settore dell’Internet moderno.
Fra i vantaggi del Web3 ricordiamo:
- pronto a rivoluzionare il settore dell’Internet;
- è più democratico;
- non ha grandi società al comando;
- dà più vantaggi ai creatori di contenuti;
- è facilmente accessibile;
- garantisce più tutela sulla privacy;
- ha costi contenuti rispetto ai sistemi tradizionali.
Fra i contro del Web3 ricordiamo:
- non è scevro da rischi;
- è un mondo ancora relativamente nuovo, da esplorare;
- potrebbe entrare in competizione con il Web2.
Conclusioni
Con la guida di oggi abbiamo esaminato nel dettaglio uno dei settori più interessanti degli ultimi tempi, ossia il Web3. Paragrafi iniziali, incentrati su aspetti introduttivi, ci hanno permesso di comprendere il suo significato e la definizione di Web3.
Abbiamo successivamente focalizzato l’attenzione sul funzionamento della nuova era dell’Internet, esponendo tutti i principali strumenti e prodotti associati. Fra questi, sono ad esempio stati ricordati gli NFT, il Metaverso e le criptovalute.
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