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Tim Berners-Lee sulle criptovalute: “assomigliano al gioco d’azzardo”

In recenti esposizioni di Tim Berners-Lee sulle criptovalute, si evince come lo stesso imprenditore abbia accostato il settore crypto al concetto di gioco d’azzardo. Un paragone che ha destato fin da subito interazioni online, generando un notevole hype attorno all’uomo d’affari.

Il nome Tim Berners-Lee potrebbe a molti dire poco e nulla, ma scendendo in profondità si scopre che lo stesso è l’ideatore del famosissimo www, ossia World Wide Web. Fra le sue idee, anche la pericolosità delle criptovalute ed il forte rischio legato alle operazioni sulle stesse.

Durante i suoi discorsi, ha in ogni caso speso anche parole positive sulle monete digitali, dicendo che potrebbero risultare utili se utilizzate per effettuare transazioni sicure, rapide, ma soprattutto con commissioni molto più basse rispetto agli arcaici sistemi finanziari tradizionali.

Quali sono le idee dell’imprenditore e quali altri esperti concordano con le sue teorie? Scopriamo tutto ciò, non prima di averti ricordato che ad oggi, l’accesso al mercato crypto, è garantito dalla presenza di piattaforme di investimento professionali, come ad esempio eToro.

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Tim Berners-Lee sulle criptovalute: ecco le sue idee

Per comprendere nel dettaglio le idee di Tim Berners-Lee sulle criptovalute, è necessario partire dalle sue ultime dichiarazioni pubbliche. Di recente, ha ricordato ai suoi lettori e seguaci che il mercato crypto è speculativo, nonché legato ad un’alta volatilità.

Ha quindi avvertito di prestare sempre la massima attenzione, ricordando come egli stesso abbia deciso di stare lontano da questa tipologia di investimento. Secondo lo scienziato informatico britannico, le criptovalute assomiglierebbero al gioco d’azzardo. Ha inoltre detto che:

“Investire in certe cose, che è puramente speculativo, non è cosa, dove voglio passare il mio tempo.”

Fra le diverse argomentazioni, ha poi accostato il mondo delle criptovalute allo storico caso della bolla delle Dot-com, che alla fine degli anni 90 ha portato al crollo di diverse Borse, con ribassi considerevoli su numerosi titoli azionari.

Una delle poche utilità sottolineare dall’informatico, è stata l’uso degli asset digitali come strumento per gli scambi. Ha tuttavia aggiunto e consigliato di convertire subito le stesse monete in valuta fiat tradizionale, una volta ricevute sul proprio portafoglio.

Curioso sottolineare, come lo stesso ideatore del www stia ad oggi assistendo ad una vera e propria rivoluzione dell’Internet, chiamata Web3. Come sappiamo, la stessa integra proprio concetti di blockchain, decentralismo ed anche sulla crittografia.

Secondo diversi esperti inglesi, la prossima era dell’Internet dovrebbe invece chiamarsi Web3.0 e non avrebbe nulla a che vedere con i concetti esposti in precedenza. Un’idea che, alla luce di quanto affermato dall’informatico, potrebbe essere molto vicina agli ideali di Tim Berners-Lee.

Tim Berners-Lee e Charlie Munger hanno idee condivise?

Secondo quanto riportato dalle ultime dichiarazioni, anche Charlie Munger sarebbe d’accordo con le idee di Tim Berners-Lee. Il noto imprenditore miliardario americano, conosciuto per essere il braccio destro di Warren Buffett, ha associato il mondo crypto ad un gioco pericoloso.

Ha infatti considerato le risorse crittografiche un prodotto non definito, che non si avvicinerebbe né ai titoli ed alle materie prime, né alle valute tradizionali, come ad esempio l’euro, il dollaro, la sterlina e così via. Concetti quindi molto vicini al creatore del www.

Fra le tante esposizioni, ha addirittura considerato le criptovalute una vera e propria minaccia per l’economia e per la stabilità dell’America. Ha affermato che le criptovalute sono “asset privi di valore”, considerando “stolto” chiunque si opponga alle sue idee.

L’immagine delle criptovalute è stata effettivamente danneggiata da tantissimi eventi disastrosi avvenuti nel corso del 2022. Bisogna tuttavia considerare, come anche il segmento delle materie prime e quello dei titoli azionari abbia perduto di valore e di capitalizzazione.

Solamente il tempo avrà la capacità di dimostrare se il mercato delle criptovalute deve essere considerato a se stante rispetto ad altri segmenti, oppure se i momenti difficili (evidenziati anche in altri mercati di Borsa), lasceranno posto ad ipotetiche riprese anche sulle crypto.

Note finali

Il fallimento di molte realtà legate al mondo delle criptovalute, associato al collasso del mercato durante il cosiddetto inverno crittografico, ha ampiamente spaventato appassionanti ed investitori. A ciò si aggiungono le considerazione dei due imprenditori citati nel nostro esposto.

Le criptovalute rappresentano una possibilità di investimento? Ciò che è bene sottolineare, è ancora una volta la componente del rischio. Il settore crypto non è una truffa, a patto di utilizzare solo piattaforme regolamentate e di tenere sempre bene a mente la presenza dell’imprevedibilità.

Ad aver reso molto più ostili nei confronti delle criptovalute gli investitori, sono anche i numerosi fallimenti di exchange, anche molto conosciuti, finiti in bancarotta. Cosa considerare? Se vuoi avvicinarti al mondo crypto, devi necessariamente optare su una piattaforma con reali licenze.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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