News

Ripresa Bitcoin (BTC) ad un anno dalla guerra Russia-Ucraina

Adesso che la guerra fra Russia ed Ucraina sta per compiere un anno dagli inizi degli scontri, gli esperti si domandano se la ripresa del Bitcoin (BTC) continuerà ad essere sostenuta, o se ci saranno novità importanti per le settimane e per i mesi in avvenire.

Sta di fatto che la prima criptovaluta per capitalizzazione di mercato continua ormai da giorni ad oscillare su una forbice di valori mai inferiore ai 22.000 dollari e mai superiore ai 25.000 dollari, almeno dopo il raggiungimento del suo ATH (ossia massimo storico) annuale.

Il conflitto fra Russia ed Ucraina può influire negativamente sul prezzo del Bitcoin? Quali sono state le ultime variazioni della criptovaluta? La supremazia degli orsi riuscirà a tenere a bada i tori, scatenando oscillazioni improvvise dell’asset?

Domande che avremo modo di approfondire a breve, non prima di averti ricordato che puoi sempre individuare e selezionare il Bitcoin su broker professionali e con reali licenze, come ad esempio lo storico eToro.

Ti permette immediatamente di aprire un account, di analizzare il Bitcoin (o qualsiasi altra criptovaluta di interesse) e di piazzare la strategia di acquisto. Puoi partire da un ottimo account demo, oppure dalla modalità reale, caricando un deposito minimo da 50 euro.

Clicca qui per iscriverti su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Ripresa Bitcoin (BTC) messa in discussione? Quali sono le variazioni del token

Per comprendere nel dettaglio se la ripresa del Bitcoin (BTC) potrebbe essere messa in discussione, è importante tornare indietro nel tempo e valutare lo stato della criptovaluta prima della crisi e prima delle tensioni politiche, economiche e sociali.

Curioso sottolineare, come il Bitcoin fosse in una fase di forte rialzo prima che la guerra iniziasse a portare sconvolgimenti sotto diversi fronti. Le condizioni instabili, in concomitanza con l’aumento dell’inflazione, hanno sempre più scoraggiato gli investitori ad effettuare operazioni sul mercato.

Di contro, nelle zone colpite, il BTC, così come altre crypto, si è dimostrato alquanto utile (almeno sotto l’aspetto funzionale), poiché ha rappresentato un sistema di pagamento potenzialmente molto più accessibile rispetto alle valute nazionali e sistemi sulle transazioni.

Gli analisti ritengono in ogni caso che la guerra non è correlata in modo diretto con il Bitcoin e con il suo andamento. Concordano invece nel pensare che lo stesso conflitto sia uno dei fattori indiretti di influenza sull’inflazione, sulle ipotesi di recessione e su altri aspetti negativi.

In altri termini, ciò che si potrebbe creare è un vero e proprio effetto a catena che, a lungo andare, potrebbe essere collegato anche al comparto delle criptovalute. Altra influenza esaminata dagli esperti, è quella dell’aumento del tasso di interesse da parte della Federal Reserve ed altri enti.

Lo stesso ha causato non poche turbolenze e ci si chiede se con le prossime decisioni le banche centrali propenderanno o meno su un abbassamento della percentuale. Gli occhi sono quindi tutti puntati sul prossimo incontro FOMC, che si terrà nel corso delle prossime settimane.

Note finali

Al di là di questi eventi, è opportuno chiedersi come si sta muovendo il Bitcoin sul suo grafico di riferimento. Di recente, la criptovaluta ha testato più volte la resistenza chiave dei 25.000 dollari, riuscendo anche a superarla per poche ore in questo mese di febbraio 2023.

La corsa al rialzo non è stata tuttavia sostenuta dal mercato e la supremazia degli orsi ha spinto gli utenti acquirenti in minoranza, spostando la quotazione su zone più basse. Le variazioni, almeno nel corso delle ultime giornate, non sono tuttavia state poi cosi ampie.

Impostando un grafico a 24 ore, nel pomeriggio di ieri (22 febbraio 2023), 1 Bitcoin poteva essere acquistato attorno ai 24.119 dollari per unità. Nelle ore serali, era invece sceso sotto i 23.750 dollari, per poi subire una crescita significativa.

Nelle prime ore di questa mattina, 23 febbraio 2023, il prezzo del BTC ha avuto la capacità di superare i 24.631 dollari. Al momento di questa stesura, il valore è in timida correzione e la criptovaluta è scambiata attorno ai 24.169 dollari.

Con variazioni così ampie dei prezzi, è indispensabile restare sempre aggiornati. Per fare ciò puoi utilizzare i grafici e gli strumenti messi a disposizione dalle migliori piattaforme di investimento, come ad esempio eToro.

Ti permette subito di accedere alla schermata operativa, di selezionare Bitcoin, così come tanti altri asset e di procedere con l’acquisto a tua discrezione. Puoi sempre testare le potenzialità della piattaforma tramite un comodo conto demo, illimitato e senza obbligo di deposito.

Clicca qui per ottenere un conto su eToro

*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Il nostro punteggio
Clicca per dare un punteggio!
[Totale: 0 Media: 0]

Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

Lascia un Commento