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Token SOS di OpenDAO: Alla scoperta dell’Airdrop di OpenSea

Ci risiamo, ancora una volta il mondo dei NFT torna a far discutere, in questo caso con il lancio di un vero e proprio Airdrop da parte di una delle piattaforme di scambio su Non Fungible Token più conosciuta al mondo, ossia OpenSea. Tutto ciò emettendo un nuovo asset innovativo, chiamato token SOS.

Lo stesso token SOS fa a sua volta riferimento alla cosiddetta OpenDAO, che come sappiamo rappresenta un’organizzazione decentralizzata in tutto e per tutto e che quindi si discosta dall’operatore OpenSea, ente privato a tutti gli effetti.

Ente che ha altresì avuto la capacità di incrementare la propria quota di mercato nel settore e che ha visto in modo parallelo una graduale crescita degli utenti registrati. È ad esempio possibile constatare il numero dei seguaci all’interno dei profili social ufficiali, che ad oggi contano migliaia di user ed appassionati.

Ma su cosa si basa l’airdrop di OpenSea? Come richiedere i token SOS associato alla OpenDAO? Sono solo alcune delle domande che tratteremo nel corso dei paragrafi successivi, incentrati in modo specifico sul mondo dei NFT e su quello dei token ed asset crypto.

Asset che, per le criptovalute più conosciute, possono essere ad oggi individuati all’interno di broker professionali e di ultima generazione, come ad esempio eToro. È uno dei broker più completi sul mercato, mettendo a disposizione servizi di trading, di acquisto del sottostante e molto altro.

Token SOS: cos’è e come richiederlo

Entrando all’interno della questione, è quindi possibile chiedersi cosa sia il token SOS e come si strutturi l’Airdrop di OpenDAO. SOS rappresenta un token, ossia una strumento crittografico basato su tecnologia blockchain, con proprio valore e proprio andamento.

Lanciato ormai da pochissimi giorni, ha avuto la capacità di ottenere nuovi punti di massimo, sfondando anche il muro degli 11 dollari, per poi subire variazioni successive. L’airdrop in questione ha previsto la possibilità, per tutti gli utenti che hanno contribuito a rendere la comunità OpenSea attiva, di poter richiedere token.

Per utenti che hanno contributo a mantenere attivo l’ecosistema OpenSea, si intendono utenti che, indipendentemente dall’ammontare utilizzato, hanno portato a compimento acquisti di NFT all’interno della piattaforma.

Sulla base di quanto speso, ossia di quante criptovalute sono state utilizzate sulla piattaforma per ottenere Non Fungible Token, gli utenti possono richiedere un vero e proprio riscatto. Tutto ciò collegando il wallet (ossia il portafoglio di riferimento), aspettando il calcolo automatico del sistema in merito ai capitali spesi ed ottenendo successivamente i token SOS.

In merito alla suddivisione dei token SOS, la metà del circolante totalitario dovrebbe essere utilizzata all’interno dell’airdrop, ossia emessa agli indirizzi che hanno effettuato scambi su OpenSea dal primo giorno e con istantanea scattata al 23 dicembre (12:00 UTC). La restante parte, risulterebbe così suddivisa:

  • 20% per incentivare in modo diretto la Liquidity Pool;
  • 10% per incentivare in modo diretto i processi di staking;
  • 20% per risarcire utenti truffati, supportare il mondo e le tematiche dei NFT, sostenere l’arte e molto altro.

Conclusioni

Il token SOS rappresenta quindi uno strumento crypto appositamente ideato e strutturato con la OpenDAO, che ricordiamo essere una vera e propria organizzazione decentralizzata, al pari di tantissimi altri progetti legati ad ecosistemi crypto.

Ecosistemi a loro volta associati a token realmente quotati ed inseriti nel mercato delle criptovalute, che ad oggi vede la presenza di centinaia di asset storici e di nuova generazione. Gli stessi asset, possono essere individuati e scambiati all’interno di broker e piattaforme professionali.

Una delle più complete, che aggiorna il proprio database con costanza, integrando anche criptovalute recenti, è eToro (qui la pagina ufficiale). Può considerarsi uno dei broker più completi sul mercato e con una piattaforma semplice da gestire, anche tramite applicazione per dispositivi mobili (Android e iOS).

Mettendo a disposizione anche strumenti derivati, permette di aprire posizioni anche con CFD. Risulta quindi possibile operare sia al rialzo, con strategie di acquisto, sia eventualmente al ribasso, ossia con strategie di vendita allo scoperto. Si ricordano in ogni caso bassissimi spread sugli scambi.

Il broker eToro integra al suo interno anche una funzione innovativa, chiamata Copy Trading. Permette di selezionare Popular Investor reali, di associarli al Copy Trading, ottenendo in modo speculare le stesse transazioni in tempo reale.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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