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Tesla e Bitcoin: la società ha mantenuto i suoi BTC?

Parlare di Tesla e Bitcoin significa parlare di un rapporto singolare fra una delle società più grandi al mondo e la criptovaluta per eccellenza, ossia quella a maggior capitalizzazione di mercato. Dati interessanti sarebbero stati esposti negli ultimi documenti consegnati alla SEC sul Q4.

Entrando nello specifico, secondo lo stesso esposto, la società non avrebbe venduto la sua rimanente scorta di Bitcoin nel quarto trimestre del 2022, che come sappiamo ha portato il BTC in un profondo rosso, prima tuttavia di risalire in modo graduale nelle prime giornate del 2023.

Teniamo a ricordare come Tesla sia stato uno dei primi gruppi al mondo ad aver comprato grandi quantità di Bitcoin. Le spese maggiori sono avvenute nel 2021, durante il cosiddetto Bitcoin Bullrun, che aveva portato molti asset a raggiungere i propri massimi storici.

Vediamo quindi di comprendere nel dettaglio quanti Bitcoin sono rimasti a Tesla e quali potrebbero essere le sue strategie sul BTC. Criptovaluta che puoi sempre individuare in autonomia sulle migliori piattaforme per criptovalute, come ad esempio eToro.

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Tesla e Bitcoin: la società conserva il 25% dei suoi possedimenti

Stando agli ultimi studi su Tesla e Bitcoin, la società avrebbe mantenuto nelle proprie casse un numero di Bitcoin corrispondente a circa 245 milioni di dollari. Un dato pari al 25% circa di tutti i BTC acquistati dal gruppo del corso degli ultimi anni.

Secondo l’aggiornamento del Q4, nonostante il mercato fosse in netta difficoltà e nonostante il prezzo dell’asset fosse sceso su punti di minimo dopo diversi mesi, il colosso di Elon Musk avrebbe continuato a dare fiducia al segmento delle criptovalute.

Partendo dal principio, è bene ricordare come nel 2021 Tesla abbia acquistato un lotto di 43.200 Bitcoin, per un valore pari a circa 1,5 miliardi di dollari. Nel mese di luglio del 2022, subendo il colpo della crisi, amplificata anche dalla pandemia, aveva effettuato una vendita massiccia.

Lo stesso Elon Musk aveva infatti affermato di dover vendere il 75% dei Bitcoin della società, per un controvalore di poco inferiore ad 1 miliardo di dollari. Liquidità che sarebbe servita per risollevare le casse dell’azienda in un momento di difficoltà.

Il CEO e fondatore del gruppo era inoltre stato molto chiaro, perché fra le sue tante dichiarazioni era esplicito che la società sarebbe rimasta in ogni caso molto aperta su nuovi ed eventuali acquisti di Bitcoin nel prossimo futuro.

Elon Musk ha altresì più volte ribadito di essere egli stesso in possesso di alcune criptovalute, nel suo patrimonio personale, come ad esempio Bitcoin (BTC), Ethereum (ETH) e Dogecoin (DOGE) e di non volerli (almeno per adesso) vendere.

Tesla ed il rapporto con il Bitcoin

Il rapporto fra Tesla e Bitcoin è stato da molti definito singolare, perché la società (per una serie di eventi), ha dovuto più volte fare marcia indietro su alcune specifiche decisioni. Avrebbe ad esempio perso fiducia anche a causa del suo alto consumo di energia.

Tutto ciò ha comportato decisone brusche da parte del management, che a maggio del 2021 ha eliminato la possibilità di poter acquistare i suoi veicoli elettrici utilizzando Bitcoin. Da allora diversi esperti si sono esposti sui cambiamenti in atto in tema di Bitcoin Mining.

Nonostante ciò, Tesla non ha più parlato in modo considerevole del settore dell’estrazione del Bitcoin. Non è chiaro se il colosso americano stia o meno pianificando nuove strategie di acquisto sulla prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato.

Ciò che resta certo, almeno dai documenti che sono stati consegnati alla SEC, è il mantenimento del 25% dei possessi crittografici sul Bitcoin. Una mossa che, alla luce dei timidi rialzi e nuovi massimi annuali nel 2023 dell’asset, ha spiazzato esperti ed analisti.

Note finali

Tenere sempre sotto controllo le notizie più importanti sul Bitcoin, ma soprattutto sul suo rapporto con le grandi società ed istituzioni, è fondamentale. Diversi sono infatti i fattori di influenza che possono spingere l’asset al rialzo, o al ribasso.

Mai come in questo caso, diventa quindi fondamentale esaminare e tenere costantemente sotto osservazione il prezzo della tua criptovaluta di interesse, utilizzando altresì tutti gli strumenti che il settore mette a disposizione.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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