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Portafogli cerebrali di Bitcoin: il tweet di CZ di Binance

Parlare di portafogli cerebrali di Bitcoin significa parlare di una nuova concezione di wallet, potenzialmente utilizzabile per custodire e conservare i propri strumenti crittografici. Un’idea che, almeno per adesso, rimane una mera ipotesi, che potrebbe tuttavia diventare realtà.

Sin dalla debacle e dal crollo dell’exchange FTX, gli investitori spaventati sono andati alla ricerca di soluzioni immediate per poter controllare al meglio le proprie risorse. Si sono quindi diretti sui cosiddetti portafogli self-custody.

Gli stessi permettono ai possessori dei token di essere i custodi dei propri possedimenti crittografici, ossia i banchieri di se stessi. Danno quindi il controllo totale sui fondi, nonché sulle chiavi private degli stessi portafogli.

La sicurezza del portafoglio è quindi nelle mani dei titolari dello stesso wallet, che sono gli stessi ad avere la responsabilità sulle chiavi, sulle password di accesso, nonché su tutte le transazioni che avvengono da e per il wallet.

Prima di esporre nel dettaglio cosa sarebbero i portafogli cerebrali di Bitcoin, è bene ricordare come ad oggi molte piattaforme di investimento integrino già al loro interno luoghi di custodia sicuri. È il caso di eToro, con un ottimo Wallet di sistema con chiavi private e meccanismi di protezione avanzati.

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*L’investimento in criptovalute è altamente volatile e non regolamentato in alcuni paesi dell’UE. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbero essere applicate imposte sugli utili.

Portafogli cerebrali di Bitcoin: cosa sono e come funzionano

Per capire cosa sono i portafogli cerebrali di Bitcoin è possibile partire da una storia singolare. Una recente perquisizione da parte di agenti del Nevada, ha fatto sì che la telecamera di uno dei due funzionari riprendesse la chiave privata di un portafoglio scritta su un foglio di carta.

Il video è diventato subito virale, scatenando decine di interazioni. Postando un video simile su Twitter, il CEO di Binance, Changpeng Zhao [CZ], ha puntualizzato i rischi dell’archiviazione delle criptovalute, pur sempre presenti e che non dovrebbero mai essere sottovalutati.

Rispondendo a diversi commenti di altri utenti, l’imprenditore CZ avrebbe inoltre indicato il concetto di portafogli cerebrali di Bitcoin. Memorizzare una frase o un codice aiuta gli utenti a ricordare l’accesso per raggiungere i propri asset crypto.

Se il codice, o la chiave privata, è memorizzata solo nella mente, allora il possessore ha la sicurezza che nessuno può effettivamente recuperarla. CZ ricorda tuttavia come in caso di dimenticanza, essendo gli uomini portati a dimenticare, o di morte, i Bitcoin vengono perduti per sempre.

Scrivere copie fisiche del proprio portafoglio cerebrale ha tuttavia molti limiti, che dovranno essere risolti nel corso dei prossimi anni. Intanto che le considerazioni sull’archiviazione dei dati continuano a creare dibattito, il fondatore di Neuralink, Elon Musk, ha di recente esposto un annuncio interessante.

Secondo l’imprenditore miliardario, nei prossimi sei mesi si potranno avviare i primi test reali per impiantare un vero e proprio “chip nel cervello umano”. Un caso che ha destato sicuramente curiosità e che potrebbe portare anche il settore dell’archiviazione crypto ad un importante punto di svolta.

Gli aspetti da considerare sono in ogni caso tantissimi, così come i numerosi fattori di influenza. Per adesso, visto la strada lunga e tortuosa, esistono altre soluzioni più rapide per poter conservare BTC? Scopriamolo a seguire.

Considerazioni finali

Per te che sei interessato ad archiviare Bitcoin ed altre criptovalute nell’immediato, dopo averle eventualmente comprate, è possibile utilizzare i portafogli messi a disposizione dalle migliori piattaforme di investimento online.

Uno dei più completi e sicuri è messo a disposizione da eToro. Lo stesso broker dispone di un wallet con chiavi private e diversi sistemi di sicurezza. Se dimentichi la password di accesso puoi tranquillamente recuperarla in pochissimi istanti.

Il portafoglio è inoltre multivaluta, ciò significa che puoi conservare non soltanto Bitcoin, ma anche tante altre crypto supportate, del calibro di Ethereum, Ripple e così via. Non sono richiesti abbonamenti specifici e puoi subito trasferire le risorse nell’immediato.

Il vantaggio di eToro è ovviamente quello di poter sia comprare criptovalute, sia conservarle. Il tutto sul medesimo operare, senza andare alla ricerca di Wallet esterni, molte volte a pagamento e che non garantiscono in ogni caso un elevato livello di sicurezza.

Con la soluzione di eToro hai invece un servizio professionale, proposto da una piattaforma regolamentata e con reali licenze nel nostro territorio.

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Sull'autore

Francesco Galella

Francesco Galella è un esperto di economia con una fervida passione per le criptovalute fin dalle loro prime fasi. Grazie alla sua continua ricerca e interesse per l'innovazione nel settore fintech, è sempre aggiornato su ogni sviluppo nel mondo delle criptovalute. Da anni contribuisce con articoli informativi e analitici per le migliori riviste di finanza, trading e criptovalute, condividendo le sue conoscenze e la sua vasta esperienza in materia. La sua capacità di interpretare e comunicare le complesse dinamiche del mercato delle criptovalute lo ha reso una figura autorevole nel settore, apprezzata sia dai lettori che dagli addetti ai lavori. Francesco continua a essere un punto di riferimento per chiunque desideri comprendere e investire nel mondo delle criptovalute.

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