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Ripple Integra NFT all’interno del proprio ecosistema

Ci ritroviamo ad oggi a parlare di una notizia unica nel suo genere, che in pochissime ore ha avuto la capacità di attirare l’attenzione del mercato e degli utenti appassionati al mondo della blockchain e delle criptovalute. Notizia cita: Ripple integra NFT sul suo ecosistema.

Ecosistema che, per chi non lo conoscesse, rappresenta una realtà presente ormai da molti anni e che ha saputo con gradualità crearsi una propria quota di mercato, grazie a funzionalità innovative, rapidità sugli scambi e commissioni molto competitive rispetto alla concorrenza.

Nelle prossime righe, avremo modo di entrare nel dettaglio della questione, scoprendo in che modo il progetto Ripple permetterà l’integrazione di NFT (ossia di non fungible token) e quali siano i supporti messi a disposizione dalla stessa squadra di di sviluppo per tutti i primi utenti e programmatori interessati.

Prima di continuare, ricordiamo come il token XRP (ossia la criptovaluta ancorata all’ecosistema Ripple), possa essere individuato all’interno di broker professionali, ma soprattutto regolamentati, come eToro. Un operatore storico, con oltre 41 criptovalute supportate e con tantissime funzionalità interne.

È ad esempio possibile optare non soltanto per negoziazioni e strategie manuali, bensì anche su sistemi di Copy Trading su reali Popular Investor, o esposizioni dirette su smart portfolios crypto.

Ripple integra NFT: Cos’è Devnet e come funziona

Ricollegandoci a quanto esposto in precedenza su Ripple che integra NFT all’interno del proprio ecosistema, è bene partire dal principio, ricordando le principali fasi associate a questo upgrade rivoluzionario.

Nel corso del mese di maggio, le prime proposte in merito all’integrazione sul mondo dei token non fungibili avevano iniziato ad essere proposte all’interno della comunità, generando non poche interazioni da parte di appassionati e di professionisti del settore.

Sulla scia di un settore con numeri colossali, Ripple ha così proposto per la prima volta una funzionalità (per adesso ancora in una fase embrionale, da poter migliorare nel corso dei prossimi mesi), chiamata NFT-Devnet.

Attraverso la stessa, chiunque risulti interessato e con competenze in campo di progettazione e sviluppo, avrà la possibilità di scoprire le potenzialità implementate con XLS-20d. Per ora tutto chiaro, ma su cosa si baserebbe l’integrazione?

Il progetto su XLS-20 va essenzialmente ad integrare delle vere e proprie estensioni al cosiddetto è noto XRP Ledger, in grado di supportare determinati asset non fungibili (per l’appunto NFT nativi). Come ricordato in precedenza, l’ambiente è ancora in beta e permetterà quindi di effettuare prove, prima ancora di eventuali abilitazioni sulla Mainnet ufficiale.

Vista la presenza di una funzionalità che può definirsi “pilota” e nuova all’interno dell’ecosistema, la squadra di sviluppo ha messo a disposizione un tutorial completo, con tantissime informazioni associate alla creazione di NFT nativi su XRP Ledger.

Una funzionalità embrionale che permetterà a Ripple da una parte di testare il reale interesse iniziale sulla funzionalità e dall’altra di verificare, anche con l’aiuto della stessa comunità e degli utenti sviluppatori interessati, la presenza di eventuali falle nel sistema, errori, o modiche da apportare per un’eventuale funzionalità definitiva.

Conclusioni

Notizia ad oggi esposta, che si ricollega in modo diretto ad un ecosistema – ossia Ripple – che nonostante le tantissime vicissitudini con SEC e scontri all’interno del proprio territorio operativo, ha continuato a testa alta a mostrare funzionalità e nuovi upgrade per la comunità.

Il settore dei non fungible token ha trovato ampio sviluppo durante l’ultimo anno. Nel 2021, decine di progetti hanno potuto trovare nascita ed essere inseriti a pieno in un mercato da milioni di dollari. Anche Ripple, con la sua integrazione in NFT, cercherà nei prossimi mesi di risultare presente.

Un ecosistema che, come anticipato nel corso dell’introduzione, dispone altresì di un proprio token in tutto e per tutto, ossia XRP. Può essere individuato all’interno dei principali exchange al mondo, così come broker di CFD di ultima generazione.

Una delle prime piattaforme ad averlo integrato è proprio quella di eToro (qui la pagina ufficiale). Un intermediario che ad oggi conta più di 40 criptovalute supportate e tantissime funzionalità per gli utenti registrati.

A seguire, alcune caratteristiche e servizi da poter tenere a mente sul broker:

  • Copy Trading, ossia un sistema che (sempre attraverso il proprio account), permette di ottenere le stesse transazioni effettuate da un reale Popular Investor, dopo averlo selezionato all’interno dell’apposita sezione.
  • Grafici in tempo reale, su qualsiasi strumento crittografico supportato.
  • Conto demo, ossia una versione di prova a tutti gli effetti della piattaforma di trading e basata su capitali non reali.
  • Sezione tecnica, con tantissimi indicatori da poter utilizzare.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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