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Strike aperta al Bitcoin: Il lancio dei servizi in Argentina

Strike aperta al Bitcoin ed al mondo crittografico ha rappresentato nel corso degli ultimi mesi una delle notizie più discusse e virali all’interno del settore. Solamente nel mese di gennaio, il suo fondatore aveva annunciato tantissime novità ed implementazioni, ricordando l’esposizione in Argentina.

Per chi non lo conoscesse, Strike API permette di collegare qualsiasi azienda ad un vero e proprio network globale di pagamenti istantanei. Grazie alla presenza di nuove tecnologie, qualsiasi commerciante ha la concreta possibilità di accettare pagamenti (in modo del tutto controllato) da clienti provenienti da tutto il mondo.

Nonostante il progetto possa ad oggi considerarsi ancora relativamente di nicchia, ma soprattutto lanciato ancora da poco tempo, ha ugualmente avuto modo di riscontrare un interessante successo, proponendosi anche in Argentina. La sua API ha inoltre rappresentato un reale supporto per le nuove funzionalità Tips su Twitter con Bitcoin.

Avremo modo di approfondire il tutto nel corso delle righe successive, in una notizia che si ricollega in modo diretto al mondo delle criptovalute, più nello specifico su stablecoin e Lightning Network su Bitcoin. Comparto crypto che, per le principali criptovalute, può attualmente essere individuato su broker regolamentati e professionali, come ad esempio eToro.

Strike aperta al Bitcoin: Come sta andando l’API innovativa?

Ricollegandoci a quanto anticipato in precedenza, Strike aperta al Bitcoin (in merito alle sue funzionalità) ha già ampiamente contribuito ad inserire nuove funzionalità nel mercato, anche supportando società colossali, dal calibro di Twitter.

Entrando all’interno della pagina ufficiale Strike, è ad esempio possibile leggere come lo stesso ecosistema abbia permesso l’integrazione di nuovi strumenti sul noto e storico social network. In modo specifico, oltre ai sistemi tradizionali per poter erogare Tips (ossia le mance), l’API Strike permette ad oggi di poter inviare mance anche in Bitcoin.

In questo caso, Strike viene considerata una vera e propria piattaforma di pagamento, basata sul conosciuto Lightning Network e che permette di ricevere ed inviare BTC in modo autonomo, rapido, ma soprattutto controllato. Lo stesso rappresenta in ogni caso solamente uno dei tantissimi casi d’uso associati alla piattaforma.

Secondo quanto riportato all’interno dell’homepage, fino a poco tempo fa Strike risultava disponibile per gli utenti in El Salvador (territorio ormai da mesi aperto al Bitcoin come reale valuta in corso legale) e negli Stati Uniti (ad esclusione di New York ed Hawaii).

In aggiunta a ciò, conferme arrivate proprio dal CEO della società, ossia Jack Mallers, avrebbero ufficializzato il lancio anche in Argentina, ormai da tempo territorio considerato aperto al mondo delle criptovalute e su aspetti ad esse interconnessi.

Lo stesso CEO, avrebbe inoltre più volte esposto proprie considerazioni anche sul proprio account Twitter, citando in data 11 gennaio:

“Oggi lanciamo un’esperienza finanziaria superiore ad un paese che affronta iperinflazione, reti di pagamento predatorie e trasferimenti transfrontalieri inutilizzabili. Oggi usiamo la rete monetaria aperta al mondo, #Bitcoin, per dare speranza al popolo argentino.”

Tutto ciò ricordando come già durante le prime settimane di apertura in Argentina, la piattaforma abbia registrato più di 100.000 download e registrazioni.

Conclusioni

Notizia – quella appena esposta – che si ricollega in modo diretto al Bitcoin, in questo caso come strumento a sua volta interconnesso con il noto sistema Lightning Network. Tutto ciò su un asset crypto che continua ad essere inserito sempre in più progetti trasversali, associati anche alla finanza tradizionale.

La stessa criptovaluta può in ogni caso essere individuata e trattata all’interno degli exchange e delle migliori piattaforme online. Le quali permettono in modo diretto di poter convertire ed ottenere un pacchetto di Bitcoin, sulla base del tasso di conversione al momento dello scambio. In più, è bene tenere a mente come gli exchange non rappresentino l’unica soluzione.

È infatti possibile ricordare la presenza dei broker online di CFD, ossia che si basano su contratti per differenza (strumenti derivati). I contratti per differenza, a loro volta, vanno a replicare l’andamento dell’asset sottostante (in questo caso della criptovaluta) permettendo di operare senza possedere alcuna moneta digitale.

Il trader può inoltre piazzare sia strategia rialziste (ossia in ottica di aumento dei valori) sia strategia ribassiste (ossia in ottica di diminuzione dei valori). Tutto ciò senza costi fissi sulla gestione, ricordando solamente bassissimi spread sulle operazioni effettuate.

Uno dei broker più completi, che propone un database con più di 42 criptovalute supportate, è eToro (qui la pagina ufficiale). Rappresenta un operatore con numerose funzionalità, come ad esempio:

  • grafici live, su tutte le criptovalute presenti;
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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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