News

Tesla accetterà Bitcoin: Fake news o realtà?

Nel corso delle ultime ore, molte testate giornalistiche e piattaforme informative del mondo delle criptovalute hanno iniziato a trattare una notizia alquanto singolare. La stessa citerebbe che Tesla accetterà Bitcoin come metodo di pagamento alternativo per i servizi messi a disposizione ai propri clienti.

Una notizia che, a rigor di logica rispetto alle documentazioni ufficiali presentate da Tesla, non ha ancora nulla di ufficiale e di concreto. Contrariamente da ciò che molti hanno iniziato a definire una concreata e reale certezza, cercheremo nel corso del nostro approfondimento di fare definitivamente chiarezza sull’argomento.

Notizia che, vista la sua non reale ufficializzazione, non è stata per l’appunto associata a nessuna bull run epocale da parte del Bitcoin. Eventi similari, ovviamente veri e confermati da fonti ufficiali, rappresentano sempre un aspetto preso in considerazione da esperti ed analisi del settore crypto.

Settore crypto che, così come per il Bitcoin e molte altre criptovalute ad elevata capitalizzazione di mercato, può essere individuato all’interno di database delle migliori piattaforme di negoziazione e di scambio online.

Una delle più complete e regolamentate, è quella messa a disposizione da eToro (broker storico e con oltre 30 criptovalute disponibili per la negoziazione).

Tesla accetterà Bitcoin? Nel documento SEC nessuna certezza

La notizia riguardante Tesla che accetterà Bitcoin con certezza può quindi definirsi ad oggi non confermata da nessuna fonte ufficiale. In altri termini, né Tesla né Elon Musk (a capo della stessa) hanno ad oggi ufficializzato l’inserimento di questo innovativo sistema di pagamento.

Ma partiamo dal principio. Da dove sono scaturiti i fraintendimenti in merito alla notizia stessa? Facendo rifermento ai documenti ufficiali presentati da Tesla alla SEC, è possibile realmente constatare la presenza di argomentazioni riferite al Bitcoin (ossia al BTC) come sistema di pagamento.

Documenti che devono periodicamente essere consegnati da società quotate e che contengono al loro interno numerose informazioni sul trimestre passato e sui principali dati societari (di diversa specie).

Fra le righe dello stesso documento, è possibile leggere:

“Durante il trimestre terminato il 31 marzo 2021, abbiamo iniziato ad accettare anche Bitcoin come sistema di pagamento per la vendita di alcuni dei nostri prodotti, in determinate zone territoriali limitate. Abbiamo stoppato la suddetta procedura in data 21 maggio 2021. Potremmo nuovamente far partire in un futuro la procedura di pagamento in criptovalute per i nostri prodotti e servizi.”

Esposizioni – queste appena lette – che se da una parte parlano in modo diretto del Bitcoin e della sua valenza come sistema di pagamento, non vanno di certo ad ufficializzare la notizia che Tesla accetterà Bitcoin con certezza.

Tutto ciò, in un periodo storico particolare, che ha visto Elon Musk più volte parlare delle criptovalute come sistema di pagamento alternativo.

Lo stesso imprenditore miliardario, in una delle sue recenti esposizioni, avrebbe tuttavia espresso opinioni nei confronti degli attuali alti impatti ambientali (soprattutto in merito ai sistemi di creazione del BTC), rimanendo in ogni caso aperto a nuovi dialoghi in caso di diminuzione del medesimo impatto sul processo estrattivo della moneta digitale.

Conclusioni

Alla luce delle tante informazioni che circolano quotidianamente online sul mondo delle criptovalute, come emerso nel corso del nostro approfondimento, è sempre importante andare a verificare l’ufficializzazione delle stesse informazioni o dati, facendo sempre riferimento a siti professionali.

Notizie che – ad oggi – vedono il Bitcoin sempre più presente nel settore del pagamenti, così come in quello della finanza moderna. Al di là delle sue possibili funzionalità da asset di scambio, il BTC resta pur sempre una criptovaluta a tutti gli effetti, con proprio valore e listata sui principali operatori di brokeraggio online.

Uno dei più completi, presentato già in precedenza, è eToro (qui per la pagina ufficiale). Essendo un operatore specializzato anche in strumenti derivati, ossia CFD, permette di negoziare sul Bitcoin e su tantissime altre criptovalute, senza possederle fisicamente, potendo al contempo aprire due posizioni:

  • posizione al rialzo, definita anche di tipo long (ossia di acquisto);
  • posizione al ribasso, definita anche di tipo short (ossia tramite vendita allo scoperto).

Operare con contratti per differenza non richiede alcun wallet di custodia ed il tutto risulta gestibile tramite piattaforme interattive e semplici da gestire (anche tramite applicazione per dispositivi mobili).

Completa il tutto, in modo specifico su eToro, la presenza di molte funzionalità, una fra tutte il Copy Trading. Permette di ottenere le stesse strategie di veri esperti nel settore, dopo averli accuratamente selezionati ed associati al proprio account tramite la funzione della piattaforma.

Clicca qui per ottenere un conto gratuito su eToro

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento