News

Transazione Ethereum al PoS: test Ropsten (Merg) riuscito

La transazione Ethereum al PoS procede, secondo gli ultimi test effettuati e che andremo ad esporre nel dettaglio a seguire, senza grossi intoppi. Nonostante piccoli rallentamenti iniziali negli scorsi mesi, gli ultimi aggiornamenti e le recenti fasi sarebbero state tutte confermate positivamente dalla squadra di sviluppo.

Per chi non fosse a conoscenza, ricordiamo come Ethereum sia attualmente uno degli ecosistemi crypto più importanti al mondo. La sua tecnologia di base è fondamentale per la costruzione di molti progetti legati al mondo delle applicazioni decentralizzate, della finanza decentralizzata e molto altro ancora.

In tutto ciò, il sistema utilizzato dal progetto si basa ancora sullo storico ed arcaico PoW (ossia Proof of Work), che per intenderci viene attualmente utilizzato anche dal Bitcoin. Da un paio di mesi a questa parte, Ethereum ha invece avviato un delicatissimo processo per passare dal PoW al più moderno PoS (ossia Proof of Stake).

Prima di scoprire da vicino le ultime novità, ricordiamo come Ethereum (ETH), intesa in questo caso come criptovaluta in tutto e per tutto, sia presente su broker professionali, ma soprattutto regolamentati e con reali licenze, come ad esempio eToro (clicca qui per iscriverti).

Transazione Ethereum al PoS: ecco le ultime novità

La transazione Ethereum al PoS richiederà ancora qualche mese, anche se molti test sono già stati effettuati e portati a termine nel migliore dei modi. Nelle ultime giornate, il testnet Ropsten è stato sottoposto al “Merge”, prima ovviamente di passare al possibile ed eventuale Rollup sulla rete principale.

Test fondamentali, che servono in primo luogo alla squadra di sviluppo per comprendere eventuali errori ed in secondo luogo per simulare ciò che successivamente avverrà sulla mainnet del protocollo, in questo caso in modo ufficiale ed irreversibile (passaggio sicuramente ostico e complesso).

Il passaggio reale dal PoW al PoS potrebbe, secondo le ultime indiscrezioni, avvenire il prossimo agosto, a patto ovviamente che tutti i test successivi vengano approvati senza intoppi e nel migliore dei modi. Vediamo quindi brevemente cosa cambierà sulla struttura interna dell’ecosistema.

Diversamente dal Proof of Work, che si basa sulla presenza dei cosiddetti “mineres”, che a loro volta mettono a disposizione la potenza dei propri macchinari per partecipare alla convalida delle transazioni, il Proof of Stake si basa sui “validatori”. Agli stessi è affidato il compito di validare le transazioni, immobilizzando proprie risorse sul network.

Un sistema che risulta quindi sicuramente molto più ecologico ed all’insegna della sostenibilità (vista la non necessaria presenza dei macchinari per la convalida). Nonostante ciò, i dibattiti sul mercato continuano ad essere esposti dagli appassionati ed estimatori del settore delle criptovalute.

Più nello specifico, alcuni utenti sottolineano come l’arrivo del Proof of Stake possa portare maggiore potere a chi è in grado di mettere a disposizione più risorse e più fondi, dando sempre meno potere a chi invece non dispone di grosse possibilità. Continueremo in ogni caso a restare sempre aggiornati sulla vicenda e sulle ultime novità (o eventualmente test) associate alla transazione.

Note finali

Giunti al termine del nostro piccolo approfondimento, è possibile chiedersi cosa cambia per un utente interessato a negoziare su Ethereum durante questo passaggio dal PoW al PoS. La criptovaluta, intesa come asset di scambio, continuerà ad esistere e tutti i possessori manterranno ugualmente gli stessi token.

La criptovaluta Ethereum (ETH) è presente da diversi anni sui migliori exchange e broker di criptovalute, che ne permettono lo scambio e la negoziazione in modo autonomo e professionale (anche tramite comode applicazioni per dispositivi mobili, scaricabili su tutti i sistemi operativi).

Uno dei broker più conosciuti, ad integrare Ethereum (così come tantissime altre criptovalute mondiali) è eToro (clicca qui per iscriverti). È una piattaforma funzionale, con gestione altamente semplificata e che permette di:

  1. comprare Ethereum in modo fisico e reale (ossia agendo direttamente sull’asset sottostante), conservando i token all’interno di un apposito wallet;
  2. negoziare su Ethereum con contratti per differenza, ossia strumenti derivati che replicano solo l’andamento dell’asset sottostante, permettono di aprire anche posizioni al ribasso, tramite la vendita allo scoperto.

Puoi sempre iniziare con un conto demo gratuito e che non ha nessun limite di tempo. Può essere utilizzato per effettuare strategie di trading con capitali virtuali, o per provare tutte le funzionalità del broker. Per il conto reale, è invece possibile caricare depositi molto bassi, anche con PayPal, da soli 50 euro.

Clicca qui per ottenere un conto su eToro

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco

Lascia un Commento