News

Sam Bankman-Fried ha testimoniato davanti al Congresso

Sam Bankman-Fried ha testimoniato davanti al Congresso, mettendo in luce le proprie considerazioni e le proprie esposizioni sul pesantissimo caso che lo vede imputato, assieme a molti altri manager ed uomini d’affari.

L’ex CEO del noto exchange FTX, continua ad essere additato da una grande percentuale di investitori crypto, soprattutto da ex clienti dello exchange ormai fallito. Le accuse sono pesanti, anche se l’imprenditore sta cercando di difendersi in tutti i modi.

La SEC, ossia l’ente per eccellenza preposto al controllo ed alla vigilanza, assieme al Dipartimento di Giustizia, ha avviato lunghe indagini, che potrebbero richiedere diversi mesi prima di portare alla risoluzione del caso (in modo positivo o negativo per SBF).

Vediamo quindi di approfondire la comparsa di Sam Bankman-Fried a testimoniare la propria innocenza, non prima di averti ricordato che, viste le difficoltà che molti exchange stanno vivendo, è mai come in questo caso fondamentale affidarsi solo a piattaforme autorizzate e professionali.

Una delle più complete, con licenze reali ed operativo anche in Europa, è eToro. Ti permette subito di aprire un account, di selezionare le criptovalute di interesse e di investire partendo con un deposito minimo molto basso, da soli 50 euro.

Clicca qui per iscriverti su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Sam Bankman-Fried ha testimoniato davanti al Congresso

Sam Bankman-Fried che ha testimoniato davanti al Congresso rappresenta solo una delle tante apparizioni dell’ex amministratore delegato, nonché fondatore di diverse realtà importanti sul settore delle criptovalute, come ad esempio Alameda Research, anch’essa sotto accusa.

Per comprendere da vicino da cosa sta cercando di difendersi SBF è bene ricapitolare la sua posizione e quella dello exchange FTX. Il numero di creditori più importanti dell’exchange sarebbe circa 50, per un debito complessivo colossale, da 3,1 miliardi di dollari.

Una questione che ha portato gli appassionati a domandarsi il perché del mancato arresto dell’ex CEO. La risposta è tuttavia semplice, poiché alla base non esistono ancora certezze assolute relative ad illeciti, gravi o meno gravi che siano.

Il successore di SBF, ossia John Jay Ray III, ha contributo al salvataggio di molte realtà storiche sul settore della finanza moderna ed ha più volte ribadito l’incompetenza sulla leadership di FTX. All’interno di una dichiarazione di fallimento, avrebbe indicato:

“Mai visto un fallimento così completo dei controlli aziendali e un’assenza così completa di informazioni finanziarie affidabili.”

Le indagini sarebbero quindi in corso, al di là delle testimonianze e delle opinioni personali di Sam Bankman-Fried. A rendere difficili le stesse, al di là del grande numero di utenti che ha perduto capitali, ci sarebbe anche la vecchia sede legale della società alle Bahamas.

L’avvocato di Web3 Charles Slamowitz, ha infatti dichiarato che: “In primo luogo, il fatto che SBF e FTX abbiano legami con le Bahamas aggiunge un ulteriore livello di complessità all’indagine statunitense”, continuando con: “In secondo luogo, i pubblici ministeri non sono così abili nelle frodi di criptovaluta su larga scala, uno sviluppo più recente.”

Considerazioni finali

Nonostante Sam Bankman-Fried abbia il diritto di rimanere in silenzio, per non aggravare la situazione sul suo caso, continua quotidianamente a postare proprie considerazioni ed a definirsi completamente innocente sia in recenti interviste, sia sui propri canali social.

Ha ad esempio affermato di “non aver consapevolmente mescolato fondi”. Seppur l’ex CEO stia cercando di difendersi dando colpa all’incompetenza, spetterà alla magistratura ed alle autorità di controllo stabilire la liceità o meno dell’operato di SBF.

Le possibili risoluzioni o meno sul caso non metteranno in ogni caso a proprio agio una grande percentuale di investitori, ormai spaventati dai tanti eventi che continuano a susseguirsi sul settore dei maggiori exchange al mondo.

Mai come in questo caso, è quindi importantissimo procedere con attenzione e fare affidamento solo su exchange professionali, con reali licenze e che rispettano a pieno tutte le regole e le direttive MiFID locali, tutelando al massimo gli utenti registrati.

Una delle piattaforme di investimento più complete, è eToro, che ti permette di aprire un account in pochi minuti e di negoziare sulle tue criptovalute di interesse. Disponibile un ottimo account demo, con capitali virtuali, per scoprire tutte le funzionalità della piattaforma e per provare strategie di investimento senza correre rischi sul capitale reale.

Clicca qui per ottenere un conto su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento