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Staking Ethereum: Cos’è e come fare Stake su ETH 2.0

Sapevi che ormai da diversi mesi è possibile fare Staking Ethereum ed ottenere possibili ricompense dall’immobilizzazione delle tue risorse? Lo staking è effettivamente un servizio rivoluzionario, che ha iniziato ad attirare sempre di più l’attenzione degli investitori.

Contrariamente da quanto si pensi, le soluzioni per mettere in Stake Ethereum sono ad oggi numerose e variano sulla base dei propri interessi e delle proprie capacità operative. In linea generale, ricorda che puoi fare staking con meccanismi del tutto autonomi, o affidarti ad un intermediario terzo.

In entrambi in casi, è bene conoscere attentamente tutte le informazioni, così da essere pronti e non commettere errori. Nel corso dei paragrafi successivi scopriremo nel dettaglio come funziona lo Staking Ethereum, come farlo, ma soprattutto quanto renda ed i possibili rischi associati.

Prima di ciò, teniamo a sottolineare come una delle piattaforme più professionali, che offre già da tempo lo Staking su Ethereum in modo rapido, ma soprattutto altamente semplificato, è eToro. Con lo stesso puoi partecipare all’attività immobilizzando ETH sul broker stesso, ottenendo APY variabili sulla base delle condizioni.

Un ambiente ovviamente valido anche per acquistare Ethereum reali prima della loro immobilizzazione, con tassi di conversione molto vantaggiosi e con wallet di ultima generazione e con chiavi private (fondamentali per garantire sicurezza il più possibile).

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Staking Ethereum – tabella di riepilogo

🏷️ Staking Ethereum: cos’è? Sistema per partecipare come validatore alla rete
🥇 Come funziona? Si immobilizza una determinata quantità di ETH
🤖 Dove si fa? Sul network ufficiale, o tramite broker
🏆 Piattaforma per staking ETH eToro

Staking Ethereum: cos’è?

Cerchiamo a questo punto di comprendere nel dettaglio e con parole semplici cosa sia lo Staking Ethereum. Partendo dal concetto di staking, è bene tenere a mente come lo stesso non sia altro che un sistema di convalida delle transazioni su blockchain, che ha sostituto il vecchio sistema Proof of Work.

Si lega infatti al più moderno Proof of Stake e consiste nell’immobilizzare in un wallet una determinata quantità di risorse (ossia di token), per poter diventare validatori. I validatori hanno successivamente il compito di validare le transazioni sui blocchi, ricevendo in cambio ricompense sulla base del lavoro svolto.

Un sistema che continua ad essere preferito rispetto al tradizionale Proof of Work (che è ad esempio utilizzato dal Bitcoin, ma anche dalla prima versione di Ethereum), poiché considerato più rapido, molto meno dispendioso sotto l’aspetto dei costi e più ecologico.

Con il PoW gli utenti che decidono di convalidare le transazioni devono necessariamente mettere a disposizione potenti macchinari (spendendo ingenti risorse), così da competere con migliaia di altri minatori per la risoluzione del blocco, ricevendo successivamente ricompense.

Il PoS semplifica il tutto, rendendo causale l’estrazione di chi diventerà validatore, scegliendo il soggetto fra coloro che hanno deciso di “congelare” momentaneamente le proprie risorse per un tempo prestabilito (che ovviamente può variare da caso a caso, anche se con Ethereum ha alcuni vincoli).

Ricordiamo inoltre due tipologie di staking:

  • Proof of Stake puro (congelamento dei token sul nodo);
  • Delegated Proof of Stake (si delega lo Staking dei propri asset ad un nodo).

Staking Ethereum: cos’è ETH 2.0?

In precedenza abbiamo ricordato come il sistema di staking sia permesso solamente alle criptovalute PoS. Nella sua forma nativa, Ethereum fa parte delle criptovalute PoW anche se ha ormai da diversi mesi iniziato il suo corposo aggiornamento alla versione PoS, con Ethereum 2.0.

La stessa dovrebbe portare tutti i benefici elencati in precedenza sull’ecosistema di Ethereum, offrendo più rapidità, più efficienza, ma soprattutto meno costi per chi risultasse interessato a partecipare alla validazione dei blocchi sul network.

Le prime fasi del cambio sono già state completate con successo ed il tutto potrebbe essere portato a compimento entro i prossimi mesi (si stima la conclusione del passaggio entro massimo 24 mesi e minimo 12 mesi).

Invece di eseguire un nodo in modo macchinoso, facendo affidamento su un’unica blockchain, le operazioni faranno affidamento su 64 nuove catene, rendendo tutto più agevole. Ethereum 2.0 avrà quindi la possibilità di mostrare una velocità pari a circa 100.000 transazioni al secondo.

I validatori richiesti dal processo sono 16.384 e dovranno tutti partecipare attivamente al funzionamento del nuovo ecosistema. Fra i tanti vantaggi, anche maggiore attenzione sulla sicurezza (affinata dalla Ethereum Foundation) e più decentralismo.

Come funziona lo Staking Ethereum

Arrivati a questo punto, è possibile scendere nel dettaglio sul funzionamento dello Staking Ethereum che, contrariamente da quanto si pensi, non richiede tantissime conoscenze in materia informatica e crittografica (a patto di selezionare strade più semplificate possibili).

Sulla pagina ufficiale Ethereum, può leggersi come chiunque (con diverse quantità di ETH), possa aiutare la sicurezza del network ed ottenere eventuali premi in ricompensa. In linea generale, lo staking di Ethereum è l’atto di depositare 32 ETH per diventare a pieno un singolo validatore.

Diventando validatore, parteciperai alle attività sul network, diventando responsabile:

  • dell’elaborazione delle transazioni;
  • della memorizzazione dei dati;
  • dell’aggiunta di nuovi blocchi sulla blockchain.

Per attivare il proprio validatore si ha bisogno di 32 ETH, anche se sulla base delle proprie disponibilità (visto comunque il valore considerevole che corrisponde a 32 Ethereum) è possibile partecipare anche con una quantità di token molto più bassa, utilizzando altre strade.

Fra i sistemi più utilizzati per fare Staking Ethereum ricordiamo:

  1. Solo Home Staking Ethereum;
  2. Staking Pool Ethereum;
  3. Staking Ethereum su exchange.

Solo Home Staking Ethereum

La prima soluzione è sicuramente la più completa, ma anche la più difficile, poiché richiede di diventare un validatore unico in solitaria. Ciò cosa significa? Dover in primo luogo comprare Ethereum (obbligatoriamente 32 unità) e successivamente immobilizzarle sulla rete.

All’interno della pagina ufficiale viene infatti consigliato di procedere con cautela, ma soprattutto solamente dopo aver letto ed imparato tutte le attività e le fasi per avviare la messa in stake. Permette ovviamente di ottenere il massimo della ricompensa, in modo autonomo.

Non dovrai inoltre fidarti di terze parti, né tantomeno di un exchange/piattaforma che offre servizi di staking separati. Chi decide di fare Staking Ethereum da solo, oltre ai 32 Ethereum, deve possedere anche un computer collegato ad Internet 24/7.

Staking Pool Ethereum

Una seconda soluzione per fare Staking Ethereum, sicuramente più agevole, è quella delle Pool Staking Ethereum, ossia delle piscine di liquidità che permettono a chiunque di partecipare alla validazione dei blocchi, in modo collettivo con altri utenti.

In questo caso, il vantaggio primario è quello di poter partecipare senza dover necessariamente disporre di 32 Ethereum. Di contro, non si avrà mai il pieno controllo della validazione, dovranno essere tenuti in considerazione eventuali costi e non si diventerà a pieno un validatore.

Lo staking Pool consente inoltre un’uscita più agevole dei propri asset e rende l’attività molto semplice, al pari di un tradizionale scambio di token. Questa soluzione permette inoltre di detenere gli asset all’interno del proprio portafoglio Ethereum (fra le tante soluzioni disponibili).

Staking Ethereum su exchange

Terza soluzione, vede poi la presenza di operatori terzi che offrono il servizio di Staking. Molti exchange centralizzati mettono a disposizione meccanismi che permettono di partecipare alle attività qualora non ci si sentisse sicuri di possedere gli ETH nei propri wallet.

Con lo stesso sistema puoi quindi ugualmente decidere di mettere a disposizione una specifica quantità di Ethereum, ottenendo una maggiore supervisione da potenziali esperti in materia, con sforzi sicuramente molto più bassi rispetto al primo sistema esposto.

D’altro canto, per poter ottenere vantaggi, i grandi exchange centralizzati organizzano molto spesso delle grandi piscine (ossia Pool), che integrano le risorse di più partecipanti. Ciò potrebbe essere associato ai tipici pericoli di vulnerabilità della rete, bug, o attacchi hacker.

Dove fare Staking Ethereum

Cerchiamo a questo punto di comprendere dove fare Staking Ethereum. In precedenza ci siamo soffermati nel dettaglio sulle diverse soluzioni che il mercato mette a disposizione, facendo riferimento anche ai servizi proposti da piattaforme private.

Il servizio di Staking Ethereum viene offerto nello specifico dai cosiddetti exchange, molti dei quali hanno aggiunto ed integrato la funzione proprio nel corso di questi ultimi due anni. Le soluzioni che molti utenti di rete decidono di approfondire sono:

  • Staking Ethereum su eToro, ossia uno dei broker & exchange che approfondiremo a seguire;
  • Staking Ethereum Kraken, ossia uno degli exchange più conosciuti al mondo. Richiede una specifica commissione e le ricompense sulle attività di staking possono essere variabili;
  • Staking Ethereum Binance, ulteriore exchange di fama internazionale, che propone ricompense sulle attività variabili sulla base delle condizioni di mercato;
  • Staking Ethereum Coinbase.

Staking Ethereum 2.0 su eToro

Una delle piattaforme che ha ultimamente deciso di specializzarsi anche sullo Staking Ethereum è eToro (clicca qui per iscriverti). Si tratta di un broker & exchange innovativo, poiché ti permette di effettuare tantissime attività sulla tua criptovaluta di interesse. Più nel dettaglio puoi:

  • acquistare Ethereum, da poter successivamente utilizzare su altri operatori (o sul network ufficiale) per diventare validatore in modo solitario;
  • negoziare in autonomia su Ethereum, anche utilizzando contratti per differenza, ossia strumenti derivati che replicano l’andamento del token, permettendoti di agire sia al rialzo che al ribasso (con vendita allo scoperto);
  • fare Staking di Ethereum (anche senza dover necessariamente possedere 32 ETH).

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Lo Staking su Ethereum tramite eToro è molto simile a quello di altre criptovalute, con una chiara eccezione. Ogni ETH che viene immobilizzato all’interno del portafoglio non può più essere recuperato, fino al lancio definitivo ed ufficiale di Ethereum 2.0 (è quindi un vincolo da dover tenere a mente).

Una volta acquistati i tuoi Ethereum (per poter partecipare è richiesto un minimo di 1 ETH), il tutto potrà essere gestito in modo rapido ed altamente semplificato. Che dire in merito alle ricompense? Al momento attuale la ricompensa annuale esposta oscilla fra il 5 ed il 6,25%.

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Alternative allo Staking Ethereum

Le attività di staking non sono l’unica soluzione per poter puntare sull’innovativo comparto delle criptovalute. Se sei alla ricerca di sistemi alternativi, puoi considerare la negoziazione su asset crypto tramite strumenti derivati, ossia contratti per differenza.

In questo caso, andrai ad operare solamente sull’andamento della criptovaluta di interesse, potendo piazzare sia strategie di acquisto (in ottica di aumento dei prezzi) sia strategie di vendita (in ottica di diminuzione dei prezzi). Fra i migliori broker di CFD, che integrano ETH, ricordiamo:

1. XTB

XTB (clicca qui per iscriverti) è un broker professionale e con licenza, che ti permette di negoziare su Ethereum con strumenti derivati (sia con posizioni long che short). Ha una piattaforma rapida, semplice da gestire, ma soprattutto con commissioni fra le più basse al mondo.

Con una rapida registrazione hai anche la possibilità di ottenere un corso completo, valido per leggere tantissime nozioni teoriche e pratiche sul mondo del trading crypto. La risorsa è gratuita e non richiede alcun abbonamento.

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2. Capex

Anche Capex (clicca qui per iscriverti), è un operatore altamente specializzato in attività di trading CFD su criptovalute. Puoi in altri termini piazzare sia strategie al rialzo che al ribasso su Ethereum, iniziando comodamente con un pratico conto demo.

Con un deposito minimo di 100 euro, potrai invece avviare in modo diretto le attività di trading. Il broker offre altresì corsi completi, Bloggers Opinion, grafici in tempo reale e molte altre funzionalità per tutti gli utenti iscritti.

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Quanto si guadagna con lo Staking Ethereum

Potresti a questo punto chiederti quali siano i potenziali guadagni che è possibile ottenere con lo Staking Ethereum. Nel corso dei paragrafi precedenti abbiamo ricordato come la massima possibilità di ritorno avvenga ovviamente diventando un validatore unico.

staking ETH2.0

È tuttavia in questo caso obbligatorio mettere a disposizione 32 Ethereum, che al prezzo attuale corrispondono ad un investimento iniziale da migliaia di euro. Anche le altre alternative esposte permettono tuttavia di ottenere possibili ricompense sulla base del lavoro svolto.

Molte piattaforme, propongono ad esempio ritorni sullo Staking Ethereum annui che possono variare da un minimo del 5%, ad un massimo del 6,25% (percentuali che possono tuttavia modificarsi sulla base delle condizioni di mercato ed intermediario selezionato).

Detto ciò, è in ogni caso doveroso considerare come nel settore crypto, nessuna stima su possibili ritorni possa essere proposta in modo certo e matematico. La componente del rischio deve sempre essere considerata.

Staking Ethereum rischi

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza, è bene tenere a mente come anche le attività di staking su Ethereum non siano di certo libere da rischi. In primo luogo, per diventare validatore unico, è necessario acquistare i famosi 32 ETH.

Il rischio associato a questa metodologia è quindi quello di mercato, poiché gli Ethereum acquistati potrebbero salire di valore, così come perdere bruscamente lo stesso sulla base della volatilità ed imprevedibilità delle oscillazioni (da dover tenere in considerazione).

Secondo rischio rilevante, è poi quello degli attacchi informatici nei riguardi dei wallet che custodiscono le risorse. Gli stessi possono riguardare sia gli eventuali wallet privati, sia gli eventuali wallet di società terze che offrono il servizio.

In linea generale, ricorda quindi sempre di fare affidamento su servizi professionali, con elevati standard di sicurezza e che offrono sistemi di ultima generazione (e con chiavi private) per poter gestire al meglio le attività, nei limiti del possibile.

Staking Ethereum

Staking Ethereum: pro e contro

Prima di procedere con le dovute conclusioni, ecco una tabella che riassume nel dettaglio i punti di forza (ossia i vantaggi) ed i punti di debolezza (ossia gli svantaggi) dell’attività di Staking Ethereum (ETH 2.0).

🏷️Pro Staking ETH 🏷️Contro Staking ETH
Permette di ottenere potenziali ricompense Richiesti 32 ETH per partecipare in modo diretto
Puoi partecipare come validatore Ha diversi rischi da tenere a mente
Alternativa di diversificazione  
Disponibili diverse soluzioni per poter mettere ETH in Stake  

Conclusioni

Con l’approfondimento odierno abbiamo avuto modo di conoscere nel dettaglio una delle attività più interessanti degli ultimi tempi, ossia lo Staking crypto, associato nello specifico ad Ethereum (una delle criptovalute più note, nonché la seconda per capitalizzazione di mercato).

Un breve richiamo al significato del processo, ha successivamente lasciato posto alla visione delle diverse metodologie che vengono proposte sul mercato (sia quelle dirette, sia quelle indirette, che funzionano con l’ausilio di altri intermediari).

Abbiamo quindi presentato alcuni dei migliori broker & exchange che permettono di fare staking su Ethereum, fra i quali eToro. Ti permette di iniziare fin da subito in modo agevole e di gestire la messa in stake di ETH (anche a partire da 1 Ethereum), sia tramite pc che tramite app.

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Domande frequenti

Dove mettere a rendita ETH con lo Staking Ethereum?

Come ricordato nella nostra guida, puoi ad oggi selezionare diversi sistemi per immobilizzare i tuoi ETH e partecipare al processo di validazione, ottenendo premi. Leggi tutte le opzioni nell’articolo.

A cosa serve lo Staking Ethereum?

Lo Staking Ethereum permette di partecipare alla complessa attività di validazione dei blocchi all’interno del network Ethereum (memorizzazione dati, elaborazione transazioni ed aggiunta dei blocchi).

Come diventare un validatore con lo Staking Ethereum?

Per diventare un validatore puro all’interno di Ethereum è necessario mettere a disposizione un valore complessivo di 32 Ethereum. Maggiori informazioni nel nostro approfondimento.

Come mettere in Stake Ethereum?

Per mettere in Stake Ethereum puoi utilizzare in modo pratico ed agevole i servizi proposti dalle migliori piattaforme di trading, che ti permettono di immobilizzare anche quantità minori di 32 ETH.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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