Uniswap rappresenta uno dei progetti più rivoluzionari all’interno del complesso paniere crittografico attuale. Nel corso delle ultime giornate, nonostante i trend mostrati da molti strumenti crypto, la piattaforma legata all’ecosistema ha mostrato nuovi valori sugli scambi. Il record sui volumi raggiunto da Uniswap rappresenta un traguardo importante o può considerarsi solamente un evento singolo e specifico?
Nel corso degli ultimi tempi le attenzioni dei negoziatori hanno iniziato a porsi sulla presenza di piattaforme decentralizzate, una tra tutte Uniswap. La supremazia degli exchange centralizzati sembrerebbe aver trovato pane per i suoi denti, facendo in modo che il monopolio mostrato fino a pochi anni fa vedesse la nascita di queste nuove alternative.
Prima di proseguire e visionare il valore record sui volumi raggiunto da Uniswap, ricordiamo come lo stesso ecosistema disponga di un proprio strumento crypto, chiamato UNI, che risulta presente sulle principali piattaforme di negoziazione e di scambio, come ad esempio eToro.
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Record sui volumi raggiunto da Uniswap: Ecco i valori
Entrando nel dettaglio, il record sui volumi raggiunto da Uniswap ha visto l’ottenimento e successivamente il superamento dell’ambiziosa soglia dei 300 miliardi di dollari sugli scambi. Si tratta di valori colossali, che fino ad oggi non erano mai stati registrati su uno exchange decentralizzato.
È vero, le piattaforme centralizzate sono ormai da anni abituate a raggiungere valori record, ma il traguardo raggiunto da Uniswap mostra come l’alternativa agli exchange centralizzati disponga di un proprio mercato e soprattutto di una propria quota.
In associazione al record registrato sui volumi, lo stesso ecosistema ha iniziato lentamente a promuovere nuove fasi di aggiornamento. Dal momento del suo lancio ufficiale, ha avuto la capacità di implementare funzionalità innovative, soprattutto nei confronti della concorrenza.
In merito ai competitors, una delle possibili minacce è rappresentata da PancakeSwap, anche in questo caso un AMM, ossia Market Maker Automatizzato, tuttavia non basato su tecnologia Ethereum, bensì sull’ormai nota Binance Smart Chain.
Nel corso dei prossimi mesi sarà fondamentale tenere a mente cosa comporterà il tanto atteso aggiornamento di Ethereum, ma soprattutto quale dei due ecosistemi decentralizzati metterà in campo servizi con costi minori e con maggiori funzionalità e sicurezze.
Conclusioni
All’interno del nostro approfondimento abbiamo potuto visionare il record sui volumi raggiunto da Uniswap nel corso delle ultime giornate (sotto l’aspetto degli scambi). Al di là dell’ecosistema, è bene ricordare come lo strumento Uniswap risulti presente sulle migliori piattaforme di scambio mondiali.
All’interno delle stesse, risulta possibile negoziare sulle maggiori criptovalute mondiali tramite la presenza di strumenti derivati. Gli stessi strumenti permettono di:
- Aprire posizioni sia al rialzo che al ribasso, ossia utilizzando la cosiddetta vendita allo scoperto;
- Di beneficiare dell’assenza di commissioni fisse, a patto di utilizzare broker regolamentati che non richiedono costi, attuando solamente bassissimi spread;
- Di non necessitare di alcun portafoglio di archiviazione (ossia Wallet). Ricordiamo infatti come i CFD permettano di negoziare senza possedere alcuna criptovaluta, facendo riferimento solamente su repliche dell’andamento.
Un broker regolamentato, a permettere l’uso dei CFD su Uniswap (UNI) è eToro. Vanta numerosi anni di esperienza ed un database con decine di strumenti crittografici, sia storici come ad esempio Bitcoin, Ethereum o Ripple, sia di ultima generazione.
A tutti gli iscritti è sempre garantita la presenza di una pratica simulazione demo, ossia un conto di prova a tutti gli effetti, basato su capitali fittizi, senza limiti di tempo e senza alcun obbligo di deposito. La gestione del proprio account può avvenire sia tramite piattaforma desktop che tramite applicazione gratuita per dispositivi mobili (iOS o Android).