Il mondo della finanza sta lentamente cambiando e nel colossale e vasto paniere crittografico e delle Blockchain, nuovi progetti continuano a proporre le proprie soluzioni su DeFi ed altri aspetti. Le transazioni su Ethereum, che fino a pochi anni fa poteva considerarsi uno dei pochissimi player, vedono ad oggi la presenza di tante alternative.
Alternative innovative, ma soprattutto di ultima generazione, come nel caso di Solana (SOL), di Cardano (ADA) e molto altro ancora. Progetti che si discostano rispetto ad ecosistemi di prima generazione, soprattutto per via del livello di scalabilità e sui costi molto più competitivi, relativi alle transazioni ed altre funzionalità.
Nonostante ciò, l’ecosistema Ethereum continua attivamente (ormai da diversi mesi) a spingere su una delle transazioni più epocali della storia delle criptovalute, ossia in merito al suo cambio di meccanismo di consenso. Avremo modo di approfondirlo nel dettaglio nel corso delle prossime righe, ricordando altresì la valenza di Ethereum nel settore DeFi.
Prima di cominciare, ricordiamo come Ethereum (ETH), in questo caso inteso come asset crypto a tutti gli effetti, risulti listato all’interno di broker professionali, ma soprattutto regolamentati, come ad esempio eToro (piattaforma rapida, moderna e con oltre 41 asset crypto supportati).
Transazioni su Ethereum: gli upgrade sulla transazione al PoS
Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, cosa significa essenzialmente parlare di transazioni su Ethereum? Trattasi di transazioni che, anche tramite altri ecosistemi poggiati sulla tecnologia Ethereum, passano per la medesima rete (omonimamente intesa come Ethereum).
Da due anni a questa parte, la tecnologa Ethereum ha rappresentato effettivamente il pilastro fondamentale per la costruzione di progetti associati alla finanza decentralizzata (DeFi). Una sorta di monopolio che ha visto l’ecosistema poter mettere a disposizione le proprie funzionalità a migliaia di sviluppatori.
Con il passare del tempo, intuite le potenzialità nel settore, altri ecosistemi hanno lentamente iniziato a proporre soluzioni. Ne sono esempio Cardano, Avalanche, Polkadot e così via. Gli stessi ambienti, dovendo competere con il colossale Ethereum, hanno tuttavia studiato sistemi che potessero risolvere le pecche delle tecnologie di prima generazione.
È stato così possibile assistere all’ascesa di ecosistemi con un elevato livello di scalabilità, con una grande interoperabilità fra le catene, ma soprattutto con costi molto più bassi. In altri termini, aspetti ad oggi molto richiesti dagli sviluppatori e da chiunque sia intenzionato a costruzioni di Dapps, o applicativi nel settore DeFi.
È quindi la tecnologia Ethereum destinata ad essere soppiantata dalle tecnologie moderne? Nel corso degli ultimi mesi, l’ecosistema sta continuando (con la dovuta calma) a proporre avanzamenti sul suo colossale trapasso dal meccanismo Proof of Work al meccanismo Proof of Stake.
Durante la fine del 2021, prima che lo stesso anno lasciasse posto al 2022, è ad esempio stato possibile assistere all’aggiornamento Arrow Glacier, il quale avvicinerebbe l’ecosistema al suo nuovo ed ambizioso passaggio al PoS.
Una transazione che, vista la complessità dell’operazione, riguarderà più fasi nel corso dei prossimi mesi. Tutto ciò per cercare di allineare le potenzialità della tecnologia con quelle di hub competitor, giostrando quindi su:
- maggiore scalabilità;
- costi ridotti;
- sistemi di convalida più ecologici.
Conclusioni
Al di là delle funzionalità che la tecnologia Ethereum mette in campo ormai da diversi anni, lo stesso progetto integra un asset crypto in tutto e per tutto, ossia ETH.
Nonostante nel corso di queste prime giornate del 2022 non si sia assistito ad alcun nuovo punto di massimo, è bene ricordare come l’ETH rappresenti in ogni caso (almeno fino ad oggi) la seconda criptovaluta più capitalizzata al mondo.
I progetti nati grazie alla tecnologia Ethereum sono stati tantissimi, molti dei quali diventati rilevanti anche nel mondo dei NFT, del gaming, così come in quello del Metaverso. La criptovaluta di riferimento (per l’appunto ETH) può essere attualmente individuata all’interno di tantissimi broker ed exchange professionali.
Uno dei più completi, con oltre 20 milioni di utenti registrati, è eToro (qui la pagina ufficiale). Lo stesso mette a disposizione un listino costantemente aggiornato e contenente più di 40 criptovalute. Tutto ciò integrando anche Ethereum, il quale può essere negoziato al ribasso tramite CFD, o trattato in modo diretto con acquisto del sottostante.
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