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USD Coin e Silicon Valley Bank: preoccupazione per le stablecoin?

Parlare di USD Coin e Silicon Valley Bank significa parlare della relazione che intercorre fra una delle più grandi stablecoin al mondo ed una delle banche più storiche della storia, che ha tuttavia confermato negli ultimi giorni di essere fallita.

Il fallimento di SVB ha davvero dell’incredibile e molte avvisaglie erano state sottolineate già all’inizio del mese da diversi analisti. Il rapporto fra lo stesso ente e la stablecoin di Circle, ossia USDC, va avanti da molto tempo.

Nello specifico, la Silicon Valley Bank avrebbe per anni gestito una delle più grandi riserve di USD Coin. Riserve che, per il funzionamento di qualsiasi stablecoin – ossia asset che replica l’andamento di valute fiat, come ad esempio il dollaro americano – sono fondamentali.

Cerchiamo quindi di capire da vicino cosa è successo nel dettaglio e quali sono state le variazioni più significative di USD Coin che, almeno per adesso, sembrerebbe aver recuperato terreno rispetto al down subito dopo l’ufficializzazione delle prime difficoltà di SVB.

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USD Coin e Silicon Valley Bank: ecco com’è andata davvero

Per comprendere da vicino come si è evoluto il caso di USD Coin e Silicon Valley Bank, è opportuno partire dal principio e considerare le dichiarazioni che Circle (a capo del progetto di USDC) ha fatto sulla sua stablecoin.

Nella giornata dell’11 marzo, tramite un tweet pubblico, la società ha ricordato che 3,3 miliardi di dollari, su 40 miliardi di dollari di riserve USDC, fossero ancora detenuti presso la SVB. Banca che, nelle ore successive alla dichiarazione, avrebbe ufficializzato il suo fallimento.

La notizia ha sin da subito portato effetti a catena devastanti, che si sono scagliati anche sulla stablecoin. Le preoccupazioni ed i timori hanno così generato un aumento vertiginoso delle liquidazioni e delle concessioni da USDC ad altre stablecoin.

Nel dettaglio:

  • il valore della criptovaluta aveva perduto il suo ancoraggio al dollaro (dato che l’asset dovrebbe mantenersi stabile e vicino al livello di 1$);
  • la discesa dei prezzi aveva portato ad una netta diminuzione anche della capitalizzazione di mercato, passata dai 43,56 miliardi di dollari, fino ai 38,9 miliardi.

Secondo il rapporto sulla trasparenza di Circle, la Silicon Valley Bank era uno dei 6 partner bancari più importanti per il progetto USDC. Deteneva quindi una parte considerevole delle riserve di valore, fondamentali per garantire il sostengo della moneta digitale.

Adesso che le questioni sono cambiate radicalmente, Circle ha dichiarato di essersi subito messa alla ricerca di nuovi partner bancari solidi e che possano garantire solidità al progetto. Non è tuttavia ancora dato sapere se l’evento porterà o meno preoccupazioni anche su altre stablecoin.

USD Coin: le variazioni nel breve e medio periodo

Al di là dell’evento, è opportuno considerare come si è mossa la stablecoin sul mercato e quali sono state le variazioni più significative in concomitanza con le dichiarazioni della banca fallita e della società Circle.

Impostando un grafico a 5 giorni, può subito notarsi una pesante fase discendente ed una figura a triangolo con punti di minimo che non erano mai stati registrati. Fino al 10 marzo, la criptovaluta ha mantenuto – seppur con pochi scostamenti – l’ancoraggio sulla quota di 1 dollaro.

Durante le ore serali, dopo la conferma su SVB, il prezzo ha iniziato a vacillare, perdendo sempre più di valore. Nella giornata dell’11 marzo, si è infatti registrato un nuovo minimo storico, pari a 0,877647 dollari per unità, secondo quanto riportato da CoinGecko.

Fra il 12 e 13 marzo, il prezzo ha lentamente iniziato a risalire, riottenendo la quota di 1 dollaro nella giornata odierna, ossia 14 marzo 2023. Al momento di questa stesura, con piccole variazioni, il prezzo si aggira attorno ai 0,9995 dollari, con un recupero giornaliero dell’1,1%.

Note finali

Per completezza, è inoltre opportuno ricordare altri dati aggiornati sulla stablecoin. Nel dettaglio, la capitalizzazione di mercato ammonta a 39.428.085.504 dollari, ossia un valore che gli permette di mantenere – almeno per adesso – la quinta posizione per market cap.

Il volume sugli scambi nelle 24 ore, è invece pari a 6.828.027.135 dollari, con una dominance rispetto a tutto il segmento crypto che si attesta al 3,515% su base totalitaria. Viste le continue variazioni e le incertezze su ciò che avverrà in merito ai nuovi partner, è indispensabile restare aggiornati.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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