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“Prezzo Bitcoin”: su Google la ricerca è ai minimi livelli

Le statistiche di Google parlano chiaro: la ricerca “Prezzo Bitcoin” su Google, in termini di volumi di ricerca, non era mai stata tanto bassa come in questo momento.

Si tratta di un dato oggettivo ma che per qualche strano motivo, lascia comunque spazio a diverse possibili interpretazioni.

Da un lato chi pensa che le persone hanno perso interesse verso Bitcoin, dall’altro chi ritiene che da questo punto in poi, il sentiment verso BTC non possa scendere più di così.

Sta di fatto che via via che la criptovaluta diventa meno volatile e più silenziosa, anche i rumors e le ricerche tendono a diminuire. Brutto segnale, ma è davvero così pericoloso?

Prezzo Bitcoin e Google Trend

I Google Trend è uno degli strumenti più usati per misurare l’interesse generale verso gli argomenti di tendenza. I suoi indicatori vanno da 0 a 100, dove zero rappresenta l’assenza di tendenza e 100 la viralità assoluta.

Ad oggi, il valore riportato da Google Trends rispetto alla ricerca “Prezzo Bitcoin” su scala mondiale, è di 19. Il valore più basso degli ultimi 5 anni, ma non il solo.

Altri episodi importanti si sono verificati a dicembre 2020 e circa 2 mesi fa, quando il prezzo di Bitcoin si è mosso tra i $30.000 e i $40.000, ma senza far rumore e senza scossoni.

C’è quindi un indubbia correlazione tra volatilità di BTC e il volume di ricerca su Google. Insomma quanto più il valore di Bitcoin si muove, e si muove rapidamente, tanto più si genera interesse. Poco importa se si tratta di un movimento al rialzo o al ribasso.

Correlazione si, ma non a doppio senso

Abbiamo visto che se Bitcoin si muove, i volumi di ricerca aumentano. Il contrario invece non è sempre vero.

Un aumento della ricerca “Prezzo Bitcoin” su Google non implica necessariamente una pressione in acquisti o vendita. In molti casi infatti gli utenti fanno ricerche ma non agiscono.

Questo significa che il volume di ricerca su Google non è un informazione utile ai fini del trading? Non esattamente.

I trader più esperti prestano infatti attenzione anche a questi dettagli, con lo scopo di misurare il livello di interesse al dettaglio. A cosa è utile?

Quando l’interesse al dettaglio raggiunge il picco massimo, è il segno che il mercato si sta avvicinando anche ad un massimo in termini di prezzo. Quindi il punto massimo di crescita o il punto di minimo di ribasso.

Note finali

l’interesse verso le criptovalute da solo non è in grado di influenzare il mercato, ma saper leggere i dati aiuta di sicuro a capirne il funzionamento, e questo Google lo sa bene.

Ora che abbiamo capito che c’è una correlazione tra ricerche su Google e movimento di prezzo di Bitcoin, come possiamo utilizzare questa informazione a nostro vantaggio?

Analizziamo bene la situazione: al momento la ricerca è al minimo, esattamente come i movimenti di prezzo di BTC. Dato che non sappiamo quale direzione prenderà il trend, la scelta più intelligente è scegliere un broker come eToro, che permette di negoziare su Bitcoin anche in CFD.

In questo modo sarà possibile attivare rapidamente un CFD: in acquisto e marginare se la quotazione di BTC sale, o in vendita e ottenere profitto dalle discese di prezzo.

Il profitto è unicamente nella differenza di prezzo, quindi l’importante è solo che Bitcoin ricominci a muoversi!

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Sull'autore

Giancarla Basile

Giancarla Basile, forte di una laurea in Economia Informatica, ha tessuto la trama della sua carriera professionale all'insegna di un'innata passione per gli investimenti, con un occhio di riguardo per il rivoluzionario settore delle criptovalute. La sua traiettoria si distingue per l'approfondimento delle sinergie tra finanza e tecnologia, campi nei quali ha saputo eccellere grazie a una solida base accademica e a un'inclinazione personale verso l'innovazione.

Fin dai primi passi nel mondo finanziario, intrapresi immediatamente dopo il conseguimento del titolo di studio, Giancarla ha capitalizzato le sue competenze informatiche per decifrare e anticipare le dinamiche di mercato, con un focus particolare sulle criptovalute. Questo settore, che rappresenta il fulcro della sua attività di ricerca e investimento, le ha permesso di esplorare l'interfaccia tra le nuove tecnologie blockchain e le tradizionali teorie economico-finanziarie.

Guidata da una costante curiosità e da un impegno verso la comprensione delle tendenze emergenti, Giancarla ha abbracciato il mondo delle criptovalute non solo come un ambito di investimento ma anche come un fenomeno socio-economico da studiare e interpretare. La sua visione pionieristica le ha consentito di navigare con successo attraverso le volatilità e le innovazioni di questo mercato, accumulando una profonda conoscenza e una notevole esperienza.

Il suo impegno verso la democratizzazione dell'investimento si riflette nell'attività di divulgazione che Giancarla ha portato avanti con dedizione. Attraverso la redazione di articoli specialistici e guide pratiche, si è proposta di demistificare il settore delle criptovalute, rendendolo accessibile a un pubblico sempre più ampio. Il suo lavoro mira a fornire a investitori principianti e non, strumenti e conoscenze necessari per affrontare con consapevolezza il dinamico mondo degli investimenti digitali.

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