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Rischi sul trading algoritmico esposti da un gruppo di trader

Nonostante le turbolenze del mercato e le difficoltà degli ultimi tempi, molti investitori credono di poter ancora ottenere benefici, anche facendo affidamento sui cosiddetti bot algoritmici. Un gruppo di trader avrebbe tuttavia di recente esposto i rischi sul trading algoritmico, su specifici casi.

Per chi non lo conoscesse, il trading algoritmico è un sistema che permette agli investitori di ottenere soluzioni di investimento automatiche sul mercato. Il software analizza le possibili migliori soluzioni ed apre le posizioni senza l’ausilio del trader.

Ci sono ovviamente diversi rischi nel lasciare che il software stabilisca in autonomia la direzione dell’investimento. Un gruppo di investitori, che si sono organizzati sulla nota app di messaggistica Telegram, ha rivelato di essere stata vittima di hacker importanti.

Gli stessi avrebbero compromesso l’interfaccia di programmazione dell’API della piattaforma di trading automatizzata 3Commas, per un valore pari a circa 22 milioni di dollari. Vediamo di comprendere da vicino cos’è successo e se esistono alternative al trading algoritmico.

Uno dei sistemi più utilizzati dai trader, proposto in questo caso da piattaforme regolamentate, è il CopyTrading di eToro. Ti permette di seguire reali trader, ottenendo le loro stesse posizioni a mercato. Non esiste in questo caso nessun algoritmo e gli investitori seguiti possono essere selezionati sulla base di tanti parametri.

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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Rischi sul trading algoritmico: il caso di 3Commas

Per comprendere fino in fondo la notizia e gli ipotetici rischi sul trading algoritmico, è bene considerare l’esposizione fatta su Twitter dallo pseudonimo Internet Sleuth @ZachXBT. Lo stesso ha affermato come decine di utenti abbiano dichiarato di aver registrato perdite.

Le stesse deriverebbero dall’azione di hacker, che avrebbero agito in modo illecito per sottrarre fondi con operazioni non autorizzate sui conti di scambio centralizzati, legati proprio all’API di 3Commas.

Dopo una rapida ipotesi, ZachXBT ha inoltre scritto che:

“3Commas dà la colpa al ‘phishing’, ma ora ho verificato un gruppo di 44 vittime a cui sono stati rubati 14,8 milioni di dollari in totale”.

Diversi utenti hanno inoltre parlato di un documento di Google Docs condiviso direttamente sulla chat di Telegram, contenente anche nomi di altri exchange centralizzati coinvolti nella verifica delle transazioni non autorizzate.

Fra gli exchange mondiali più noti e rientranti nell’elenco sarebbero presenti Binance, KuCoin e Coinbase Pro. Nella giornata del 20 dicembre, sempre utilizzando la sua pagina ufficiale su Twitter, lo pseudonimo ha inoltre indicato:

“Gli utenti hanno presentato reclami su diversi scambi”, continuando con: “È chiaro che non si tratta di phishing e le chiavi API sono state rubate”. Notizie che hanno subito scatenato interazioni online, soprattutto da parte di chi ha utilizzato il software in questi mesi.

Ricordiamo per completezza che un’API è un insieme di regole ben definite, che permettono a più programmi software di interagire e di comunicare fra di loro. Il trading algoritmico utilizza da sempre queste soluzioni per ottenere più informazioni in un’unica piattaforma, agendo in modo autonomo.

Considerazioni finali

Così come per ogni settore, anche per i servizi di trading algoritmico è necessario fare affidamento solo su operatori in regola e professionali. Esistono inoltre tantissime alternative valide che un investitore, anche alle prime armi, può considerare.

Una delle più conosciute ed utilizzate sul mercato è il CopyTrading, proposto solo da piattaforme con reali licenze, come ad esempio eToro. Si tratta di un sistema innovativo, ovviamente autorizzato e legale, che ti permette in autonomia di:

  1. selezionare uno o più trader reali all’interno dell’apposita sezione dei Popular Investor, valutandoli sulla base di tantissimi parametri, come ad esempio livello di popolarità, rischio medio e performance storiche (che non sono mai garanzia di risultati futuri);
  2. avviare la funzione, decidendo l’importo (è possibile anche partire sempre da un comodo conto demo, senza alcun vincolo e senza obbligo di deposito);
  3. ottenere le stesse transazioni a mercato dei trader seguiti, ossia apertura delle posizioni, chiusura ed eventuale modifica delle stesse.

Il punto di forza rispetto al trading algoritmico è che in questo caso non esiste alcun bot ed alcun software che stabilisce le regole dell’investimento. Le decisioni sono infatti prese direttamente da investitori reali.

Un sistema quindi valido per essere attivi nel trading anche in mancanza di tempo, o di competenze.

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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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