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Steve Wozniak paragona la blockchain alla bolla del Dot Com

Steve Wozniak è uno dei più grandi sostenitori del Bitcoin ed è ancora convinto nelle grandi opportunità di mercato che il Bitcoin offre. Ha recentemente dichiarato che spera che Bitcoin diventi il cardine dell’economia globale, schierandosi con il fondatore di Twitter Jack Dorsey che ha previsto un evento simile per la criptovaluta. Il co-fondatore di Apple ha dichiarato:

“Voglio che quello che dice Jack Dorsey sia vero”

Wozniak mette in guardia su Blockchain

Allo stesso tempo Wozniak è onesto e mette in guardia sui rischi di una possibile bolla finanziaria. Wozniak ha parlato convegno NEX ieri a New York, ha affermato che la tecnologia blockchain ha il potenziale per cambiare diversi settori – social media di in particolare – ma il problema sta soprattutto nelle startup che si occuano di blockchain.

Approfittando del grandissimo interesse per la blockchain è possibile che, insieme alle idee valide, vengano finanziate anche idee che non funzionano. E’ la stessa cosa che è successo ai tempi della bolla delle Dot Com: tutti volevano investire su internet e vennero finanziate sia idee valide che fallimenti totali.

Wozniak teme che la situazione possa ripetersi:

“Era una bolla, e io temo che possa succedere qualcosa di simile con la blockchain”

Blockchain si è evoluta dal suo primo utilizzo primario cioè transazioni su un libro mastro digitale senza una terza parte necessaria per verificare la transazione. Ora la tecnologia si sta diffondendo in tutti i tipi di industria, dalla tecnologia ai social media fino al settore bancario. Grandi aziende come la Banca industriale e commerciale della Cina (ICBC), Facebook, Walmart e Apple stessa hanno confermato di aver investito in blockchain per sviluppare ulteriormente la loro attività. Certo, ce ne sono molti altri e quella lista sta crescendo.

Steve Wozniak è una figura popolare nel mondo della tecnologia e il suo sostegno a Bitcoin e le sue esperienze personali lo rendono una voce affidabile per molti. Le sue parole devono però essere interpretate correttamente: non sta dicendo che Bitcoin sia una bolla, sta dicendo che ci sono troppe startup che si occupano di blockchain che stanno facendo promesse agli investitori.

Purtroppo la maggior parte di queste promesse non potranno essere mantenute e causeranno pesanti perdite a coloro che ci avranno creduto e investiranno.

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Sull'autore

Fabrizio Micheli

Laureato in Economia e Commercio all'Università di Bari nel 2003, appassionato di finanza, di politica e di economia.

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